Dopo i tre giovani di etnia rom che, allocati nel
campo-nomadi di Secondigliano,arrestati lo scorso week end, ad opera dei
Carabinieri della Stazione di Castrocielo, in provincia di Frosinone (si erano
resi protagonisti di una rapina, tipo arancia meccanica, ai danni di una
pensionata 81enne di Roccasecca e di un tentativo di furto con scasso presso
un’abitazione di Castrocielo), ancora scorribande ladresche di zingari dello
stesso ceppo etnico e della stessa provenienza dei primi nella provincia
ciociara. Anche questa volta, sono in tre i predoni entrati in azione. La loro
sorte, però, non è stata migliore di quella dei “colleghi” che li avevano
preceduti. Infatti, mentre tentavano di scassinare la porta d’ingresso di un appartamento
di Ripi, in cui abitava da sola un’anziana signora, sono stati scoperti e
bloccati dai Carabinieri della Stazione cittadina, che, non essendoci i
presupposti per far scattare le manette ai loro polsi, li hanno deferiti in
Procura a piede libero. Parliamo di un 20enne e di due minori, che dovranno
rispondere del reato di tentato furto in concorso. Al momento del blitz dei
militari ciociari sul loro luogo di “lavoro”, la terna di lestofanti si erano
già allontanati. Infatti, alcuni vicini della donna che i tre predoni
intendevano derubare, richiamati dal gran fracasso prodotto dagli stessi
malviventi nel tentare di aprirsi un varco per entrare nell’appartamento, erano
intervenuti con decisione, mettendo in fuga i tre ladri. L’essersela data a
gambe, però, non è servito a granchè. Ai tutori dell’ordine pubblico
intervenuti, infatti, sono bastati pochi minuti per individuare, bloccare,
identificare e, quindi, denunciare alla competente Autorità Giudiziaria tutti e
tre i criminali rom attori della,
purtroppo per loro, sfortunata trasferta “mariuolesca” in terra laziale. Ad
identificazione avvenuta, i Carabinieri di Ripi hanno scoperto che quelli che
si ritrovavano davanti erano tre individui già censiti per reati specifici e
che erano pure attivamente ricercati per reati simili, commessi in danno di
privati ciuttyadini di Roccasecca e Ceprano.
Daniele Palazzo