PIEDIMONTE MATESE - Sono ripresi ieri i lavori che stanno interessando la struttura dell’ex
macello comunale in via Caso, dove il progetto in cantiere predisposto
dall’Amministrazione comunale prevede la ristrutturazione dello stabile per
farne la sede di un centro polifunzionale dedicato all’erogazione di servizi essenziali e assistenziali
alla popolazione. Lavori ripresi dalla ditta AV Costruzioni, dopo l’ennesima
sospensione avvenuta come conseguenza dei casi giudiziari che stanno rendendo
difficoltoso l’iter progettuale, ostacolando il lavoro degli imprenditori e l’avanzare
dell’opera di recupero dell’ex mattatoio. Sin dalla gara di affidamento,
infatti, il progetto è stato caratterizzato da un’incertezza giuridica che
sembra non trovare fine, con ben otto provvedimenti tra ordinanze di
sospensione, decreti cautelari e sentenze del Tar e Consiglio di Stato, che
hanno di fatto rallentato o bloccato gli interventi. Dopo una prima esclusione
delle due ditte in cima alla graduatoria (l’impresa D’Agostino e la Alcas), i
giudici si sono più volte pronunciati confermando o ribaltando gli atti
amministrativi del Comune matesino, fino ad assegnare i lavori alla terza ditta
in graduatoria, l’Av Costruzioni. Dopodiché ancora una volta, lo scorso gennaio, il Tar Campania ha cambiato le carte
in tavola affermando che i lavori andavano aggiudicati alla ditta D’Agostino. E
tuttavia il mese successivo, pochi giorni fa, il Consiglio di Stato ha a sua
volta accolto la domanda cautelare avanzata da Av Costruzioni, ribaltando nuovamente
gli esiti della gara e sospendendo l’ultima sentenza del Tar, fissando al 22
marzo prossimo l’udienza di discussione. Uno scenario, dunque, in attesa di una svolta
definitiva, che rilancia ancora una volta il tema degli ostacoli che la
burocrazia pone nell’attività di amministrazioni locali e imprenditori. “Una burocrazia che affossa
l'imprenditoria e una incertezza giuridica che non dà certezze sono i mali di una nazione civile, causa della fuga degli imprenditori
dall'Italia”, dice il sindaco Vincenzo Cappello,
il quale ricorda pure che “nel frattempo
l’impresa Av Costruzioni ha svolto lavori per circa 600mila euro, mentre la
stessa Regione Campania avrebbe dovuto rimettere le somme stanziate prima della
fine dell’anno scorso. Si capisce allora perché oggi fare gli imprenditori in
Italia, e in particolare nella nostra Regione, significa essere degli eroi”. Obiettivo
del progetto, finanziato con risorse comunitarie assegnate dalla Regione
Campania mediante l’accelerazione della spesa (progetti post-sisma), è quello
di ridare un nuovo aspetto a tutta l’area dell’ex Macello, attraverso la
riqualificazione dell’edificio in cui far nascere un centro polifunzionale per
i servizi al cittadino a dar vita a un nuovo punto aggregativo localizzato nella
zona strategica della cittadella
scolastica.
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05 marzo 2016
AD ALIFE MUSEI APERTI L'8 MARZO
Alife – Anche la Città di Alife, nella persona
dell’arch. Gabriele Venditti, consigliere
delegato al patrimonio archeologico, aderisce all’iniziativa del Ministero dei
beni e delle attività culturali per le donne ogni 8 marzo annunciata dal
Ministro Dario Franceschini. Il Museo
archeologico dell’Antica Alife resterà
aperto nei giorni 6 – 8 marzo
2016 con una sezione dedicata
esclusivamente alla presenza figurativa della donna sui reperti archeologici.
E’ un gesto dovuto di galanteria per la Giornata internazionale della donna,
tiene a ribadire l’amministrazione comunale, guidata dal Sindaco Giuseppe Avecone, sottolineando,
anche in questo modo, attraverso l’arte, il rispetto e il riconoscimento dei
diritti delle donne. Un doveroso encomio è rivolto al dott. Antonio Salerno, Direttore del Museo Archeologico di Alife, sempre solerte e
pronto ad iniziative che vedono la Città di Alife presente nelle attività
culturali, iniziativa, questa, inserita negli appuntamenti del sito
istituzionale del Ministero dei beni Culturali e nel circuito Foro Museale Campano. Si è poi
voluto riportare, sulla locandina, una frase di una grande figura femminile
italiana, Rita Levi Montalcini, un
esempio di vita che non ha sesso, la quale attraverso il suo prezioso operato
meglio rappresenta l’intelligenza e le virtù delle donne.
Pietro Rossi
Peter