27 gennaio 2011

Fioccano le denunce tra il Sindaco di Fontegreca e la sua vice Elisabetta Cambio.


Fontegreca. Il sindaco, fra l’indifferenza generale della giunta, mette alla porta un suo consigliere, reo di averlo criticato. Scatta la denuncia per abuso d’ufficio. Incredula la vittima, Elisabetta Cambio (nella foto), fino a pochi giorni fa assessore e vice sindaco, che ha chiesto ed ottenuto l’intervento dei carabinieri. La casa comunale trasformata in un feudo, la fascia tricolore come scettro da mantenere con ogni sistema possibile, la totale intolleranza verso qualsiasi forma di critica, soprattutto verso quella interna. Sono queste le degenerazioni della politica che frequentemente caratterizzano i piccoli paesi. Fontegreca potrebbe rappresentare un valido esempio. Da circa venti anni, c’è una sola persona al comando: Antonio Montoro. E’ riuscito anche a trovare un valido sistema per eludere la legge che vieta al terza candidatura consecutiva riuscendo a sistemare la fascia tricolore sulle spalle della propria consorte: Carmelina Imundi che ha guidato Fontegreca per cinque anni – dopo i dieci del marito – avvalendosi, chiaramente, del supporto costante del coniuge. Poi le nuove elezioni hanno ridato il comando del paese a Montoro. Mai prima d’oro qualcuno aveva osato criticare l’operato del sindaco. Elisabetta Cambio aveva solo chiesto rispetto dei ruoli e collegialità. Una semplice richiesta che a Montoro, probabilmente, è apparsa un’offesa. Immediata la revoca di ogni delegata a Cambio. Ieri, quando la donna si è recata in comune, l’ulteriore sorpresa: “non hai alcun diritto – ha precisato Montoro - a stazionare nell’ufficio e visionare gli atti amministrativi”. Più volte il sindaco ha invitato Cambio ad uscire perché – lui - doveva conferire con gli altri assessori di cose riservate. Inutile la replica del consigliere che rivendicava solo il diritto a soggiornare nella casa del popolo per adempiere ai propri compiti istituzionali. Poi, l’ex vice sindaco ha lasciato il municipio, anche perché “preoccupata per la mia incolumità dato l’evidente stato di agitazione del primo cittadino”. All’arrivo dei carabinieri in comune Montoro non ha cambiato atteggiamento: “dopo le tue critiche è finito ogni rapporto di collaborazione, io sono il sindaco e se ti dico che devi uscire, devi uscire”. “Sarà l’autorità giudiziaria – precisa l’avvocato Elisabetta Cambio - a valutare la liceità delle azioni e delle frasi del sindaco. Un Sindaco che utilizza in questo modo il potere allo stesso conferito dalla sovranità popolare, conclude Cambio , non è un sindaco che mi rappresenta”.

Gianni del Monte