LETINO. Un ritorno al passato, un vero e proprio ritorno al passato, questo è
stato o comunque questa la sensazione principale del campo tenda di tre giorni
organizzato dal gruppo escursioni e trekking Caserta guidato da Alessandro Santulli nella splendida cornice del lago di Letino, in provincia di Caserta, nel
parco regionale del Matese nei giorni 26-27-28 agosto 2011. Un viaggio
in quell’Italia della piccola comunità che grazie alla piena forza lavoro
manuale di tutte le persone attive e dell’entusiasmo nello stare insieme e
nello stringersi a vicenda facendoci forti con l’unione alle difficoltà
strutturali e naturali creava i presupposti per una reale crescita collettiva
senza badare ne all’aspetto esteriore ne alla forma, basta crescere e
soprattutto sopravvivere!!! Sicuramente
a trasmettere tutto ciò hanno contribuito in maniera esponenziale i luoghi
attraversati e visitati, luoghi molto lontani dalla realtà Italiana odierna
delle grandi metropoli e ultrasonica velocità di spostamento! Infatti il Matese
di oggi mantiene ancora il fascino del grande territorio selvaggio ed
inesplorato simile a quelle del “Signore degli Anelli” o anche del luogo fuori
tempo simile a “Non ci resta che piangere”, il tutto non deve essere preso
nemmeno lontanamente per un qualcosa di negativo ma anzi, il tutto fortifica
quei posti ed i suoi abitanti, li protegge, li colloca e gli attribuisce una
precisa identità, un preciso targhet, una precisa via da tramandare di generazione
in generazione perché la natura in queste terre in fin dei conti è benevola.
Lo dimostrano l’abbondanza d’acqua, primo bene da
sempre di sopravvivenza, ed i prodotti della terra sono da sempre genuini per
non parlare poi delle bellezze del territorio: laghi, torrenti, boschi
verdeggianti, dolci pendii panoramicissimi, grotte ed anfratti naturali,
vallate sconfinate, pianori; tutto a precisa testimonianza che il territorio è
da sempre questo ed è questa la sua vera natura! Anche i paesini, raccolti ed omogenei nella forma e nelle costruzioni,
dove tutti conoscono tutti, dove gli abitanti volentieri si fermano a parlare
con il primo sconosciuto che incontrano, sono preziosissimi scrigni di vita
ancora vissuta a pieno. Non lasciamoci assolutamente ingannare dal ricorrente
vocio degli ultimi anni della corsa allo sviluppo frenato perché vi posso
assicurare che una visione del lago di Gallo al tramonto è uno spettacolo non
monetizzabile!!! Ritornando quindi al campo ed ai
suoi partecipanti, ha ribadito l’organizzatore Alessandro Santulli, sono felicissimo che ben 25-30
persone che ne hanno partecipato chi solo un giorno e chi per tutto il campo
tenda abbiano colto questa visione, affascinati e sorpresi dall’esistenza di un
mondo parallelo al nostro integro e incontaminato: un’isola felice per i
rapporti umani! Nei tre giorni tante le visite,
le passeggiate e le piacevoli scoperte, dalle sorgenti ferrose di Pratella alla
cipresseta di Fontegreca, dove si è gustato un rinfrescante bagno nel torrente,
dal rossore pomeridiano sul lago di Gallo al nebbione mattutino su quello di
Letino, dalla passeggiata lungo il fiume Lete vicino le sue sorgenti alla
visita alle grotte del Cauto, cavità carsica sul lago di Letino, dalla visita
al caseificio Ferritto con visione di tutto il ciclo di lavorazione dei
formaggi locali alla stupenda escursione domenicale da Bocca della Selva al
vivaio della forestale Carbonere passando per i piani d’Arvaneto immersi tra
faggete fittissime. Inoltre la vita di campo,
composto da circa una decina di tende, con tutte le esigenze e le ovvie
problematiche ha accresciuto lo spirito di aiuto reciproco favorendo creatività
e voglia di darsi da fare.
Pietro Rossi
* Le foto sono di Alessandro Santulli