21 novembre 2013

Apre il Centro Antiviolenza 'Aurora', lunedì la consegna delle chiavi dei locali


Avv. Vincenzo Cappello

PIEDIMONTE MATESE – Lunedì 25 novembre 2013, ore 17,00, presso la Sala Consiliare del Comune di Piedimonte Matese, alla presenza delle autorità e della stampa, si svolgerà la consegna ufficiale delle chiavi della sede ristrutturata del nuovo Centro Antiviolenza 'Aurora' nato grazie alla collaborazione tra Associazione Spazio Donna ONLUS e Comune di Piedimonte Matese. Il Progetto Aurora che prevede la creazione di una struttura di ascolto e accoglienza  dedicato alle donne che hanno subito violenza, fruirà del contributo del Dipartimento delle Pari Opportunità  che ha finanziato l’iniziativa unica del genere nel meridione d’Italia. Con questo progetto il  Comune di Piedimonte Matese avrà la possibilità di valorizzare un bene, nella fattispecie un appartamento messo a disposizione per il Centro,  situato nella zona storica di Piedimonte Matese  attiguo al Palazzo Ducale acquistato dall’Amministrazione Comunale guidata dall’Avv. Vincenzo Cappello sei anni fa con i fondi derivanti dalla rinuncia delle indennità di carica degli amministratori. Il Centro garantirà: consulenza e assistenza psicologica; consulenza ed assistenza legale (civile e penale); consulenza sociale ai fini dell'inserimento scolastico, lavorativo e nel contesto di vita sociale; consulenze sanitarie: ginecologica, ostetrica, pediatrica; educazione alla vita domestica e familiare con interventi di sostegno scolastico e formazione al lavoro.

Pietro Rossi

Il manifesto sociale “Riscatta la tua terra” continua a raccogliere consensi oggi le prime premiazioni.



CAIAZZO - Si terrà venerdì 22 novembre, a partire dalle ore 17:00 presso il Frantoio Ciaramella in via latina 4 a Caiazzo, sede dell’Associazione “Qui”, la premiazione delle prime 5 foto vincitrici. Mentre l’appellativo di “Terra dei fuochi” continua a mietere le sue vittime la nuova piattaforma sociale di “Riscatta la tua terra” continua a raccogliere consensi e voglia di riscattare. L’iniziativa, patrocinata dalla Provincia di Caserta, dall’EPT – Ente Provinciale per il Turismo di Caserta, i Parchi Regionali del Matese e di Roccamonfina ed il Club UNESCO di Caserta e lanciata dall’Associazione di promozione del territorio "Qui", in collaborazione con la local casertana, sta registrando uno straordinario riscontro. Si tratta di un riuscito esperimento che sta dando vita ad una piattaforma che metterà insieme tutti i luoghi riscattati e darà vita ad un Concorso Fotografico. Oltre 300 le foto ricevute e non solo del casertano ma dell’intero territorio campano, segno che la voglia di riscatto è tanta e tale che gli organizzatori non escludono di estendere il progetto oltre i confini provinciali. Ci sono i contenuti per veicolare la buona immagine della nostra terra e ci sono tutte le risorse per parlare di turismo, dunque si tratta di un risultato destinato a crescere. Si è avviato un moto virale sui social network generato stesso dagli utenti/concorrenti che condividono le proprie foto tra gli amici in modo da far conoscere i luoghi più amati. Gli organizzatori hanno redatto la classifica tenendo conto dei “mi piace” registrati entro il 15 novembre, data di scadenza del primo mese di vita dell’iniziativa, che ha decretato i primi cinque vincitori, uno per ogni categoria. Ecco i nomi e i premi:
CATEGORIA ARTE E CULTURA: Antonio Battista, 276 voti
PREMIO: Visita guidata al Museo Civico Dante Marrocco di Piedimonte Matese e cena/pranzo all’agriturismo “San Cassiano” di San Potito Sannitico.
CATEGORIA PAESAGGI: Mario Di Puorto, 308 voti
PREMIO: Escursione Naturalistica nel Parco Regionale di Roccamonfina curata dall’Associazione Work in Progress di Roccamonfina. La visita, che prevede un itinerario di 2 ore, sarà dedicata ad uno dei monumenti più rilevanti di Roccamonfina e alla scoperta di scorci naturalistici inediti. E inoltre sarà consegnata al vincitore una cesta di cipolle alifane offerta da Antonietta Melillo, Cannavinari del Sannio Alifano.
CATEGORIA NATURA: Adriana Bruno, 56 voti
PREMIO: Laboratorio sul Conciato Romano, unico presidio Slow Food della provincia di Caserta, e degustazione offerta dall’agriturismo “Le Campestre” di Castel di Sasso.
CATEGORIA TIPICO: Chiara Arrichiello, 300 voti
PREMIO: Cesta di prodotti caseari matesini offerta dal Caseificio Giusti di Piedimonte Matese.
CATEGORIA URBAN STYLE: Mario Russolillo, 26 voti
PREMIO: Visita guidata nel centro storico di Aversa, città delle cento chiese, curata dall’Associazione “Aversa Turismo” e un Roccobabà, eccellenza dolciaria di Casal di Principe. Continuate a postare foto per riscattare nuovi luoghi. Le prossime premiazioni verranno fatte tenendo conto dei consensi ricevuti fino al 15 dicembre mentre a fine dicembre verranno selezionate tutte quelle che parteciperanno al concorso fotografico vero e proprio. 
Pietro Rossi

