11 dicembre 2013

IL PARLAMENTO APPROVA LA NUOVA POLITICA DELLA PESCA E POTENZIA IL MECCANISMO DI PROTEZIONE CIVILE


On. Aldo Patriciello

Aperta la Sessione plenaria del Parlamento europeo di Strasburgo (9-12 dicembre 2013). Lunedì, prima dei lavori, gli eurodeputati hanno ricordato Nelson Mandela, il Presidente del Sud Africa premio Nobel per la Pace che venne insignito anche del premio Sacharov nel 1988, scomparso lo scorso 5 dicembre. I lavori dell’aula hanno portato, tra i diversi provvedimenti, all’approvazione della nuova politica comunitaria della pesca che entrerà in vigore all’inizio del 2014. Un provvedimento teso ad affrontare le problematiche che fino ad oggi hanno portato non pochi disagi all’Unione in materia di pesca nonché alcune misure specifiche sulla pesca eccessiva e il rigetto in mare. Riviste, inoltre, le norme di etichettatura al fine di migliorare l’informazione ai consumatori. Secondo le nuove norme i pescatori dovranno rispettare il cosiddetto ‘rendimento sostenibile massimo’, vale a dire potranno pescare rispettando un determinato stock ittico. L’obiettivo è di ripristinare e mantenere gli stock ittici a livelli sufficienti per garantirne l’approvvigionamento. I rigetti, i pesci ributtati in mare perché di specie o dimensioni non desiderate, rappresentano quasi un quarto del totale delle catture nell’Unione europea. Per porre fine a questa pratica inutile e dannosa, attualmente non vietata, i pescherecci dovranno sbarcare almeno il 95 % di tutte le catture in conformità con un calendario di date specifiche per i diversi tipi di pesca a partire, gradualmente, dal 2015. La riforma rivede molte norme della politica comunitaria della pesca.  – commenta l’On. Aldo Patriciello - Si va sempre di più verso la sostenibilità, una migliore tutela degli addetti ai lavori, della fauna ittica e del consumatore finale; importante infatti l’informazione chiara per i consumatori circa il pesce che acquistano, in particolare richiedendo che le etichette forniscano maggiori dettagli sulla zona di cattura o il tipo di attrezzo utilizzato”. I rappresentanti degli Stati membri devono ancora approvare formalmente la posizione del Parlamento in seconda lettura, prima che la legislazione possa essere pubblicata sulla Gazzetta ufficiale dell’UE.  Aggiornato con nuove regole, inoltre, il sistema di Protezione Civile dell’UE che coordina gli interventi di risposta alle catastrofi naturali. “Una proposta – afferma Patriciello – già concordata con i Governi nazionali che assicura maggiori finanziamenti e la semplificazione della procedura che consente  di mettere la collaborazione tra Stati e organizzare, in comune, le risorse che servono ad interventi tempestivi ed efficienti come le squadre di soccorso. Un passo in avanti verso la sicurezza e la capacità dell’unione di affrontare gli eventi calamitosi inaspettati in maniera del tutto coordinata ed efficace tra Stati membri, con l’ausilio della Commissione europea”. I paesi europei potranno, dunque, coordinarsi meglio per rispondere ai disastri e condividere, su base regolare, le informazioni sulla valutazione dei rischi, sullo scambio di migliori pratiche nonché individuare congiuntamente i punti che richiedono ulteriori sforzi. Gli addetti alla protezione civile che operano al di fuori dei loro paesi d’origine potranno avvalersi di più formazione e saranno previste più esercitazioni per testare le capacità di reazione, quali squadre di ricerca e di soccorso e ospedali da campo. Verrà inoltre creato un Centro europeo di risposta alle emergenze (CERE), che sostituirà le vigenti disposizioni ad hoc con un sistema più prevedibile e affidabile. Si procederà all’istituzione di un pool ‘stand-by’ con capacità di reazione, sempre pronto in caso di emergenza. Questo pool sarà finanziato con risorse provenienti dagli Stati membri, su base volontaria. Si attende ora il giudizio del Consiglio che dovrebbe esprimersi entro la fine del mese. La nuova normativa entrerà in vigore all’inizio del 2014. Nuove misure sono state approvate dal Parlamento anche in materia finanziaria ed in particolare sui mutui. “Il punto focale riguarda l’informazione chiara e adeguata a coloro i quali decidono di accendere un mutuo – commenta Patriciello – ciò significa capire quali sono i costi reali dell’assunzione di un mutuo ed avere la tutela migliore per gli eventuali rischi. L’Autorità bancaria europea sarà ora in grado di indagare sulla presunta violazione delle norme, o la loro mancata attuazione, e di chiedere alle autorità competenti nazionali qualsiasi informazione ritenuta necessaria per procedere alle verifiche”. La legislazione riguarderà ipoteche su immobili residenziali, immobili residenziali che includono uno spazio ufficio e i terreni edificabili.
Strasburgo, Ufficio Stampa On. Aldo Patriciello 

