BAIA LATINA. Spesso accade che per qualche giorno gli addetti ai lavori, per la raccolta differenziata, non passano per le strade cittadine ad effettuare la raccolta dei rifiuti sia essa differenziata o addirittura ancora indifferenziata per farci tornare alla mente i giorni in cui siamo stati costretti a convivere con la spazzatura. Eppure, stranamente, oggi l’emergenza rifiuti ancora non è passata definitivamente. Le stradine di campagna, i fossi adiacenti alle stesse, in alcuni luoghi sono diventate delle vere discariche a cielo aperto senza che nessuno a ciò preposto prenda dei seri ed urgenti provvedimenti. Michele Santoro (nella foto), neo Sindaco di Baia e Latina, nel lanciare l’allarme del degrado ambientale che giorno dopo giorno, sotto gli occhi delle istituzioni il territorio è costretto a subire, dichiara di essere molto preoccupato visto l’approssimarsi della stagione estiva delle condizioni di degrado del territorio. E’ mai possibile, continua Michele Santoro, che in passato nessuno si è accorto delle condizioni di degrado che giorno dopo giorno ignobili hanno sottoposto i nostri meravigliosi luoghi. E’ mai possibile che nessuno si è accorto che i nostri ruscelli sono diventati ricettacoli di rifiuti di tutte le specie ? E’ mai possibile che nessuno si è accorto che il fiume Volturno sta per diventare una vera e propria discarica in quanto le proprie rive ormai sono diventate ricettacolo di rifiuti di ogni genere e dove gli affluenti scaricano liquami di ogni specie ? Quella del Volturno, conclude il sindaco di Baia Latina, è veramente una situazione vergognosa. Luoghi che, fino a qualche anno addietro, potevano essere luoghi di refrigerio contro le calure estive, oggi sono divenuti luoghi con i quali non è proprio possibile coesistere. Michele Santoro, d’intesa con l’assessore Provinciale Marco Cerreto, si è fatto carico di convocare per il giorno 8 luglio una riunione con i Sindaci del territorio, le Associazioni di volontariato e le Associazioni ambientaliste interessate, per analizzare la possibilità della realizzazione di un contratto d’area per il recupero e la valorizzazione del Fiume Volturno. E’ giunto il momento, conclude Michele Santoro, che le Istituzioni prendano coscienza del grave problema ambientale in cui versa il Fiume Volturno ed ognuna per le proprie responsabilità e competenze si assumano l’impegno non procrastinabile di intervenire a difesa della nostra unica risorsa “l’ambiente naturale”. Tutti noi vorremmo vivere in un territorio ove il rispetto per l’ambiente e la difesa delle risorse ambientali sia posto all’attenzione di tutti, invece ci siamo dovuti ricredere e prendere coscienza dei danni irreparabili ai quali la nostra unica risorsa è stata sottoposta in questi ultimi tempi sotto l’incuria e l’indifferenza di chi avrebbe avuto il dovere di difendere e tutelare l’ambiente naturale. Le Istituzioni devono essere più accorte, contro i soprusi a cui è sottoposto l’ambiente, devono avere tolleranza zero per evitare che un domani molto vicino veramente dovremmo prendere coscienza del danno irreparabile commesso.
Pietro Rossi