ROMA. Spending review, la Cisl conferma il no alle misure del decreto ma apprezza la disponibilità del ministro Patroni Griffi: criteri condivisi su eventuali esuberi e pre‐pensionamento Faverin (Cisl Fp) e Scrima (Cisl Scuola): “Stabilito un calendario degli incontri. A settembre un accordo all’Aran per riorganizzare la Pa”. La Cisl Fp e la Cisl Scuola confermano il proprio no ai tagli lineari contenuti nel decreto sulla spending review, ma apprezza la disponibilità del ministro Patroni Griffi al confronto. E chiedono un accordo Aran da firmare in settembre per tradurre in contratto quadro l’intesa del 3 maggio. E’ questo, in sintesi, il giudizio dei segretari generali della Cisl Fp e della Cisl scuola, Giovanni Faverin e Francesco Scrima, al termine dell’incontro di oggi a Palazzo Vidoni. “Al ministro abbiamo espresso tutta la nostra preoccupazione per un provvedimento che prevede il taglio indiscriminato degli organici. Ma abbiamo giudicato positivamente l’apertura del ministro sulle nostre richieste: un esame congiunto sui criteri per individuare eventuali esuberi e un confronto su profili e professionalità da inserire nella Pa dopo lo sblocco del turnover” hanno spiegato Faverin e Scrima. Che, a conferma della concretezza dell’azione della Cisl, puntualizzano i due ulteriori risultati sottolineati anche da Patroni Griffi in conferenza stampa. Il primo: “Già dalla prima settimana di settembre il ministro confermerà un calendario di incontri con il sindacato per discutere di tutta la partita del pubblico impiego, a partire dalla trasformazione in contratto dell’Intesa del 3 maggio”. E poi l’attesa soluzione sulle possibili eccedenze negli enti pubblici a seguito dei tagli: “Non ci saranno esodati né licenziamenti nel pubblico impiego. Patroni Griffi ha confermato che eventuali esuberi godranno del pre‐pensionamento, cioè delle regole sul pensionamento preriforma Fornero, e che quindi saranno accompagnati alla pensione senza soluzioni traumatiche”. Al riguardo, Faverin e Scrima chiedono che si proceda analogamente anche per i docenti in esubero e quelli inidonei per salute, per i quali la legge prevede il passaggio ad altri profili. “Si apra subito un confronto, come chiesto dai sindacati, per evitare di veder mortificati professionalità e titoli del personale. I tempi previsti dal decreto legge per l’inquadramento in altri ruoli sono assolutamente impraticabili, vanno senz’altro rivisti”. Pur registrando i segnali positivi emersi dall’incontro, Cisl Fp e Cisl Scuola non abbassano la guardia: “La nostra mobilitazione continuerà senza sosta. L’obiettivo è vigilare sull’effettiva attuazione degli impegni. Ma anche ottenere, all’interno del calendario di incontri concordato con il ministro, un ccnq sulle relazioni sindacali da sottoscrivere all’Aran, per rafforzare la partecipazione del sindacato alla riorganizzazione della Pa. Cioè per rafforzare il contributo dei lavoratori ad un riordino di enti e servizi che tagliando gli sprechi veri, le spese inutili, i cda della società partecipate, recuperi risorse per il risanamento dei bilanci e per retribuire meglio le professionalità”.