28 giugno 2012

L’ ATC di Caserta illustra progetti e attività sabato 30 giugno al Belvedere di San Leucio


CASERTA. L’Ambito Territoriale di Caccia di Caserta ha deciso di impegnarsi in un progetto di allevamento di lepri in loco e per la prima volta ha indetto un bando per l’identificazione degli agricoltori disponibili alla collaborazione. Una iniziativa sperimentale che ha consentito di individuare sul territorio provinciale ben tre diverse realtà alle quali potranno seguirne molte altre nei prossimi anni. E’ soltanto una delle novità che l’Atc  illustrerà nel dettaglio in occasione del convegno in programma sabato 30 giugno, a partire dalle ore 9.30, al Real Belvedere di San Leucio - Caserta. Sotto i riflettori la gestione della piccola selvaggina, i problemi legati al ripopolamento delle specie di interesse venatorio, i risultati delle ricerche condotte sul territorio (casertano e non solo), gli adempimenti burocratici e gli effetti della normativa in materia. E non solo. Le attività, i progetti, le iniziative del settore messe a confronto grazie all’intervento di tecnici e consulenti esperti.  A fare gli onori di casa il presidente Antonio D’Angelo, seguirà il saluto del presidente della Provincia, on. Domenico Zinzi, e del sindaco di Caserta, Pio Del Gaudio. Tra i relatori Vincenzo Cavaliere, Alessandro Tedeschi, Egidio Di Zinno, Fausto Cappelletti, Domenico Vigliotti e Massimo Morace. Per l’occasione verranno altresì illustrati i risultati di una importante ricerca condotta su scala provinciale in merito al monitoraggio delle specie di interesse venatorio. 

Daniela Volpecina

ASSISE, IL BILANCIO APPRODA IN AULA IL 4 LUGLIO

Stefano Giaquinto
CAIAZZO - Nonostante la proroga al 31 agosto quale termine per approvare il bilancio di previsione l'amministrazione di Caiazzo, per l'approvazione dello strumento economico-finanziario, andrà in consiglio comunale mercoledì 4 luglio alle ore 17.30. L'avviso di convocazione dell'assise, nella sala sita al primo piano del Municipio di piazzetta Martiri Caiatini, è stato firmato dal presidente del consiglio Antonino Puorto e 'visto' dal primo cittadino Stefano Giaquinto. Sei i punti che saranno discussi in aula: innanzitutto saranno depositati i verbali della seduta precedente, seguiranno le comunicazioni della fascia tricolore, l'approvazione del programma per l'affidamento di incarichi di collaborazione per l'anno 2012, l'approvazione del rendiconto di gestione anno 2011, l'esame ed l'approvazione del bilancio di previsione esercizio finanziario 2012, della relazione previsionale e programmatica per il triennio 2012/2014 e del bilancio pluriennale 2012/2014, infine l'approvazione ad una variante urbanistica al vigente programma di fabbricazione relativa alla realizzazione di una struttura ricettiva. "Un dato da sottolineare - fanno sapere dalla casa municipale - è che le imposte comunali e le tariffe, restano invariate. La tassa sui rifiuti solidi urbani è ferma dall'anno 2005, così come la tariffa idrica, né sono previsti aumenti per l'addizionale IRPEF e l'IMU". Pur nella ristrettezza economica, specie per i mancati trasferimenti da parte dello Stato che impongono ai Comuni il recupero attraverso l'aumento delle imposte, "riusciamo a lasciare invariata la pressione fiscale garantendo comunque i servizi, così come gli anni precedenti, senza aumenti né tagli", assicura Giaquinto che avverte: "Accerteremo gli evasori parziali e totali che ancora esistono e 'insistono' sul nostro territorio"

c.s.

