Chiesa di Sepicciano |
PIEDIMONTE MATESE. Dopo
il successo della 2^ Edizione della festa dei “Sapori e profumi…di una volta”,
l’Associazione Pro Loco Sepicciano, insieme a tutta la comunità del borgo di Sepicciano,
si appresta a festeggiare il Santo Patrono della contrada nei giorni 9-10 e 11
Settembre. Il programma prevede : Venerdì 9 settembre serata di Liscio e balli
latino-americani con Joseph e Anna; Sabato 10 settembre: durante il pomeriggio:
Giochi popolari in piazza (corsa nei sacchi, rottura delle pignate, palo della
cuccagna, ecc.), a sera sarà di scena l’Orchestra spettacolo con Amerino e
Maria; Domenica 11 settembre: durante la mattinata (dalle ore 8,00 alle ore
14,00) si svolgerà il Mercatino tradizionale di San Bartolomeo Apostolo. II
Edizione, riservato esclusivamente ai fieristi; nella stessa giornata sarà
allestita una Mostra fotografica: sulla “Storia di un Borgo(Casal di
Sepiczano)”. A sera l’Orchestra spettacolo “Anima Scugnizza”, chiuderà i
festeggiamenti con un ricco repertorio di canzoni classiche napoletane. Merita
attenzione durante i festeggiamenti il
mercatino, che man mano La Pro Loco Sepicciano vuole riportare alla risonanza
di un tempo quando tutti dai paesi limitrofi si riversavano nella contrada spinti
dalla necessità di ordine di interesse economico. Per l’occasione
l’Associazione ha invitato noti fieristi provenienti anche da zone
extraprovinciali. Anche la mostra fotografica riveste un certo interesse
storico-sociale. La storia del Borgo di Sepicciano inizia dal medioevo quando…”curtis et terra de Sepeczani”
dipendevano dal monastero benedettino di Santa Maria in Cingla in Ailano ed
erano sottomessi alla Contea Longobarda
di Alife. La storia mette in luce l’importanza della contrada Starza, dove all’epoca
vi sorge una Curtis e il primo nucleo abitativo. Seguono poi varie dominazioni:
Normanna, Sveva, Aragonesi. Si fa cenno alla peste del 1656, che dimezza la
popolazione del borgo. Si rintraccia l’origine della fiera di San Bartolomeo.
Si elencano le famiglie della contrada intorno al 1700, alcune delle quali
ancora esistenti. Si fa cenno della Parrocchia antica e di quella attuale
costruita dagli Onoratelli. Questa “historiola” inizia con alcuni versi,
composti dal sottoscritto, che invitano il viandante che cammina lesto per la
contrada Starza, a fermarsi un attimo per ascoltare i lamenti dei suoi avi
oppressi da vari Signori attraverso “ignominiose gabelle”. I testi del dott.
Rosario Di lello, del Trutta, di D.Marrocco, sono stati la guida di questa
breve ricerca storica.
Pietro Rossi