La prima “Giornata nazionale degli stati vegetativi” è stata indetta dal Presidente del Consiglio il 26 novembre 2010. Data contestata perché coincide con l'anniversario della morte di Eluana Englaro, avvenuta il 9 febbraio 2009 con l'interruzione dell'idratazione e alimentazione forzate. Tale trattamento durava da 17 anni contro la sua volontà e di quella della sua famiglia. Beppino Englaro, il padre, definisce la scelta di quella data insensibile ed inopportuna. Il Dr. Amato De Monte, responsabile dell'equipe che ha interrotto l'alimentazione ad Eluana, la definisce scelta “oltraggiosa”. Mauro Mori, Prof. di bioetica, sottolinea che tale scelta è sbagliata perché nega l'esistenza di persone che rifiutano di vivere in uno stato vegetativo forzato. Il Partito Radicale accusa il Governo di usare la morte di Eluana come messaggio di propaganda pietistica, ma a sua volta fa un filmato di propaganda pro-eutanasia. La Sottosegretaria alla Salute Eugenia Roccella è convinta che nessuno vuole morire disidratato e non alimentato, per cui idratazione ed alimentazione forzate non devono essere classificate terapie e quindi non devono rientrare nella scelta individuale dei trattamenti. Secondo la Lega Nazionale Contro la Predazione di Organi e la Morte a Cuore Battente tutte le giornate governative imposte per affermare ideologie autoritarie omologanti l'essere umano, sono da cancellare perché non hanno come fine la verità e la comprensione della complessità dei fatti, ma la vittoria di interessi precostituiti. Dopo 2 anni dall'approvazione del Testo Calabrò al Senato e dopo innumeri convocazioni in Commissione referente e consultiva Affari Sociali, la Proposta di Legge base “Disposizioni in materia di alleanza terapeutica, di consenso informato e di dichiarazioni anticipate di trattamento DAT” (altrimenti chiamata “biotestamento”, “testamento biologico”, “dichiarazione di fine vita” etc.) approderà, presumibilmente all'Aula della Camera, in Assemblea, il 21 febbraio 2011: discussione, battaglia e possibile varo del nuovo Testo. La modifica più importante del nuovo Testo sta nel fatto che idratazione ed alimentazione forzate potranno essere sospese qualora risultino non più efficaci nel fornire al paziente i fattori nutrizionali necessari alle funzioni fisiologiche essenziali del corpo. Pertanto se il nuovo Testo uscito dalla Commissione diventasse Legge non sarebbe possibile sospendere idratazione e nutrizione forzate in un caso come quello di Eluana. Meglio senza legge.
Nerina Negrello