URGONO INTERVENTI PER ELIMINARE LA SCHIUMA BIANCA NELLE ACQUE DEL TORRENTE SAVA A FONTEGRECA


Prof. Marco Fusco

FONTEGRECA. Svelato il mistero della schiuma bianca nelle acque del torrente Sava di Fontegreca, generata, a quanto pare, dal cattivo funzionamento del depuratore di Gallo Matese. “Fanghi da depuratori”, cioè materiale non depurato, ci riferisce il Prof. Marco Fusco già Responsabile dell’Unità Operativa Interreg III B Cypmed e Medcypre  del Comune di Fontegreca, è sceso a valle inquinando le acque del torrente Sava nel cuore del Bosco degli Zappini. La schiuma bianca la conseguenza logica di questa emergenza. Gli effetti catastrofici dei depuratori senza manutenzione, senza controlli oserei aggiungere. Del resto queste cose in Campania non meravigliano più di tanto, atteso la cronaca giornaliera di fenomeni legati all’inquinamento delle acque oltre che dell’aria  e dei terreni. L’Arpac non ha potuto fare altro che analizzare i campioni prelevati a Fontegreca e comunicare alle autorità preposte, l’esito della campionatura. Si parla del malfunzionamento del depuratore di Gallo Matese. Può darsi, ribatte il Prof. Fusco, ora occorre intervenire senza indugiare oltre. Parliamo di un contesto di alto pregio naturalistico che va assolutamente salvaguardato da ogni forma di inquinamento esterno. Bisogna assolutamente rimuovere la causa di questo inquinamento, con interventi mirati e urgenti. Proprio l’altro giorno c’è stata una riunione operativa tra Assessorato regionale All’agricoltura, Corpo Forestale dello Stato, Ufficio territoriale della Biodiversità, Comune di Fontegreca, CNR Istituto per la Protezione delle Piante di Firenze . Al tavolo si è discusso di una bozza di un libro che uscirà a gennaio dal titolo: “L’arboreto clonale da semi: il futuro della cipresseta di Fontegreca”. Un lavoro a più mani che vede come gruppo di lavoro il Prof. Marco Fusco, il prof. Paolo Raddi del Cnr IPP Firenze, dott. Salvatore Apuzzo dell’Assessorato Regionale all’Agricoltura, l’ing. Zambulo del Corpo Forestale dello Stato e il sindaco di Fontegreca Antonio Montoro. Pochi sanno, purtroppo, che a Fontegreca è stato costituito il primo arboreto clonale da seme d’Europa, a coronamento di una attività iniziata nel lontano 1999 e che ha avuto concreta attuazione cinque anni or sono dall’assessorato regionale all’agricoltura con il primo progetto per l’individuazione e la selezione dei Materiali di base ai sensi della Direttiva 1999/105/CE e del D.Lvo 386/2003, cioè attuazione della direttiva relativa alla commercializzazione dei materiali forestali di moltiplicazione. Al termine dell’intensa giornata di lavoro efficace è stata la battuta finale del professore Paolo Raddi, coordinatore del gruppo di lavoro: “Il bosco degli Zappini: la comunità di Fontegreca si è prodigata ieri, sta lavorando oggi e guarda al domani con l’arboreto clonale da seme”. E stiamo lavorando anche su un progetto interregionale a valere sulla nuova programmazione UE  2014/2020, che vedrà insieme regione Molise e Campania attraverso la costituzione di un sistema turistico locale che metterà insieme l’area a ridosso delle due province Caserta e Isernia per un turismo durevole. 
Pietro Rossi