22 settembre 2011

CATTURANO 44 CARDELLINI DI SPECIE PROTETTA, DEFERITI IN PROCURA DUE BRACCONIERI NAPOLETANI


Nonostante la forza e la determinazione che, anche nel campo dell’uccellagione clandestina, contraddistinguono gli interventi repressivi del crimine posti in essere dalle branche della Forze dell’Ordine di volta in volta chiamate in causa, appare sempre più marcata la tendenza criminale alla cattura di frodo di animali cosiddetti d’affezione, da rivendere sul mercato clandestini. Poco importa se di specie protetta. E' così, che due pregiudicati napoletani, recidivi per lo stesso tipo di malefatta, sono stati denunciati, a piede libero, ad opera degli Agenti della Polstrada di Cassino. Ma, veniamo ai fatti. La coppia di delinquenti partenopei, poi identificati in P.M, di 55 anni, ed R.S., di 40, sono stati notati dagli uomini di una pattuglia della Polstrada del citato capoluogo ciociaro mentre, a bordo di una Skoda Fabia di proprietà di uno dei due denunciati, procedevano in direzione Sud lungo il tratto cassinate dell’Autostrada del Sole Milano-Napoli. I Poliziotti intervenuti, che, proprio per il fatto che i due soggetti intercettati erano stati fermati, controllati ed opportunamente sanzionati, li hanno riconosciuti ancora prima di chiedere loro i documenti per poi compiere le verifiche del caso, hanno proceduto subito ad imporre l’alt al conducente  della Skoda. Nel bagagliaio della vettura, peraltro stipati in gabbie molto anguste, sono stati ritrovati ben 44 cardellini di specie protetta, che, con tutta evidenza, erano stati catturati nei paraggi. L’episodio si è verificato al Kim. 668 della corsia Sud del tracciato autostradale in parola. Insieme al graziosi e melodiosi uccelletti, che sono stati rimessi in libertà grazie anche alla collaborazione offerta del competente ramo del Corpo Forestale dello Stato, sono stati sequestrati numerosi attrezzi meccanici, soprattutto reti e gabbiette varie, e strumenti elettronici di richiamo. I due deferiti dovranno rispondere dei reati di uccellagione clandestina e maltrattamenti di animali protetti. 

Daniele Palazzo