CASERTA. La Guardia di Finanza di Caserta prosegue con
determinazione a svolgere la propria esclusiva funzione di polizia economica e
finanziaria. Nel corso del 2011 le Fiamme Gialle hanno raggiunto
i propri obiettivi istituzionali assegnati operando nei diversi e molteplici
settori che compongo la vita economica di Terra di lavoro. La Guardia di
Finanza è stata chiamata, volta per volta, a esprimere le proprie peculiari
conoscenze e la riconosciuta preparazione tecnica e professionale agendo in modo
complessivo e poliedrico nei diversi settori fallimentare, societario, fiscale,
amministrativo pubblico e privato, penale e della tutela del risparmio a
sostegno della libera concorrenza e delle libere regole di mercato. Sul versante dell’Evasione
fiscale sono state realizzate 676 attività
ispettive, tra verifiche e controlli, nei confronti di altrettanti soggetti
economici che hanno portato all’individuazione complessivamente di 220 milioni di euro di reddito imponibile
occultato alla tassazione e l’evasione all’imposta sul valore aggiunto per 36 milioni di euro, a conferma dell’elevato tasso di evasione che pervade la Provincia
di Caserta. I risultati e i responsabili sono stati resi noti all’Agenzia
dell’Entrate per il conseguente auspicato incasso di quanto dovuto all’Erario. Le forme più
pericolose di frode fiscale sono state tempestivamente comunicate anche all’Autorità
Giudiziaria di Santa Maria Capua Vetere con la denuncia di 231 soggetti responsabili a diverso titolo ad esempio del reato di
fatture per operazioni inesistenti, frode fiscale ovvero mancata dichiarazione
dei redditi. 5 di questi sono stati
tratti in arresto su ordine del Tribunale e 94 sono risultati completamente sconosciuti al Fisco. Al fine di cautelare
la possibilità di riscossione, come disposto dalla Procura della Repubblica del
Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, si è inoltre proceduto al sequestro per
equivalente per reati tributari, di oltre 4
milioni di euro. A garanzia dell’effettività della riscossione
da parte dell’erario, sono state
condotte attività congiunte unitamente a funzionari di Equitalia Polis S.p.a.
nei confronti di 13 società per un
valore complessivo recuperato di oltre 20
milioni di euro. Nel frattempo sono stati effettuati 5000 controlli nei confronti di numerose
attività commerciali operanti in tutti i settori merceologici della vendita al
minuto di beni o delle prestazioni di servizi presenti nel circuito economico
di Caserta, individuando l’impressionante numero di 3660 irregolarità. Parallelamente è proseguita la lotta alla vendita
e alla produzione di prodotti contraffatti che ha consentito, nel corso di 190
distinti interventi, il sequestro di circa 381.000
articoli con marchio artificiosamente riprodotto e più di 13.000 pezzi tra
differenti supporti magnetici (compact disk e DVD). Complessivamente sono
state denunciate 140 persone e
scoperti 3 laboratori clandestini e
numerosi lavoratori in nero. In quest’ultimo settore, l’azione sinergica
condotta anche con l’ausilio della locale Direzione Provinciale del Lavoro,
sostenuta con vigore dalla Prefettura di Caserta, ha consentito di individuare,
anche attraverso la preventiva analisi dei dati economici territoriali ben 177 lavoratori ”in nero” o “irregolari”
sorpresi sul luogo di lavoro. Gli stessi, risultati privi di alcuna copertura
sanitaria, sociale e previdenziale, operavano in contesti degradati e in
assenza dei più elementari principi di sicurezza. I settori più colpiti sono risultati
quelli dell’edilizia e quelli manifatturieri. Complessivamente tra elementi
positivi di reddito non dichiarati e mancato versamento degli oneri sociali, il
danno diretto accertato all’erario è pari a oltre 2,5 milioni di euro a cui
vanno aggiunti i costi indiretti nel caso di incidenti sul lavoro o comunque di
