PIEDIMONTE MATESE. Grazie ad alcune sollecitazioni di comuni del versante beneventano, si ritorna a parlare della proposta di legge per l’istituzione del Parco Nazionale del Matese giacente in parlamento. In un momento di crisi come quello che sta attraversando il nostro paese è importante sollecitare l’esame della proposta in Commissione e consegnare il Massiccio del Matese al suo ruolo di polmone verde dell’Italia Centro-Meridionale, con politiche di sostegno alle attività agricole e artigianali presenti, alle ricchezze archeologiche e culturali e al recupero e alla valorizzazione dei borghi antichi, dei castelli, delle Chiese e dell’incomparabile patrimonio paesaggistico e naturalistico esistente. Sotto il profilo naturalistico, il Matese è caratterizzato da una straordinaria varietà, in particolare per gli aspetti botanici e vegetazionali. Il suo valore naturalistico – ambientale, già evidenziato dagli studi e dalle ricerche di scienziati, naturalisti, geografi, geologi nel corso degli ultimi due secoli, è stato definitivamente «sancito» dall’individuazione di 4 aree della Rete Natura 2000 dell’Unione Europea. Il Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare, nel Piano nazionale per la biodiversità, individua il Matese come Area prioritaria per la conservazione della biodiversità. In estrema sintesi, dal punto di vista naturalistico – geografico il Matese rappresenta uno snodo cruciale dell’intera dorsale appenninica. Ai pregi naturalistici il Matese affianca valori storici e culturali che ne fanno un simbolo di questa parte d’Italia. Le risorse naturali del Matese, infine, sono state e sono tuttora il presupposto per lo sviluppo economico delle aree circostanti il massiccio ma non solo. Proprio per tutti questi motivi è importante la scelta di istituire il Parco nazionale del Matese, ampliando l’attuale parco regionale istituito in Campania con territori del Matese molisano. Nel disegno di legge si abbina l’istituzione del Parco nazionale del Matese alla creazione di marchi di qualità per i prodotti agricoli ed artigianali provenienti dalle aree protette, al recupero dei centri storici, a misure urgenti atte a salvaguardare il territorio dal dissesto idrogeologico, a tutelare un eco sistema che produce una risorsa idrica di qualità.