LA TRAGEDIA DEL POPOLO PALESTINESE RACCONTATA DALLA GIORNALISTA ANTONELLA RICCIARDI.
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Antonella Ricciardi |
PIEDIMONTE MATESE. Giovedì 20 febbraio alle ore 17,30 presso la
Sala Minerva dell’Associazione Storica del Medio Volturno, si terrà la
presentazione del volume di Antonella Ricciardi “Palestina- Una terra troppo
promessa”. A presentare l’opera sarà l’autrice Antonella Ricciardi giornalista pubblicista e Prof.ssa di Storia e
Filosofia che avrà come correlatore Michele
Iannelli Medico e Scrittore."I Palestinesi sono in Palestina perchè la
Palestina è la Patria, l'unica Patria del popolo palestinese": così si
conclude Palestina. Una terra troppo
promessa, libro di Antonella
Ricciardi che tratta di una delle
migliori ricostruzioni della ormai più che sessantennale vicenda palestinese,
delle violazioni alle risoluzioni ONU perpetrate dai governi di Tel Aviv, i
quali, a prescindere dal loro colore politico, hanno vessato, umiliato e
costretto all'esilio coloro i quali non rientravano nei canoni dello stato
etnico che il Sionismo sta tentando di realizzare in Palestina. L’opera mette in luce la tragedia del popolo
palestinese e gli aspetti più sconcertanti del modo in cui i padroni del mondo
trattano il conflitto in Palestina. Si moltiplicano le cariche di odio e di violenza per cancellare
gli effetti di una forte identità che non si arrende e combatte per una terra
ricca di memoria e di sentimenti, simboleggiati dall'attaccamento dei
palestinesi alle chiavi di casa. Se qualcuno pensa di comprare il dolore dei
palestinesi con un fiume di dollari, si sbaglia. L'appoggio americano e
israeliano ai politicanti palestinesi è solo fattore di divisione e di
corruzione e non produce che una ulteriore destabilizzazione: una guerra
civile, una guerra senza fine, con il rischio di diventare mondiale perché la
Terrasanta è troppo piccola per tre Religioni monoteiste, è una zona
geostrategica molto importante e molto ricca. E' molto difficile, infatti, uscire dalla situazione attuale, nella
quale, al di là di tutte le occasionali condanne, nulla di sostanziale viene
fatto per impedire che i governanti di Tel Aviv continuino in una politica che
ha come fine ultimo la creazione di una "Grande Israele".
Pietro Rossi