A Pietramelara il secondo suicidio in pochi mesi

Pietramelara. Il corpo di Maria Rosaria Littera è stato trovato privo di vita nel tardo pomeriggio di lunedì. A ritrovarlo sono stati i suoi familiari nel bagno dell’abitazione. La 41enne si è tolta la vita impiccandosi. La donna, per compiere l'insano gesto, ha utilizzato come cappio al collo un lenzuolo attaccato ad un tubo del bagno di casa. Sono stati, come dicevamo, i familiari a fare la terribile scoperta e a lanciare l'allarme. Ancora non si conoscono le cause che hanno spinto la 41enne a farla finita. Ma, secondo alcune indiscrezioni raccolte in paese, la donna sembrava soffrisse di una pesantissima forma di depressione. Sul caso della morte della donna stanno indagando i carabinieri della stazione di Pietramelara, che sono giunti sul posto pochi minuti dopo il ritrovamento del corpo senza vita riverso nel bagno di casa. Il corpo di Maria Rosaria Littera è stato trasportato all'istituto di medicina legale di Caserta, dove verrà effettuata l'autopsia, verosimilmente nella giornata di oggi. Dopo questa procedura il magistrato di turno permetterà ufficialmente la restituzione della salma alla famiglia e poi si svolgeranno i funerali. Il paese è di nuovo sconvolto e incredulo per quest'altra tragica notizia. Già in estate, infatti, un altro caso più o meno simile aveva scosso il paese: il suicidio dell'amatissimo presidente della Pro Loco Pietramelara, Giuseppe Pascale. Due suicidi di persone più o meno giovani in pochi mesi. Due morti che hanno in comune anche la modalità di azione delle persone che si sono tolte la vita. Per due volte Pietramelara piange due suoi figli.