Riforma del Mercato del Lavoro Giugno 2012: prima nota di sintesi

Ministro al Lavoro Fornero
AMMORTIZZATORI SOCIALI
La nuova assicurazione si basa ancora sulla struttura della disoccupazione ordinaria e quella a requisiti ridotti, ma ne modifica alcuni parametri. La nuova Assicurazione Sociale Per l’Impiego prende il posto dei seguenti istituti: indennità di mobilità, indennità di disoccupazione non agricola ordinaria, indennità di disoccupazione con requisiti ridotti, indennità di disoccupazione speciale edile (nelle tre diverse varianti).
La ASPI si applica a tutti i lavoratori con un contratto del settore privato e pubblico compreso apprendisti e artisti. Per accedere sono richiesti gli stessi requisiti per la disoccupazione ordinaria: 2 anni di anzianità assicurativa e almeno 52 settimane nell’ultimo biennio. La durata è distinta: per i soggetti di età inferiore a 55 anni è di 12 mesi, per i soggetti di età superiore a 55 anni è di 18 mesi. L’importo è determinato secondo un sistema di scaglioni applicati alla retribuzione di riferimento con dei criteri di abbattimento progressivo: o 15% dopo 6 mesi o ulteriore 15% dopo 12 mesi. In caso di nuova occupazione per un periodo inferiore a 6 mesi, il trattamento è sospeso. La ASPI con requisiti ridotti è disciplinata come segue viene pagata al momento in cui il lavoratore resta disoccupato e non l’anno successivo. Si accede al trattamento con 13 settimane di contribuzione nei 12 mesi precedenti la disoccupazione L’indennità è calcolata in maniera analoga a quella prevista per l’ASPI. La durata massima è pari alla metà delle settimane di contribuzione nell’ultimo biennio. È prevista la sospensione dell’erogazione del beneficio per periodi di lavoro inferiori a 5 giorni. Rimane la Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria per il settore industria. Per i settori oggi esclusi viene introdotto un fondo di solidarietà per i settori oggi esclusi, con le seguenti caratteristiche: sono istituti solo se c’è una iniziativa dei CCNL, a seguito di un intervento legislativo avranno una efficacia obbligatoria per il settore, sono gestiti dall’Inps, sono obbligatori per le aziende sopra i 15 dipendenti e la contribuzione è posta completamente a carico dei datori di lavoro. In caso di inerzia dei CCNL, è previsto il ricorso ad un fondo residuale di solidarietà A partire dal 2014, verrà abolito il riconoscimento della Cassa integrazione guadagni per esigenze non connesse alla conservazione del posto di lavoro. Per questo, la riforma elimina la causale di ricorso alla Cigs per procedura concorsuale con cessazione di attività. A parte questo punto resta immutata l'attuale normativa in materia di cassa integrazione ordinaria e straordinaria e quella relativa ai contratti di solidarietà.

APPRENDISTATO 
Per incoraggiare l’utilizzo dell’apprendistato, sono introdotti alcuni interventi correttivi al recente Testo Unico. Il datore di lavoro potrà assumere apprendisti purché ne confermi una certa percentuale di quelli già in servizio. Viene prevista una durata minima dell’apprendistato. Diviene obbligatoria la figura del tutor ed eliminazione di quella del referente aziendale. In assenza del libretto formativo la registrazione della formazione è sostituita da apposita dichiarazione del datore di lavoro. 

ASSOCIAZIONE IN PARTECIPAZIONE
La nuova disciplina di questa forma contrattuale prevede che qualora l’apporto dell’associato consista anche in una prestazione di lavoro, il numero degli associati impegnati in una medesima attività non può essere superiore a tre, indipendentemente dal numero degli associanti, con l’unica eccezione nel caso in cui gli associati siano legati all’associante da rapporto coniugale, di parentela entro il terzo grado o di affinità entro il secondo. In caso di violazione del divieto, il rapporto con tutti gli associati il cui apporto consiste anche in una prestazione di lavoro si considera di lavoro subordinato a tempo indeterminato. I rapporti di associazione in partecipazione con apporto di lavoro instaurati o attuati senza che vi sia stata un’effettiva partecipazione dell’associato agli utili dell’impresa o dell’affare, ovvero senza consegna del rendiconto, si presumeranno rapporti di lavoro subordinato a tempo indeterminato.

