Piedimonte Matese . La festa in onore di S. Antonio Abate, meglio conosciuto col soprannome di S. Antuono, e la successiva sagra, organizzata dalle varie componenti del comitato di festa,è andata oltre le più rosee previsioni della vigilia. Di particolare intensità la giornata dedicata alla Memoria liturgica dell’Anacoreta nella piccola chiesetta dedicata al Santo Eremita. Le Sante Messe, iniziate al suono della Diana, sono state gratificate dalla massiccia presenza di fedeli che ha toccato il culmine durante la Celebrazione Eucaristica fatta nella chiesa “Don Bosco”. Don Armando Visone e il parroco dell’Annunziata, don Emilio Salvatore hanno concelebrato la Santa Messa vespertina; in precedenza la statua di S. Antonio Abate era stata portata in processione dalla sua cappella alla chiesa dei salesiani, già gremita di fedeli tra cui primeggiavano le autorità locali guidate dal sindaco Vincenzo Cappello. Gli immancabili fuochi di artificio e le note della banda musicale,guidata dal maestro Generazzo, hanno salutato al suo apparire sulla soglia della chiesa la Statua del Santo portata a spalla dai fedeli. La benedizione degli animali domestici, tra cui moltissimi cani di tutte le razze, è stata impartita da Don Emilio Salvatore e don Armando Visone sulle scale della chiesa prima dell’inizio della processione. Terminata la parte prettamente religiosa ha avuto inizio la sagra, arricchita quest’anno da moltissime presenze. L’unione fa la forza e dall’unione delle varie associazioni la I sagra di San Antuono ha preso l’avvio con tanta gente che ha riempito il tratto di strada dove facevano bella mostra di sé tante fiammelle guidate dal grande falò acceso in prossimità del ponte sul fiume Torano. Hanno animato la sagra la banda musicale città di Piedimonte Matese, sempre presente nelle varie manifestazioni cittadine e la presenza di tanti stand allestiti dalle varie organizzazioni . In prima fila le donne del Comitato Festa che hanno offerto ottimi biscotti innaffiati da un soave vino bianco, per seguire con lo stand della parrocchia A.G.P., con panini e salsicce alla brace, dagli uomini e donne del “Catuozzo” con pizze fritte per passare al gruppo della Pro Loco Vallata che ha preparato piatti di penne all’arrabbiata mentre le mamme dell’oratorio salesiano si sono cimentate nella raccolte di fondi a favore dell’oratorio e per la statua di S. Giovanni Bosco che sarà benedetta in occasione della sua Festa che sarà celebrata il prossimo 31 gennaio. Dulcis in fundo la grande tavolata preparata dalle cooperatrici salesiane che hanno offerto fumanti piatti di polenta in tutte le salse e torte di dolci di tutte le dimensioni e sapori. L’evento è stato patrocinato dal comune di Piedimonte Matese ed organizzato dalla Parrocchia Ave Gratia Plena, retta da don Emilio Salvatore, Oratorio Don Bosco, guidato dal rev. Don Armando Visone e dall’Associazione Amici del Catuozzo a cui si è aggiunta anche la Pro Loco Vallata. Ottimo avvio per riportare in auge una tradizione che, prima della ristrutturazione della Cappella e dopo la morte di Vincenza Leardi, il cui attaccamento al culto del Santo è stato ricordato nel corso della S. Messa, era caduta nell’oblio. Tradizione ripartita alla grande, in una giornata piena di sole, quasi primaverile, anche se a sera i fuochi accesi nei grandi bracieri non sempre sono riusciti a mitigare l’arrivo delle ondate di freddo provenienti dal vicino Matese ancora imbiancato.
Nicola Iannitti