17 ottobre 2011

Cinque anni di ‘Laboratorio Molise’


L’appello di un trentenne al presidente della Regione: “Dedichiamo la prossima legislatura a riforme coraggiose”

Egregio presidente,

Le scrivo nel pieno delle operazioni di voto, ad urne ancora aperte. Non conosco, di conseguenza, il nome del destinatario delle mie riflessioni, ma so per certo che, superata la sbornia dei propositi elettorali e dei festeggiamenti, Lei ha ora l’ingrato compito di agire. Mentre Le scrivo impazza la contestazione degli Indignati: una generazione inesorabilmente condannata al presente, niente affatto arrendevole dinanzi al lento declino italiano. Le ragioni della protesta sembrano nobili, le modalità della stessa molto meno, con un bilancio dei danni ampiamente al di sopra del milione di euro. La condanna ad un siffatto atteggiamento deve essere netta ed unanime, ma non si possono tralasciare i problemi che hanno innescato la rivolta. L’Italia (e con essa il Molise) si connota ogni giorno di più come un paese per vecchi, all’interno del quale appaiono “scarse le opportunità offerte alle giovani generazioni di contribuire allo sviluppo”. Il virgolettato è del futuro presidente della Banca centrale europea e già Governatore di Bankitalia, Mario Draghi. Il capo dello Stato è addirittura lapidario sull’argomento: “Se non apriamo ai ragazzi nuove possibilità di occupazione, di vita dignitosa e affermazione sociale, la partita del futuro è persa non solo per loro, ma per l’Italia tutta. Ad essere sotto scacco è la democrazia”.
Cosa fare in concreto? Come evitare di perdere ancora del tempo, in attesa di soluzioni salvifiche da Roma? Presidente, io auspico una legislatura regionale che sia un vero e proprio laboratorio, tesa ad un ambizioso progetto di sintesi tra le varie anime partitiche, per il varo di  riforme coraggiose, investendo – mediante la piena autonomia legislativa e amministrativa derivante dal federalismo – in un riformismo a tinte forti, i cui capisaldi siano il lavoro e uno snellimento degli apparati istituzionali. Negli ultimi mesi, con punte ormai insostenibili, la politica sembra appiattita sulla tattica, svuotata di una qualsivoglia idea e di un progetto di cambiamento: navighiamo a vista, subendo la modernità, senza riuscire a governare le tante trasformazioni in atto. Modificazioni sociali, economiche e culturali alle quali sembriamo impreparati, puntando ad una difesa assurda dello status quo. È invece giunto il tempo delle analisi e delle soluzioni realistiche, senza arrenderci alla realtà delle cose. Il Laboratorio Molise può essere il luogo del confronto e della sintesi, lo stimolo a fare subito in Molise le riforme che in Italia arriveranno forse tra dieci anni: investendo su noi stessi, sulla nostra voglia di futuro. Il momento è propizio anche e soprattutto per l’ingente disponibilità economica dei fondi Fas: un’opportunità concreta per il Laboratorio Molise di non restare una speranza, ma di essere l’epicentro di un nuovo sviluppo, condiviso perché partecipato, tangibile perché concreto. Le chiedo, presidente, di fare del Molise la regione delle Best practices, senza perdere tempo prezioso nell’affrontare i nodi che strangolano il nostro futuro.

Con stima e fiducia
Aldo Fabio Venditto