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Comprendere il concetto di base delle Politiche attive del Mercato del Lavoro.
La lotta e la prevenzione della disoccupazione e la riduzione
dell’inattività di massa a lungo termine sono diventate problemi critici per
l’Unione Europea. Dovendo confrontarsi con nuove realtà del mercato del lavoro
e dovendo tenere conto delle modalità con cui i vari Paesi le affrontano, la
Commissione Europea, l’Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO) e
l’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE) hanno
sostenuto il trasferimento delle risorse da politiche passive a politiche
attive del mercato del lavoro (nell’acronimo inglese ALMP – Active Labour
Market Policies). Negli ultimi quindici anni nell’Unione Europea le politiche attive del mercato del lavoro hanno riscontrato un ampio consenso
politico, dal momento che sono considerate lo strumento più esauriente e pragmatico per combattere la disoccupazione, creando al contempo nuovi posti di lavoro. Nella fase di passaggio da
misure di sostegno quali ammortizzatori fiscali o sociali e legislazione del
lavoro altamente protezionistica, le
politiche attive del mercato del lavoro hanno il pregio di trasmettere ai
lavoratori un maggiore senso d sicurezza. Tali politiche non si limitano infatti a combattere la
disoccupazione ma tutelano l’occupabilità
e, se combinate con politiche sociali,
sono fondamentali per rendere il mercato del lavoro più inclusivo per tutti. L’attuazione
delle politiche attive del mercato del lavoro viene realizzata principalmente
dai Servizi Pubblici per l’Impiego (SPI) e ha l’obiettivo finale di favorire il
reinserimento dei disoccupati nel mondo del lavoro. Le misure attuate sono
volte a migliorare la capacità degli individui di gestire cambiamenti rapidi, a
ridurre i periodi di disoccupazione e a facilitare il passaggio a una nuova occupazione.
Le varie tipologie di politiche attive del mercato del lavoro comprendono, a titolo
esemplificativo ma non esaustivo, la formazione su misura, le tecniche attive
di ricerca del lavoro, il sostegno al lavoro autonomo e alla creazione di nuove
imprese, i servizi di ricollocamento e mobilità o gli incentivi per favorire la
partecipazione nel mercato occupazionale o per conciliare vita privata e
professionale. Ciò che distingue le politiche attive del mercato del lavoro è
la loro capacità di influire simultaneamente e in modo positivo su persone e
mercati del lavoro. La garanzia di pari opportunità di accesso al lavoro
influisce concretamente sui soggetti temporaneamente inattivi, in particolare
sugli individui e sui gruppi discriminati o svantaggiati all’interno del mercato
del lavoro. Le politiche attive del mercato del lavoro rendono inoltre più
dinamico e inclusivo l’intero Mercato del Lavoro.
Pietro Rossi
Peter