CONTRATTO A TERMINE
 La riforma modifica ristabilisce il precedente assunto secondo il quale la forma contrattuale comune, per l’instaurazione di un rapporto di lavoro, è rappresentata dal contratto a tempo indeterminato. E’ previsto un aumento contributivo su tutti i nuovi contratti a termine pari a circa 1,4% che, tuttavia, viene escluso nel caso di ragioni sostitutive e lavoratori stagionali. Inoltre, è stabilito un’ estensione dello spazio di tempo che separa un contratto da un altro: 60 o 90 giorni seconda se il contratto abbia durata superiore o inferiore ai 6 mesi, pena l’automatica conversione in rapporto di lavoro a tempo indeterminato (oggi è di 10 – 20 giorni). A fronte di questo notevole irrigidimento della forma contrattuale, è tutta via prevista la scomparsa della causale nel primo contratto: non vi sarebbe più l’obbligatorietà dei motivi nel primo contratto a termine seppur permane, in capo al datore di lavoro, l’onere di dimostrare l’esistenza delle ragioni tecniche, organizzative, produttive o sostitutive.

DIMISSIONI IN BIANCO
Si introduce la disposizione volta a contrastare la pratica delle cosiddette "dimissioni in bianco". Viene rafforzato il regime della convalida delle dimissioni rese dalle lavoratrici madri.
La convalida è estesa anche all'ipotesi della risoluzione consensuale del rapporto di lavoro, che precedentemente veniva utilizzata per aggirare la disciplina delle dimissioni. Si estende da uno a tre anni di vita del bambino il periodo entro il quale le dimissioni della lavoratrice o del lavoratore devono essere convalidate dal servizio ispettivo del ministero del Lavoro. Ai fini dell'efficacia delle dimissioni e della risoluzione consensuale di tutti i rapporti di lavoro, la volontà risolutoria deve essere espressa attraverso modalità per accertare l'autenticità della manifestazione di volontà del lavoratore. La prima contempla che le parti possano rivolgersi al servizio ispettivo del ministero del Lavoro per la convalida; la seconda riguarda la sottoscrizione di un'apposita dichiarazione in calce alla ricevuta di trasmissione della comunicazione di cessazione del rapporto di lavoro. Altre modalità, sempre funzionali alla semplificazione, potranno essere individuate con decreto ministeriale.

LAVORO ACCESSORIO
La rifora prevede misure correttive alle attività lavorative di natura occasionale pagate con buoni lavoro (voucher). Sono stati previsti interventi mirati a restringerne l’ambito di operatività, modificare il regime orario dei buoni lavoro (voucher), semplificare la comunicazione amministrativa dell’inizio dell’attività lavorativa e consentire che i voucher siano “computati ai fini del reddito” necessario per il permesso di soggiorno.

LAVORO A PROGETTO
Si precisa l'obbligo per il datore di definire in maniera più dettagliata il "progetto", che non potrà essere la riproposizione dell'oggetto sociale dell'impresa committente e non potrà riguardare mansioni meramente esecutive o ripetitive. La legge introduce una presunzione relativa in merito al carattere subordinato della collaborazione, se l'attività del collaboratore a progetto è analoga a quella svolta da lavoratori dipendenti dell'impresa committente. Viene esclusa la possibilità di prevedere nel contratto clausole che consentano il recesso del committente prima della scadenza o del completamento del progetto. Nel caso il collaboratore si riveli incapace a concludere il progetto, il datore potrà sempre recedere per giusta causa, o per cessazione dell'attività connessa al progetto è inerente.
Per i collaboratori a progetto viene prevista una sorta di "salario base", individuato sulla base delle medie delle retribuzioni stabilite dai contratti collettivi. E’ disposto anche un aumento dei contributi previdenziali.

