Isernia. Un lavoro
che non conosce tregua quello portato avanti dall’Arma sulla provincia a
servizio della collettività. Ecco le
risultanze delle ultime 24 ore che hanno impegnato gli uomini dell’Arma in
provincia, dalla sicurezza stradale, alla tutela dei più deboli, alle indagini
per reati che vengono consumati e finanche
dalla messa in sicurezza per la bonifica di aree interessate da ordigni bellici
del 2° conflitto mondiale. In Altomolise, gli uomini del Nucleo Radiomobile
della locale Compagnia hanno rilevato ed inoltrato due denunce alla competente autorità giudiziaria del
capoluogo Pentro per guida in stato di ebbrezza accertata con etilometri di cui
sono dotati le pattuglie dell’Arma. Una di queste è stata inoltrata a carico di un 52enne Altomolisano
che nella notte decorsa, quasi alle
prime luci dell’alba, è fuoriuscito con la propria autovettura dalla sede
stradale della fondovalle Verrino, fortunatamente senza esiti irreparabili ma
che potevano assumere drammaticità a
causa dello scivolamento in una
scarpata. E non poteva mancare nel suo
sangue un tasso alcolemico superiore alla norma verosimilmente all’origine
della causa del sinistro. Analoga denuncia è stata inoltrata dalla Stazione CC
di Frosolone nei confronti di un utente della strada 20enne a cui l’etilometro
ha riscontrato parametri superiori ai limiti. Anche una 22enne del capoluogo è
incappata nei controlli con l’etilometro da parte dei militari della Stazione
CC di Isernia, conseguendo il ritiro della patente di guida, l’affidamento
dell’autovettura e una denuncia all’A.G. per guida in stato di ebbrezza
alcolica. Una denuncia per guida senza patente a carico di un 35enne della
provincia di Napoli che in pieno centro aveva causato un sinistro stradale alla
guida di un’autovettura risultata peraltro anche gravata da un provvedimento
cautelare amministrativo e come tale non
poteva essere utilizzata. Impegno anche per i militari della Compagnia di Isernia
che hanno mantenuto una intensa corrispondenza con l’A.G. del capoluogo Pentro
alla quale hanno inoltrato due denunce a piede libero a carico di ex coniugi
per delicati esiti di indagini connesse invece a denunce presentate presso
l’Arma da due donne per “stalking”. L’ipotesi
delittuosa riconducibile alle molestie assillanti che possono giungere, ove
patologiche, in modalità violente con percosse, aggressioni sessuali e persino
nell’attentato alla vita. Le due vittime, in preda ad insopportabili stati di
ansia incidenti negativamente sulla vita quotidiana hanno trovato la forza di
denunciare ai militari le loro condizioni ponendo così fine ai comportamenti persecutori.
Ed ancora un ventenne ed un ventiduenne sono stati anch’essi denunciati dalla Stazione CC di Isernia
rispettivamente per ricettazione e per
atti sessuali con minorenne. Anche i militari della Compagnia di Venafro
hanno inviato all’A.G. una denuncia per truffa in concorso a carico di due noti
giovanissimi pregiudicati sottoposti a misure di prevenzione che, hanno
usufruito dell’alloggio e vitto presso un esercizio ricettivo locale senza
saldare il conto per un migliaio di euro. Sul fronte della cittadina del Volturno,
proseguono senza sosta le indagini da parte del Nucleo Operativo e Radiomobile
collaborati dal Nucleo Investigativo Provinciale per assicurare alla giustizia
gli autori della tentata rapina consumata nel primo pomeriggio di ieri ai danni
della banca Unicredit di corso Colonia Giulia. Interventi di sicurezza per
rinvenimento di ordigni bellici residuati del 2° conflitto mondiale, dopo
quelli rinvenuti nella soffitta di un’abitazione di Agnone, prelevati e fatti
brillare in sicurezza dagli artificieri dell’Esercito in zona di sicurezza, ieri
un analogo intervento da parte di un a Stazione CC della piana di Venafro è
stato eseguito per il rinvenimento da
parte di un privato di due proiettili d’artigleria su un fondo agricolo. Si tratta di interventi posti in essere dall’Arma per garantire
tempestività di rimozione e sicurezza in
territorio come noto disseminato di residuati bellici abbandonati durante il 2° conflitto su quella
che era la cosiddetta linea “Gustav”, fortificazione apprestata dai tedeschi
dal Tirreno alla Val di Sangro per sbarrare l’avanzata degli alleati.
Comunicato Comando Provinciale Carabinieri Isernia