Andrea De Luca

PAPA FRANCESCO PROCLAMA BEATO PADRE MARIO VERGARA


Padre Mario Vergara
Il  9 dicembre 2013, il Santo Padre Francesco ha ricevuto in Udienza privata S. E. Card. Angelo Amato, Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi. Nel corso dell’Udienza il Sommo Pontefice ha autorizzato la Congregazione a promulgare i Decreti riguardanti il martirio dei Servi di Dio Mario Vergara, Sacerdote professo del PIME, e Isidoro Ngei Ko Lat, Laico e Catechista, entrambi uccisi, in odio alla Fede, a Shadaw (Birmania, oggi Myanmar) il 24 maggio 1950.
“In Padre Mario Vergara, e nel suo martirio, la Chiesa diocesana di Aversa vede riconosciuta l’intensa testimonianza di fede vissuta da uno dei suoi figli più generosi – commenta Angelo Spinillo, vescovo di Aversa – e sente ancora più forte la vocazione propria di tutti i battezzati a consacrare la vita all’annunzio ed alla testimonianza missionaria della fede. Credo, ancora, di poter dire che il Decreto che annunzia la beatificazione di Padre Mario Vergara ci permette di riconoscere quanto sia stata, e di fatto sia viva la sensibilità missionaria nella nostra Diocesi. Riconosciamo che molto della formazione missionaria della nostra comunità cristiana è dovuto alla presenza ed all’azione pastorale del Pontificio Istituto per le Missioni Estere, da molti decenni attivo in Ducenta (Ce). Come Diocesi siamo molto grati ai numerosi Padri del PIME che si sono succeduti nell’attività di sensibilizzazione missionaria della nostra comunità cristiana. In questo momento sento di dover esprimere ancora un forte ringraziamento alla Parrocchia di S. Sossio in Frattamaggiore (Na) ed al suo Parroco, Mons. Sossio Rossi, che insieme con la Postulatrice della causa, Suor Carmelina Vergara, non hanno lasciato cadere nel naturale oblio delle vicende umane la memoria del martirio di Padre Vergara, ma anzi hanno promosso e sostenuto con ogni attenzione possibile il ricordo della sua generosità di apostolo del Vangelo e del suo entusiasmo nell’andare per annunziare il Vangelo di Cristo ai fratelli più lontani”. Padre Mario Vergara è nato a Frattamaggiore  il 18 novembre 1910 e, nel corso della sua formazione al sacerdozio, matura la scelta missionaria. Nel settembre del 1934 parte per la missione del PIME in Birmania. Giunto a Toungoo, padre Vergara si dà allo studio delle lingue delle tribù cariane e dopo qualche mese gli viene assegnato il distretto di Citaciò, della tribù dei Sokù, con 29 villaggi cattolici e altrettanti catechisti da mantenere, oltre alla cinquantina di orfani raccolti dalla missione. Con le tristi vicende della seconda guerra mondiale, i missionari italiani vengono internati nei campi di concentramento inglesi in India: tra questi missionari c’è anche padre Mario Vergara, che viene rilasciato dopo quattro anni. Nel 1946 viene inviato dal vescovo Lanfranconi all’estremità orientale della missione di Toungoo. Dal 1949 la zona è teatro di scontro quotidiano tra gruppi locali e, in questo contesto, padre Mario prende le difese degli oppressi, peggiorando la sua posizione e quella del suo coadiutore padre Galastri: sospettati di essere spie del governo centrale, il 24 maggio 1950 padre Vergara, padre Galastri e il catechista Isidoro sono arrestati e uccisi, i loro cadaveri gettati nel fiume Salween.

Adelaide Tronco (ENDAS): “Abbiamo bisogno di ossigeno, di lavoro, di un futuro. Auguri a Renzi, ad Alfano…all’Italia”


Adelaide Tronco

Caserta. “Non possiamo stringere la cinghia ancora a lungo. La situazione è drammatica in tutta Italia ed in particolare nel nostro territorio. È ora di dare risposte concrete, decise ed efficaci…da qualsiasi parte esse arrivino”. Con queste parole la presidente provinciale ENDAS Adelaide Tronco commenta la vittoria di Matteo Renzi alle primarie del PD. “La mia lunga esperienza mi porta ad avere una naturale diffidenza verso i politici ed i loro discorsi ad effetto, ma, in assenza di fatti, non posso che giudicare le parole, e quelle pronunciate dal nuovo leader del PD sono condivisibili. Rinnovare la politica nel suo profondo, con nuove idee (e non solo con nuove facce!), lavorare ad una legge elettorale più equa e democratica, ridurre sensibilmente i tempi e costi della politica (perché è ora che anche loro stringano un po’ la cinghia!), ma soprattutto pensare seriamente ad un nuovo piano per il lavoro, un piano moderno e concreto, che sappia rilanciare la nostra economia e che preveda un rinnovamento anche delle forze sindacali, sono punti fondamentali per chiunque abbia come me un contatto giornaliero con i giovani e con le piccole imprese. Davvero si può pensare che mentre le famiglie sono strozzate da una crisi di tali proporzioni a qualcuno interessi da che parte politica arrivi un po’ d’ossigeno? Abbiamo bisogno di lavoro per i giovani ma anche per tutti i cinquantenni che hanno perso l’impiego in questi anni, abbiamo fame di giustizia, di democrazia, di speranza che ci faccia vedere di nuovo un futuro. Se sarà Matteo Renzi, o chiunque altro della nuova generazione di politici, in grado di darci tutto questo, solo il tempo potrà dirlo, se una destra ed una sinistra più equilibrate potranno tirar fuori l’Italia dalle sabbie mobili in cui ci troviamo ormai da anni non posso che compiacermene, ma il tempo delle battaglie di principio è sospeso, ora è il tempo della concretezza, delle risposte immediate alla gente che è allo stremo delle forze. In bocca al lupo dunque a Renzi, ad Alfano ma ancor più all’Italia e alla nostra bella terra violentata!”
Adelaide Tronco
Presidente provinciale ENDAS