LICENZIAMENTI 
Licenziamento discriminatorio Il licenziamento discriminatorio come definito dall’art. 4 della legge 604/1966, ovvero il recesso “determinato da ragioni di credo politico o fede religiosa, dall’appartenenza ad un sindacato e dalla partecipazione ad attività sindacali” è nullo, e tale nullità determina l’inefficacia dello stesso a prescindere dal requisito dimensionale. Su questo punto, il disegno di legge non apporta alcun genere di modifica. Licenziamento disciplinare e per ragioni economiche La legge introduce importanti novità in materia di licenziamento per ragioni economiche (riduzione del personale, soppressione di posto, contrazione fatturato, ecc.) e di licenziamento disciplinare (giusta causa o giustificato motivo soggettivo) intervenendo direttamente nell’ambito dell’applicabilità della tutela reale fissata dall’art. 18 dello Statuo dei Lavoratori, nonché della procedura di licenziamento e di impugnazione dello stesso. Nel licenziamento disciplinare viene attuata una distinzione a seconda se i motivi siano o no di facile individuazione. Se i motivi disciplinari posti a fondamento del licenziamento sono palesemente insussistenti in quanto il fatto non sussiste, il giudice ordina il reintegro del lavoratore ed il pagamento di un’indennità risarcitoria pari ad un massimo di 12 mensilità considerata l’ultima retribuzione percepita: il lavoratore può rinunciare alla reintegra e ottenere, in cambio, il pagamento di ulteriori 15 mensilità. In tutti gli altri casi il datore di lavoro può essere condannato al pagamento di un’indennità risarcitoria compresa nella forbice che varia dalle 12 alle 24 mensilità complessive. Analogo meccanismo è stato approntato anche per i licenziamenti intimati e giustificati da ragioni di tipo oggettivo. In questi casi, infatti, se la ragione oggettiva è palesemente insussistente il lavoratore ha diritto alla reintegrazione nel posto di lavoro oltre ad un risarcimento del danno nella misura massima di 12 mensilità commisurate all’ultima retribuzione percepita; in tutti gli altri casi è il magistrato che determina di condannare il datore di lavoro al risarcimento del danno commisurato in una forbice compresa tra le 12 e le 24 mensilità.

PARTITE IVA
Per le collaborazioni professionali con titolarità di partita Iva, sono approntate norme volte a evitare utilizzi impropri in sostituzione di contratti di lavoro subordinato, rivolte a far presumere, salvo prova contraria, il carattere coordinato e continuativo (e non autonomo ed occasionale) della collaborazione tutte le volte che essa duri complessivamente più di sei mesi nell'arco di un anno, da essa il collaboratore ricavi più del 75% dei corrispettivi (anche se fatturati a più soggetti riconducibili alla medesima attività imprenditoriale), e comporti la fruizione di una postazione di lavoro presso la sede istituzionale o le sedi operative del committente. Qualora l'utilizzo della partita Iva venga giudicato improprio, sarà considerato una collaborazione coordinata e continuativa (che la normativa non ammette più in mancanza di un progetto), con la conseguente applicazione della relativa sanzione (articolo 69, comma 1, del Dlgs 276/2003

Il Vescovo Valentino Di Cerbo, esorta la Chiesa locale a rendersi effettiva protagonista del cambiamento.


