PIEDIMONTE MATESE.
Il Dirigente Scolastico dell’ ISISS di Piedimonte Matese Prof. Nicolino
Lombardi ha inviato al Presidente della Provincia di Caserta On. Domenico
Zinzi una comunicazione in cui, nell’invitarlo a Piedimonte Matese per il 1
febbraio in occasione dell’Open-Day dell’istituto, ha espresso un’azione di
protesta per lo stato di abbandono in cui
si trova la scuola piedimontese. Abbiamo deciso di scrivere al Presidente
Zinzi, ha commentato il Prof. Lombardi, perché non possiamo e non vogliamo più tacere
davanti ad una situazione che è sotto gli occhi di tutti e non vogliamo che il
nostro senso del dovere e la nostra professionalità vengano scambiati per
vocazione al martirio o, peggio, per dabbenaggine. Da due mesi il nostro Istituto è sotto i riflettori
della stampa locale, prima per la motivata e civile protesta degli alunni per
le condizioni in cui è stato abbandonato l’edificio in cui ha sede l’ITI e poi
perché dal 7 gennaio u.s., sono stati spostati presso la sede ITI (è stato
detto “temporaneamente”) anche gli Uffici e 200 alunni dell’Istituto Agrario,
dichiarato inagibile per i danni riportati a causa del terremoto che ha colpito
le nostre zone. Tutta
l’attenzione che ci è stata riservata in questi mesi dall’Amministrazione
comunale di Piedimonte Matese, dall’ASL e dagli organi di stampa, non ha
tuttavia, minimamente scalfito la noncuranza, dovremmo dire l’assoluto
disinteresse. dell’Amministrazione Provinciale di Caserta nei confronti
dell’istituto di Piedimonte Matese. L’istituto Tecnico Agrario Statale di Piedimonte Matese è l’unica scuola chiusa a seguito del sisma
del 29 dicembre, considerata l’utenza, continua il Dirigente Scolastico, ci
saremmo aspettate risposte tempestive, che la Provincia sapesse come affrontare
un’emergenza, che riunisse tutti intorno ad un tavolo e che sciogliesse la
seduta solo quando tutti i problemi fossero stati affrontati e risolti. Davvero
si può pensare che ad un mese dall’accaduto tutto si possa considerare risolto
con la sola zeppatura di un tramezzo incrinato dal sisma nella sede ITI? I
problemi senza risposte adeguate sono tanti, tra questi le infiltrazioni
d’acqua dalle coperture dell’ITI dovute a lavori eseguiti male e segnalate con
una infinità di comunicazioni dal Dirigente Scolastico, le prescrizioni
dell’ASL di settembre u. s., il manto di copertura dei laboratori dell’ITI che
il vento ha fatto volare via, gli interventi risolutivi non portati a termine,
la linea adsl e telefonica per gli Uffici
che non è stata ancora trasferita presso l’attuale dislocazione, la
mancanza di esecuzione delle prescrizioni dell’ASL. Da parte nostra, conclude
il Prof. Lombardi, possiamo
affermare serenamente e con orgoglio, che, seppure con grande disagio,
continuiamo a svolgere regolarmente le attività didattiche necessarie a
garantire la formazione degli allievi di un istituto tecnico. Dobbiamo, per
questo, rendere merito al senso civico dei nostri alunni, che ogni giorno sono
presenti a scuola, dando una grande lezione di dignità e senso del dovere a
tutti, soprattutto a chi dovrebbe garantire loro una struttura sicura ed
accogliente. Mi auguro che il Presidente Zinzi accolga il nostro invito, non
per noi, ma per i nostri alunni, ai quali continuiamo a dire che devono aver
fiducia nello Stato e nelle Istituzione e che devono prepararsi perché saranno
i cittadini di domani e il nostro Paese ha bisogno di loro.
Pietro Rossi