“E’ da tempo che la Ugl Caserta sostiene la necessità di intensificare le sinergie produttive con la provincia di Napoli, da noi ritenute determinanti per proiettare i territori di terra di lavoro al di fuori della congiuntura economica. Allo stesso modo abbiamo sostenuto e sosteniamo la necessità di accompagnare le politiche agroalimentari a quelle turistiche, entrambe volano autoctono ed anticiclico del Made in Campania.” Con queste parole si è espresso il Coordinatore del Settore Industria della Ugl Caserta Ferdinando Palumbo (nella foto) a margine del convegno Federalismo Imprese Mezzogiorno svoltosi questa mattina nella città di Caserta. “Sono questi i motivi per i quali ho colto nella relazione del Presidente di Confindustria Della Gatta interessanti spunti di riflessione, l’auspicio è che adesso si passi dalle parole ai fatti. Meno soddisfacenti sono invece risultati alcuni passaggi del Presidente della Commissione Tecnica Paritetica per l’Attuazione del Federalismo Fiscale Luca Antonini. La politica, della quale lui è esponente, non può permettersi di qualificare come spese da tagliare né i lavoratori della sanità né quelli assunti dalle regioni; il Federalismo non può e non deve essere l’alibi per compiere licenziamenti a buon mercato nella provincia. Bene Caldoro ha concluso il sindacalista che ha suggerito una chiave di lettura della riforma, che va al di la del muro contro muro nord e sud che qualcuno vorrebbe proporre, e che mira ad interpretare le prestazioni delle
regioni al di là dei consolidamenti storici, dimostrando necessario l’approfondimento richiesto a suo tempo dal Segretario Generale Centrella, per evitare di ampliare il divario tra Nord e Sud
d’Italia.
regioni al di là dei consolidamenti storici, dimostrando necessario l’approfondimento richiesto a suo tempo dal Segretario Generale Centrella, per evitare di ampliare il divario tra Nord e Sud
d’Italia.