Vescovo  Mons. Valentino Di Cerbo
Alife. Un editoriale sul periodico della Diocesi di Alife-Caiazzo, Clarus, firmato dal Vescovo Valentino Di Cerbo, esorta la Chiesa che opera sul territorio a rendersi effettiva protagonista del cambiamento, per riaprire il cantiere e riprendere il cammino in quella dimensione reale più vicina al cittadino e al cristiano, in un difficile tempo di crisi, dove al senso di esasperazione delle famiglie, dovuto principalmente a problemi di natura economica e alla crisi occupazionale, occorre rispondere con speranza ed ottimismo, mediante un’azione forte, perentoria, che instilli nella gente un nuovo sentimento di fiducia, guardando alla fede come àncora di un possibile processo di cambiamento, che recuperi umanità e relazionalità nei rapporti tra le persone. E’ l’idea di un cammino futuro che deve impegnare sacerdoti e laici, guardando al grave senso di scollamento che toglie vivacità e azione al vissuto sociale collettivo e che rischia di impoverire, spiritualmente e culturalmente, anche aree interne e svantaggiate come il Matese e l’Alto Casertano, dove l’incisività del messaggio cristiano deve riproporsi con consapevolezza e sincerità, soprattutto da parte di sacerdoti e laici impegnati.  Una profonda riflessione su alcuni aspetti per i quali il Vescovo non nasconde la necessità di una severa autocritica che, anche la Chiesa locale, deve fare «contro una certa tradizione religiosa fiorente che non cambia la vita ma si ferma all’esteriorità; contro la paura di cambiare, di rimettersi in gioco, di dare operatività effettiva alle grandi intuizioni conciliari, pur condivise e proclamate; contro la paura di perdere consensi formali e di affrontare le contestazioni di credenti pigri che ci costringerebbero a fornire continuamente le ragioni e le motivazioni delle nostre scelte». Un monito chiaro e preciso, che non esclude nessuno e che assume il tono di una sollecitazione che non ammette ritardi e titubanze nella risposta che ciascun cristiano dovrà essere pronto a dare, specialmente in zone interne e in piccole realtà. Il Vescovo chiede quindi che l’ordinario delle attività parrocchiali o dei movimenti presenti in Diocesi assuma un volto “straordinario” nel coraggio missionario ancora troppo sopito.  «Si corre il rischio di illudersi - scrive Mons. Di Cerbo - che la soluzione del problema sia nel particolare e non nell’essenziale». Ecco perché la fede non può essere esportata o venduta “a basso costo”, o troppo semplicisticamente «esercitando il ruolo, molto rispettato nelle nostre zone, di consumatori del sacro o di funzionari di Dio». Un invito senza mezzi termini ad evitare l’autoreferenzialità e il rischio, connesso, che la Chiesa locale, nella sua basilare dimensione territoriale, non sia più motore aggregante, perché concentrata soltanto sulle proprie azioni, sul proprio percorso, senza preoccuparsi della sua missione di fondo, quella di essere tra la gente e nel mondo: «Le nostre comunità parrocchiali - si legge sulla nota -  mettono spesso all’ordine del giorno se stesse e poco la storia da trasformare nella prospettiva del Regno di Dio».  Il cambio di rotta che chiede Mons. Di Cerbo pone anzitutto una domanda diretta a tutti gli operatori pastorali, a diverso titolo: «Siamo ancora capaci di offrire modelli credibili e di formare i cristiani con il nostro apparato pastorale senza soffermarci su percentuali e consensi?». Bisogna estendere, quindi, il raggio d’azione e sforzarsi di guardare oltre la soglia di un oratorio o di una sacrestia «perché, per chi vive nella Chiesa, è un vezzo suicida pensare che cattivi siano sempre gli altri»: permettere alla “barca” di prendere il largo e buttare le reti dove non si immagina di poter fare una buona pesca. Coinvolgere tutti a rischiare, dunque, e a non temere il cambiamento di rotta. «I riti, i sacramenti, dispensati quasi con abitudine, non fanno della Chiesa l’immagine di Cristo - precisa Di Cerbo - : bisogna domandarci quanto cuore mettiamo nel nostro servizio pastorale e nella nostra partecipazione alla vita della comunità; se la gente non viene più in chiesa dobbiamo chiederci se siamo ancora capaci di offrire modelli credibili». Il punto di partenza, o se si vuole di “ri-partenza” sta quindi, secondo il Vescovo, proprio nella Parrocchia: «Tra malesseri e paure – scrive infine Di Cerbo – spesso si opta per lo sperimentato e il sicuro, che ci permette di essere amici di tutti, di non “far muovere la barca” e di gestire la Parrocchia come una struttura di servizi religiosi in cui c’è tutto, ma forse manca la passione per le anime, la voglia di cambiare la nostra e l’altrui vita nel senso autentico indicato da Gesù Cristo, l’impegno a trasformare la società». Accogliere la sfida richiede, quindi, un’azione in più, insolita e inusuale per i nostri tempi: «occorre essere uomini e donne inquieti, insoddisfatti di provvedere con tinteggiature in economia alle crepe della nostra Casa».