future erogazioni di prestazioni sociali obbligatorie. Ancora nel comparto dei danni erariali sono
state segnalate alla Corte dei Conti possibili responsabilità contabili per circa 37 milioni di euro nei confronti
di diversi responsabili tra cui quelli del Consorzio Unico di Bacino di Napoli
e Caserta e della società municipalizzata A.C.M.S.. Inoltre, per contrastare il dilagare del
fenomeno dei videogiochi illegali, sono stati condotti numerosi controlli che
hanno portato al sequestro di oltre 580 apparecchi
elettronici (più del doppio rispetto al 2010) e alla denuncia di 60 soggetti. La stessa spinta
repressiva è stata indirizzata anche nei confronti del crescente fenomeno delle
scommesse clandestine con il sequestro di oltre 30 postazioni informatiche e la denuncia di 20 responsabili. Sono stati applicati appositi moduli ispettivi
immaginati per il contrasto all’evasione fiscale indiretta. Incessante, è proseguita la lotta al
contrasto dell’illecito arricchimento attraverso la partecipazione all’organizzazione
criminale localmente denominata camorra. Sotto la Direzione Distrettuale Antimafia
della Procura della Repubblica di Napoli, sono stati eseguiti oltre 600 accertamenti patrimoniali che hanno
riguardato altrettanti soggetti sospettati di appartenere a sodalizi criminali di
matrice camorristica o familiari di questi, di cui 32 sono tratti in arresto. Sono stati sequestrati in provincia di
Caserta e in altre Provincie beni mobili
e immobili nonché disponibilità
finanziarie per oltre 110 milioni di
euro. La diurna guerra al traffico e allo spaccio
di sostanze stupefacenti ha consentito l’arresto di 23 persone, la denuncia di 45
soggetti e il sequestro di circa 14 kg
di sostanze attive quali eroina, cocaina, hashish e marijuana. Sono stati
svolti controlli nei luoghi della cd movida serale e nei pressi delle scuole
anche con l’ausilio delle unità cinofila. Sono state inoltre sequestrate circa 10 tonnellate di tabacchi lavorati e sono
stati segnati ala magistratura 121 persone.
9 sono state tratte arresto. Sul fronte dell’inquinamento ambientale sono
state sequestrate 22 discariche di rifiuti di ogni genere anche pericolosi per oltre 2 tonnellate. Sono state denunciate 46 persone, di cui una è stata tratta
in arresto perché sorpresa a scaricare nel fiume Volturno residui di
lavorazione sottoforma di liquame. E’
stato inoltre sottoscritto il Protocollo Organizzativo per la Salvaguardia
Ambientale. Il costante controllo del territorio ha inoltre
permesso pervenire al sequestro di un’area industriale dismessa originariamente
utilizzata per la produzione di materiale esplosivo al cui interno sono stati
abbandonati 6 quintali di fosforo rosso altamente infiammabile, 10 kg di acido acetico nonché 874 bombe a mano d’addestramento in
parte esplose e 970 cartucce da
guerra. In coincidenza della fine dell’anno sono
stati sequestrati 150.000 artifizi
pirotecnici pari a circa 8 tonnellate
di materiale esplodente ed è stata localizzata e neutralizzata una fabbrica di
fuochi d’artificio illegali posizionata all’interno di un condominio. Undici le persone denunciate alla
Procura di Santa Maria Capua Vetere, di cui una tratta in arresto in flagranza
di reato. La Guardia di Finanza ha concorso con l’Arma
dei Carabinieri e la Polizia di Stato ad assicurare, nell’area agro-aversana e
in particolare nei Comuni di Lusciano, San Marcellino Parete e Trentola, la
continua presenza sul territorio di equipaggi dei baschi verdi unitamente alle
unità operative del 7° Reggimento Alpini Belluno e 21° Reggimento Alpini
Trieste. Sul territorio della Provincia sono state
inoltre complessivamente impiegate circa
3.000 pattuglie in servizio di pubblica utilità “117” realizzando più di 500 interventi.
Comunicato Guardia di Finanza - Comando Provinciale Caserta