CAIAZZO. Un servizio divulgato recentemente dal TG5 dal quale si evincerebbero gravi irregolarità nella gestione degli impianti semaforici dotati di T-Red o altro rilevatore fotografico di infrazioni, ma funzionanti in assenza di agenti, tarati in modo da non rispettare i dettami di legge, in particolare per il tempo interlocutorio (giallo) o peggio non omologati come prescritto, ovvero non lampeggiante come dovuto durante le fasi “morte”, ha ringalluzzito notevolmente tanti automobilisti che proprio non ne possono più del micidiale marchingegno collocato al Foro Boario. Un impianto semaforico, a quanto è dato sapere, dichiarato “intelligente” ma che farebbe perdere la testa ai malcapitati passanti, in grande prevalenza diretti verso l’agro casertano o quello matesino – sannita, ma tante volte costretti a bloccare improvvisamente e pericolosamente i veicoli per dare la precedenza ai rari provenienti da Villa Santa Croce o Cesarano, due frazioni i cui nominativi si alternano pomposamente a quelli di Milano e Napoli sull’apposita segnaletica semaforica. Un complesso semaforico recentemente già finito nell’occhio del ciclone per gli ingenti profitti che procurerebbe a una fortunata ditta forestiera, a discapito dei numerosissimi automobilisti di passaggio che tante volte non farebbero in tempo ad arrestarsi nei pochi secondi in cui resta il giallo o, peggio, quando, improvvisamente, mentre l’impianto è spento si accende direttamente il rosso come recentemente denunciato ai carabinieri da un autotrasportatore di persone che avrebbe dovuto spendere migliaia di euro anche per recuperare punti sottratti dalla patente in seguito al passaggio col rosso che si sarebbe acceso improvvisamente o litigare con altri automobilisti impazienti, senza poter essere tutelato da un vigile, atteso che di solito l’impianto è anche impresenziato.
Fonte: teleradionews