Pietro Rossi


IL COMUNE DI GIOIA SANNITICA DETERMINA LE TARIFFE E LE IMPOSTE PER IL 2012


Mario Fiorillo
GIOIA SANNITICA. Con la Deliberazione n. 64 del 26/06/2012 il comune di Gioia Sannitica ha determinato le tariffe, imposte, tasse e contribuzioni di competenza comunale per l’esercizio 2012, in base alla Legge  n. 296/96, che  dispone il termine per deliberare le tariffe e le aliquote di imposta per i tributi e i servizi locali è fissato entro la data stabilita da norme statali per l’approvazione del bilancio di previsione. La Giunta Comunale di Gioia Sannitica Sannitica dopo attenta analisi ha ritenuto opportuno confermare per il 2012 le tariffe, aliquote di imposta e contribuzioni come da deliberazioni degli anni scorsi, con l’eccezione delle tariffe per i servizi di acquedotto, fognatura e depurazione. Per la tariffa del servizio acquedotto, fognatura e depurazione, ha ribadito il sindaco Mario Fiorillo, si è reso necessario deliberare una variazione, in considerazione dei dati inerenti i costi del servizio, come comunicati dal competente ufficio, al fine di garantire la necessaria copertura disposta dalla normativa vigente. Per le TARIFFE ACQUEDOTTO: la quota fissa Fino a 1.200 mc €. 8,37; Da 1.201 a 6.000 mc. €. 13,94; Da 6.001 a 18.000 mc €. 37,18. Il Canone acqua: Consumi fino a 50 mc. = €. 0,95 al mc.; Consumi oltre 50 mc. = €. 1,15 al mc.; Costo di allacciamento (fornitura e messa in opera del misuratore, esclusa, ogni altra prestazione): - Abitazioni civili: €. 40,00; - Usi diversi: €. 45,00. Per le TARIFFE FOGNATURE E DEPURAZIONE: Fognatura €. 0,12 Tariffa per mc. di acqua; Depurazione €. 0,33  Tariffa per mc. di acqua, alle predette tariffe va applicata l’Iva nella misura del 10%.


Pietro Rossi


Tre giorni di Sport, Natura, Gastronomia e Relax sul Matese con Vivi La Falode 2012



SAN GREGORIO MATESE. Presso la FALODE VILLAGE  in  Località Acqua di Santa Maria  nei pressi del lago Matese, dal 6 al 8 luglio prossimo si svolgerà la manifestazione Vivi La Falode 2012. Grazie all’esperienza maturata negli ultimi anni, la manifestazione viene riproposta con interessantissime novità che sicuramente aumenteranno il piacere di una permanenza in uno dei luoghi più belli e ben organizzati del territorio matesino. L’ingresso all’area camping gratuito (Tenda, Roulotte e Camper) per tutti i partecipanti alle attività sportive + sconto del 10 %*su l’acquisto di qualsiasi prodotto presso lo Spaccio Aziendale Falode, la quota unica di partecipazione è stata fissata in 5 euro a persona. Unricco programma che prevede il sabato dalle ore 19,00 e la domenica dalle ore 11,00 Gustando La Falode… una degustazione di prodotti aziendali: formaggi freschi, stagionati, e latte. Sei attività sportive che nei tre giorni potranno essere praticate gratuitamente con l’ausilio di guide esperte. Trekking, Mountain Bike, Volo Libero, Canoismo, Escursioni a Cavallo, Fuoristrada 4x4 soft.  Un ricco Programma degli intrattenimenti prevede: Sabato e domenica alle ore 17,00 - Dimostrazioni di esperti cavalieri di Working Cow Horse, Cutting e Team Penning; Sabato e domenica alle ore 19,00 - Giochi popolari (partecipazione libera aperta a tutti): Cattura il maialino, Tiro alla fune, Palo della cuccagna… con gustosi premi per i vincitori; il Sabato alle ore 20,00 - Esibizione di gruppi folcloristici locali che proporranno musiche, canti e balli popolari; Tutte le sere fino a notte fonda: Arrosticini , Birra e Vino a volontà !!! Per tutti gli sportivi la possibilità di partecipare ad attività sportive: Trekking; Venerdi ore 16,30 - Tramonto alla Gallinola; Sabato ore 09,30- Escursione al Concone delle Rose; Domenica ore 09,30 - Salita alla Fontana dell’Esule;  Mountain Bike Venerdi, sabato e domenica - Pedalata libera in circuito di circa 20 km, molto facile e panoramico. Volo Libero Venerdi, sabato e domenica - Decollo libero tutto il giorno da loc. Piano della Corte (1.650 m slm); Canoismo Venerdi, sabato e domenica - ore 09.30 escursionI nel lago del Matese; Escursioni a Cavallo, Sabato - ore 09,30 Escursioni di 2 ore e di 4 ore - con cavalli propri o della scuderia Matese Ranch, Domenica dalle ore 09,00 con cavalli della scuderia Matese Ranch, passeggiate da 30 minuti; Fuoristrada 4x4 soft, Venerdi, sabato e domenica ore 09.30– escursioni lungo le strade sterrate di alta quota - molto semplice, adatte a fuoristrada e SUV.
Pietro Rossi