S.Maria C.V. All’esito di indagini coordinate dalla Procura della
Repubblica di S. Maria C.V.,- Sez. reati contro il patrimonio, la Guardia di Finanza di Caserta
ha eseguito ordinanze di custodia
cautelare agli arresti domiciliari nei confronti di:
1. VILLANO Michele n. a Trentola Ducenta il 10.5.1966
2. LEONE Antonio n. a Napoli il 15.3.1945
I reati contestati sono quelli di fraudolento
danneggiamento di beni assicurati al fine di conseguire il risarcimento
dall’ente assicurativo aggravato dal danno rilevante ( artt. 110, 642, 61 n. 7
c.p. ) e incendio doloso aggravato dal fine di eseguire od occultare il primo
delitto ( art. 110, 423, 61 n. 2 c.p. ) per fatti commessi in Trentola Ducenta
nell’agosto 2008.
I provvedimenti cautelari costituiscono la
fase conclusiva di articolate indagini, svolte dal Gruppo G. di F. di Aversa,
sotto la direzione di questa Procura della Repubblica, originate dall’incendio
di vaste proporzioni, verificatosi il 27 agosto 2008, a Trentola Ducenta
(CE), di un capannone e dei macchinari in esso contenuti, di proprietà della
TLV 2000 Srl, amministrata da VILLANO Michele, cui faceva seguito la richiesta,
alla compagnia di assicurazione, del risarcimento dei danni in relazione alla distruzione
dei beni strumentali. Poche settimane prima dell’incendio, la copertura
assicurativa, era sensibilmente aumentata, passando da 2,270 a 4,1 milioni di euro. In particolare, emergevano - da una relazione
tecnica della Reale Mutua Spa (che per gli accertamenti si era avvalsa anche del
laboratorio di Padova del C.N.R.) e dalle sommarie informazioni rese da un investigatore
privato incaricato, dalla medesima compagnia assicurativa, di eseguire
preliminari indagini - elementi di forte sospetto circa l’asserita causa
accidentale dell’evento. Questa Procura della Repubblica, nell’ambito
di un più ampio programma di contrasto al fenomeno, particolarmente diffuso in
questo territorio, delle truffe alle assicurazioni, sollecitata a svolgere i
necessari accertamenti, attivava immediatamente un’approfondita indagine svolta
dalla Guardia di Finanza (condotte mediante intercettazioni telefoniche, assunzione
di sommarie informazioni, interrogatori, esame di documentazione
amministrativo-contabile, esecuzione di accertamenti bancari) e consentiva di
appurare che:
-
era
da ritenere simulata la presenza, all’interno del capannone, al momento
dell’incendio, di macchinari industriali, per un importo complessivo di €
4.010.800,00, occorrenti per
l’allestimento di due linee di produzione di imballaggi ortofrutticoli;
-
i
macchinari bruciati, rinvenuti dopo l’incendio, erano riconducibili ad
un’azienda produttrice diversa da quelle presso cui la TLV 2000 Srl si era,
apparentemente, rifornita ed erano modelli risalenti agli inizi degli anni ’90
o, comunque, non di ultima generazione;
-
la TLV 2000 Srl era inserita in vero e proprio
“sistema” di imprese, interessate da incendi o coinvolte in complessi giri di
emissione ed utilizzo di fatture per operazioni inesistenti (fatti per i quali
procedono altre A.G. inquirenti);
La frode
assicurativa era stata organizzata predisponendo:
·
i
canali attraverso cui procurarsi macchinari obsoleti o in avaria da fare
apparire, mediante rigenerazione, funzionanti;
·
l’azienda
presso cui acquistare le targhette da apporre sui suddetti macchinari, al fine
di farli apparire nuovi;
·
le
compagnie con le quali stipulare i contratti di assicurazione;
·
il
coinvolgimento di LEONE Antonio, consulente assicurativo, in grado di
predisporre elaborati peritali di parte, idonei a sostenere la natura
accidentale degli eventi incendiari.
S. Maria Capua Vetere 14.10.2011
Il Procuratore della Repubblica
Aggiunto
Luigi Gay