CASERTA. Interessante e denso di importanti messaggi è stato il Convegno organizzato in occasione del I Festival nazionale della vita (per info vedi sito www.festivaldellavita.it), tenutosi presso la Biblioteca vescovile della diocesi di Caserta, il 5 febbraio, dal titolo : “Accoglienza della vita e patologie congenite nei bambini”. Voluto fortemente dal Movimento per la vita Italiano, in stretta collaborazione con l’Ass. Movimento e Centro per la vita “S. Gianna Beretta Molla” di Piedimonte Matese, questo momento ha dato largo spazio all’aspetto sia medico-scientifico, sia umano della vita a pochi giorni dal concepimento. Dopo la presentazione della manifestazione da parte della Dott.ssa Angela Zoccolillo (nella foto), Presidente dell’Ass. dedicata a S. Gianna, l’intervento dell’On. Carlo Casini, Presidente Nazionale del Movimento per la vita, ha aperto il meeting; prendendo spunto da “Evangelium vitae”, vera e propria enciclica sociale, scritta da Giovanni Paolo II, che il primo maggio sarà proclamato Santo, nel 1995, in cui si celebra la grandezza e la dignità della vita umana, minacciata sia dall'uso sconsiderato delle nuove tecniche di manipolazione genetica, che dalle stesse legislazioni civili, quando permettono crimini contro di essa, Casini ha sottolineato che “urge una mobilitazione generale, perché si costruisca una nuova cultura della vita”. La Dott.ssa Paola Mancini, Segretaria Generale del Movimento per la vita italiano, ha dato un risvolto molto umano, parlando della cura che il movimento in tutti questi anni ha avuto per la vita stessa; basti pensare che sono maggiormente presi a cuore i due momenti più attaccati dalla legge: quello del concepimento e quello terminale, “bombardati” da normative che regolano l’aborto e l’eutanasia, incidendo, in entrambi i casi, su esseri “deboli”. Attraverso alcune slides, davvero emozionante per i contenuti è stata la relazione del Prof. Giuseppe Noia, Presidente dell’Ass. Italiana Ginecologi Ostetrici Cattolici, che da anni al Policlinico Gemelli di Roma studia e sperimenta con grande successo le nuove tecniche di terapia fetale, cioè la possibilità di operare sul feto delle donne incinte, per alcune patologie congenite, affinché si possa portare avanti la gravidanza, senza abortire, ma assicurando così una nascita tranquilla. A volte, manca proprio l’informazione e molte donne, mal consigliate da medici senza scrupoli, sono costrette ad abortire, mentre potrebbero portare alla luce i loro bambini, senza rischi. Basti pensare che un aborto costa allo Stato ben 2400 euro, mentre portare avanti una gravidanza solo 240. Quindi, per una sanità che volesse fare un po’ i conti, sarebbe anche conveniente economicamente invitare a non abortire. Ma per i cristiani, o meglio, per tutti coloro che hanno a cuore la vita, in ogni sua forma, credenti e non credenti, l’aborto non dovrebbe mai avvenire. Spina bifida, trisomia 18, ventricolomegalia, agenesia renale bilaterale, labiopalatoschisi, cardiopatie di vario tipo sono oggi quasi tutte risolvibili attraverso le Terapie fetali, con le cellule staminali, un bel primato della nostra medicina. Il prof. Noia ha comunicato con tanto fervore le sue molteplici esperienze, tutte positive, in cui le donne che sceglievano di non abortire hanno ritrovato la gioia di vivere e di dare un senso maggiore alla propria esistenza. Toccante la testimonianza di una mamma, a cui il medico curante aveva consigliato di abortire perché avrebbe partorito un “vegetale”, presente in sala con il suo bambino di quattro anni, nato per opera del prof. Noia, vivente e dopo aver subito ben dieci operazioni, oggi vivace e felice. Sembrerebbe strano, ma le cellule staminali possono anche avere un processo inverso, dal feto passare al corpo della madre, portando benefici; infatti, una donna ammalata di adenocarcinoma tiroideo, è riuscita a guarire, grazie alla presenza di cellule compatibili con le sue, esistenti nel corpo fetale. In tanti anni di lavoro, ci si è resi conto che in quest’ambito non c’è un’adeguata informazione, nemmeno da parte degli stessi medici. Perciò è nato un importante servizio, il TELEFONO ROSSO, collegato al Policlinico Gemelli, per dare le corrette informazioni alle donne per una gravidanza serena, senza dubbi e paure. Per info www.policlinicogemelli.it/telefonorosso. In ultimo, ma non di minore importanza, l’esperienza di una coppia di genitori che, al terzo figlio, vengono a sapere di una malformazione congenita. La mamma sceglie di non abortire, oggi felici, hanno costituito un’Associazione, La quercia millenaria, per dare aiuto, informazione, consulenza, accompagnamento ad altre coppie in difficoltà. Disponibili anche per dare alloggio alle donne, provenienti da ogni parte, che scegliessero di farsi curare al Gemelli. L’amore gratuitamente ricevuto, deve essere gratuitamente donato, questo ha spinto la coppia ad un servizio così meritorio e di grande utilità per dare “vita alla vita”, a tutti, indistintamente, perché l’amore è l’unico linguaggio universale! (Per info www.laquerciamillenaria.org)