GIOIA
SANNITICA - “Abbiamo deciso di continuare anche quest’anno nel solco della
tradizione della Sagra degli Antichi Sapori, facendo leva sulla nostra passione
che, insieme alla passione e alla promozione del territorio che è il nostro
primo obiettivo, unisce tutti noi della Pro Loco Gioiese”. Ha esordito così la
presidente Tiziana Mennone in apertura della conferenza stampa di presentazione
della edizione n.22 della Sagra degli Antichi Sapori, in programma dal 12 al 18
agosto prossimo nella ridente cittadina al confine con il vicino Sannio,
svoltasi nella tarda mattinata di sabato scorso nella sala consiliare del
Comune. Alla presenza dell’intero
consiglio direttivo e di molti tra amministratori comunali e volontari che ogni
anno dedicano il loro tempo e si impegnano a fondo nella perfetta riuscita
della kermesse enogastronomica, la presidente della Pro Loco Gioiese ha
illustrato programma, obiettivi e finalità di quella che è la rassegna
culinaria per eccellenza dell’intero alto casertano ed anche del vicino
beneventano. “Ci teniamo tanto al nostro
paese e vogliamo che sia conosciuto ed apprezzato a tutti i livelli,
promuovendo i nostri prodotti locali contraddistintisi fino ad oggi per
genuinità e tradizione gioiese. Del resto, è vero, la sagra ci caratterizza
all’esterno ma è anche l’evento che ci dà la possibilità di fare tante altre
manifestazioni e di devolvere parte del suo ricavato alla collettività per fini
sociali. Quest’anno, infatti, pensiamo alla realizzazione di un campo di bocce
presso la nuova piazza San Michele, mentre a metà settembre realizzeremo una
campagna di prevenzione, dedicata in particolare alle donne, con l’associazione
onlus Angela Serra”, ha concluso Mennone. “Pensiamo che sia necessario
che intorno alla sagra si polarizzino gli altri eventi della nostra comunità
per valorizzarla davvero, perché la Pro loco Gioiese è stata capace in questi
anni di aggregare e di unire un intero paese, mettendo tutti a lavoro a Ferragosto
così da sacrificare le proprie ferie e nonostante il caldo”, ha spiegato il neo
sindaco Giuseppe Gaetano che ha poi continuato: “È un obbligo
dell’Amministrazione essere vicina e fare in modo che la Pro Loco Gioiese ed i
suoi socie e volontari possano continuare negli anni a portare avanti un evento
tradizionale che rappresenta una vetrina delle eccellenze territoriali, che
consente anche di fare del bene a questa cittadina. Adesso, però, dobbiamo
iniziare a parlare in maniera unitaria e collettiva, per riscoprire anche il
nostro orgoglio”, ha concluso il primo cittadino, affiancato anche da diversi
assessori e consiglieri, fra i quali Pina Pascale, Mario Conte, Carmine Porto,
tra l’altro socio molto attivo nelle fila della Pro Loco, ed il vice sindaco
Alessandro Landolfi: “La longevità è il segreto di questa manifestazione
che, in termini di storicità, è la seconda a livello territoriale, e che ha la
capacità di migliorarsi di anno in anno. Bisogna puntare sul turismo di
qualità, sul pernottamento di chi arriva qui a Gioia e non solo sul mordi e
fuggi, ecco perché dal prossimo anno dobbiamo lavorare ad unire maggiormente le
forze”, il pensiero del vicario del primo cittadino. A Carmen Vico,
volontaria del servizio civile impegnata nel progetto “Terra Laboris”, è
toccato il compito di presentare l’iniziativa della Pro Loco che ha inteso ripristinare
la guida turistica del comune tra chiese, lavatoi e cappelle con catalogazione dei
dati e testimonianze storiche, in primis foto; a Danilo Troiano, invece,
l’illustrazione della app e del sito “Sapori”, in rampa di lancio, per
promuovere eventi e manifestazioni dell’Alto casertano e del beneventano Infine,
dal 12 al 18 agosto Gioia Sannitica non sarà solo Sagra degli Antichi Sapori
perchè ci saranno diversi eventi collaterali, tra cui la mostra d’arte di
pittura a cura degli artisti Silvano D’Orsi e Maria Cristina Conti, ospite
dell’intera manifestazione su invito di D’Orsi, “per dare il senso della
diversità artistica ai visitatori che devono apprezzare diverse tecniche usate
e quant’altro. Conti fa parte del movimento degli Arcani, lanciato nel 2011 da
Paolo Levi, è un astrattista che ricorda Porpora e Kandinskij, usa colori a masse che trabocca dalla tela e dà vita alle opere, con
sgocciolati che creano vortici di vita”, ha spiegato il maestro ceramista di
Deruta che è originario del centro gioiese.
Pietro
Rossi