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Michele Santoro |
BAIA LATINA. Il sindaco di Baia
Latina Michele Santoro, interviene
nella diaspora apertasi all’interno del PDL
in vista del Congresso Provinciale scrivendo una missiva al commissario
regionale On. Nitto Palma. Negli
ultimi tempi, ribatte Michele Santoro, ritengo che, ognuno di
noi ha pensato di militare in un partito normale in cui si prendono decisioni
democraticamente, si attivano gli organi previsti dallo statuto, si rispettano
le incompatibilità tra incarichi di partito e nelle istituzioni, si adottano e
rispettano i regolamenti dei gruppi consiliari, si determina la linea politica
che conseguentemente deve essere seguita dai gruppi consiliari, si individuano
con chiarezza le appartenenze dei sindaci-presidenti eletti dalle coalizioni,
si premiano gli eletti consentendo ai
non eletti di subentrare per formare nuova classe dirigente, consentendo nel
contempo agli iscritti di essere ascoltati, si promuovono elezioni primarie per
la scelta dei candidati, insomma un partito normale. Invece, continua Santoro, nostro malgrado, abbiamo dovuto assistere in questi mesi
ad un vero e proprio mercato ove
ognuno in rappresentanza forse di se stesso anteponendo i più elementari valori
della democrazia ha cercato in tutti i modi il raggiungimento di interessi
personali contrabbandando gli interessi collettivi a puri ed esclusivi fini
personali. Un partito democratico, quale tutti amiamo definire il P.D.L., non
deve essere il partito dove ognuno fa quello che gli pare e al momento
opportuno scegli di stare col più forte. E’ invece indispensabile e necessario
condividere le regole democraticamente imposte. Caro Commissario, nella fase di
organizzazione del Partito vi abbiamo
permesso di scegliere i Coordinatori cittadini tra l’elenco degli amici
personali, oggi con la celebrazione del congresso provinciale diciamo con forza
basta a questo modo di interpretare la politica perché oggi si apre una nuova
fase. Oggi nasce anche a Caserta un partito democratico e delle regole. Un
partito democratico della moralità deve puntare alla qualità piuttosto che alla
quantità deve curare in altri termini la selezione e la crescita della classe
dirigente capace altresì di affrontare competitivamente, senza condizionamenti
da altre aggregazioni politiche, le grandi emergenze sociali ed economiche
della provincia di Caserta. L’impegno
del P.D.L. dovrà essere quello di proporre una nuova realtà politica in
“Terra di Lavoro” capace di elevare lo spessore del tono politico e lo
regoli sui grandi temi di interesse dei
cittadini, con l’utilizzazione di una cultura profonda della vita, della
società civile ed economica. Una formazione politica moderata quale è il P.D.L.
sostiene Michele Santoro, che ancor
prima di essere schierata nello scenario
politico, eredita una storia culturale ed esistenziale che possiede valori
comuni fortemente radicati che sorgono
ancor prima delle scelte politiche e che rendono dignitoso e ricco un popolo.
Contemporaneamente il P.D.L. deve
tendere a prospettare, un nuovo modo di intendere la politica, a tutte le
forze: una nuova cultura politica caratterizzata dal rispetto, dalla dignità,
dalla comprensione e dalla partecipazione alla costruzione responsabile del
bene comune. In sintesi deve lanciare la sfida di un’esaltante confronto
continuo tra le forze politiche, per il raggiungimento dei valori che rendono
vivibile la società contemporanea. Per effettuare il passaggio decisivo,
occorre progettare un nuovo modo di far politica, imperniato su un concetto di
governo della cosa pubblica inteso come servizio alle persone dell’intera comunità di appartenenza, anziché come potere
che cura i propri interessi di parte, e avente come obiettivo primario quello
di rendere sempre più umano il vivere del cittadino. Questi principi ispiratori
dovranno pilotare l’individuazione di obiettivi concretamente perseguibili per
superare l’attuale quadro di incertezza e conflittualità che si estende su
tematiche essenziali quali: famiglia, politiche sociali, occupazione, pari
opportunità e volontariato: riforme istituzionali, giustizia, libera
concorrenza e antitrust, informazione, libertà di educazione, ricerca
scientifica, bioetica, ambiente e sviluppo sostenibile e non ultimo modifica
della legge elettorale. L’impegno politico, conclude Santoro, deve essere sinonimo di dedizione al bene comune e di
spirito di servizio. Dovrà essere richiesta, a mio avviso, una nuova
progettualità che sia in grado di forgiare e diffondere prospettive di equità,
di giustizia, di solidarietà, di equilibrato sviluppo, di migliore qualità
della vita, con maggior rispetto dei valori della persona umana, dell’ambiente,
in un comune impegno che coinvolga tutti gli iscritti. In altri termini, sogno
un partito dove lo spirito sia quello della democrazia più autentica che, se
autentica, non dissimula un’arroganza nei numeri di una maggioranza ma celebra
la cifra umana che abbiamo di noi stessi: nell’ascolto libero, nella parola
libera, nel confronto libero. Su questi presupposti gli amici, che mi onoro a
rappresentare, si dichiarano
disponibili a seguirvi e ad aiutarvi
nella costruzione di un partito democratico e delle regole in cui tanti di noi
si riconoscono e tanti altri ancora aspettano con ansia di vedere per aderirvi.
Pietro Rossi