Caserta. Il coordinamento provinciale della Giovane Italia non ha fatto attendere la sua risposta all’appello di Gianpiero Zinzi, coordinatore nazionale dei Giovani UDC, finalizzato a sollecitare l’adesione al proprio partito dei giovani delusi dal PDL e dal PD. “L’invito – secondo una nota del coordinatore provinciale di Giovane Italia Amedeo Baldascino - è alquanto atipico e, peraltro, fuori luogo. Immaginare partiti “centri di accoglienza” di giovani delusi è provocatorio e non in linea con le aspettative degli stessi. La giovane italia non è un contenitore ma un movimento che forma la futura classe dirigente, giovani legati da comuni ideali e valori, non penso che possano esserci delusi dove chi accetta di condividere un percorso lo fa non per spartizioni di poteri o poltrone ma per un semplice comun denominatore: “LA PASSIONE PER LA POLITICA”. il nostro modo di fare politica probabilmente si differenzia da un partito che ancora non riesce a trovare una collocazione coerente su tutti i livelli ossia nazionale regionale provinciale e comunale che denota una scelta di volta in volta differente in relazione al risultato più che al programma politico. Il nostro partito, al di là di quanto possa apparire all’esterno, è coeso e lo spessore umano e politico dei nostri vertici regionali e provinciali, sia pure nelle sue articolazioni derivanti da un processo di sintesi che ancora sta in attuazione, è tale da consentire a noi giovani ampia facoltà di rappresentanza. Infine non vedo perché i giovani debbano aderire a un soggetto politico che interpreta la politica dell’incertezza. Non voglio aprire una discussione sterile ma un invito a lavorare, senza compravendite, ognuno con il proprio potenziale politico e rappresentativo, al comune interesse per la nostra provincia.La nostra azione politica mira ad aggregare i giovani che si riconoscono prima di tutto nei valori e nelle idee del centro destra. - conclude il presidente provinciale Antimo Ferraro- Giovani che prima di aderire ad un partito politico giovanile, aderiscono innanzitutto alle linee guida dettate dalla carta dei valori licenziata al congresso costitutivo del Popolo della Libertà.