Michele Santoro |
BAIA LATINA. Il Casa Comunale di Baia
Latina ha ospitato un incontro territoriale del
Partito della caccia coordinato da Antonio D’Angelo, a
fare gli onori di casa il Sindaco Michele Santoro, che ha un dibattito sulle tematiche ambientali. In
un momento di particolare difficoltà, economica e sociale, i pubblici
amministratori ma anche gli stessi cittadini non devono perdere di vista
l’importanza delle relazioni con l’ambiente ed il territorio; intesa e vissuta in
questo senso la caccia è un’attività capace di stimolare in una certa misura
una rinnovata cultura ambientale e nel caso di cacciatori rispettosi delle
regole, l’attività venatoria diventerà pratica ecologicamente sostenibile se non
addirittura indispensabile per quell’equilibrio naturale che è bene venga
rispettato. Dal dibattito, a cui hanno partecipato le associazioni di
cacciatori dell’alto casertano, è emerso che la caccia responsabile significa anche esercitare la propria grande
passione con la consapevolezza di ciò
che le sue azioni significano per l’ambiente, la fauna e la difesa della
biodiversità, in stagione di caccia aperta e durante il resto dell’anno con le
tante iniziative gestionali che lo vedono impegnato e coinvolto. Responsabilità
intesa anche verso gli altri cacciatori e i frequentatori di boschi e campagne.
Un impegno non facile che solo i
cacciatori possono sostenere con successo, consapevoli della sua importanza. I cacciatori sono divenuti
troppo spesso prede essi stessi dei politici, dei politicanti e delle loro
false promesse: nel frattempo l'attività venatoria viene continuamente attaccata
e derisa per fini elettorali e demagogici, salvo poi ricordarsi dei
cacciatori solo in prossimità delle elezioni. La caccia ha bisogno di un serio
ed approfondito processo di rifondazione
in primo luogo culturale, prima ancora che legislativo e giuridico. Occorre adeguare la programmazione, ha
ribadito il Sindaco di Baia Latina Michele
Santoro, alla realtà che cambia
integrando i vari interessi che ruotano attorno a questo settore, dando
possibilità a tutti di esprimersi, dai cacciatori, agli agricoltori, agli
ambientalisti e alle istituzioni, cui va il compito di contemperare le diverse
posizioni. Occorre conoscere bene le problematiche connesse alla caccia, solo
disponendo di dati accurati e precisi, è possibile un approccio che non sia
ideologico o pregiudiziale. Molto è cambiato, nel clima, nell’ambiente, negli
ecosistemi e nella caccia stessa. Senza un’adeguata conoscenza delle dinamiche
in atto, non è possibile pensare appropriatamente il futuro. L’attività
venatoria oggi non è solo divertimento, ma può avere anche valenze turistiche,
oltre che di tutela dell’agricoltura. Realtà come l’Alto Casertano, da sempre
vocate ad una rapporto speciale con l’ambiente ed il territorio, meritano di
essere riscoperte, apprezzate e valorizzate, anche attraverso l’attività
venatoria correttamente esercitata.
Pietro Rossi