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17 novembre 2010
Importanti indicazioni sulle varie opportunità previste dal Piano Straordinario sul lavoro della Regione Campania al Convegno di Piedimonte.
PIEDIMONTE MATESE. Si è tenuto, presso i locali del Centro di Formazione Professionale Regionale di Piedimonte Matese, l’atteso incontro, sul tema Nuove Opportunità per il Rilancio dell’occupazione nella provincia di Caserta organizzato con la collaborazione dei Cooperatori Salesiani e del Progetto “Policaro” al quale hanno preso parte S. E. Valentino Di Cerbo Vescovo della Diocesi Alife – Caiazzo, l’Assessore Provinciale alle Politiche attive del Lavoro Gimmy Cangiano, Il Dr. Michele Raccuglia Responsabile Italia lavoro Macroarea Sud – Ionica Campania Calabria, la Dott.ssa Rosa Italiano Responsabile del Centro per l’Impiego di Piedimonte Matese. I lavori sono stati aperti dal responsabile del centro di Formazione Professionale Regionale Dr. Michele Santoro Responsabile dell’U.O.C. . E’ difficile, ha dichiarato Michele Santoro nella presentazione degli intervenuti, parlare di politiche attive del lavoro e di sviluppo in questo difficile momento di congiuntura che attanaglia tutta la nazione, parlare poi di occupazione nella Regione Campania ed in particolare nelle aree interne della Provincia di Caserta depresse, è ancora più imbarazzante e diventa per tutti una occasione poter dare delle indicazioni concrete ai nostri giovani sulle varie opportunità previste dal Piano Straordinario predisposto dalla Giunta Regionale della Campania nel quale è previsto un investimento stimato per circa 600 milioni di Euro che dovrebbe interessare circa 60.000 lavoratori e giovani della regione Campania. Un saluto ai partecipanti è stato portato anche dall’Ing. Roberto Sperandio in rappresentanza dei Cooperatori Salesiani e da Sabina Mattiello in rappresentanza del progetto “Policoro”. Tra il numerosissimo pubblico di giovani intervenuti vi è stata anche la partecipazione di: Antonio Monitoro Sindaco di Fontegreca, Romualdo Cacciolla Sindaco di Pratella, Stefano Giaquinto sindaco di Caiazzo e Consigliere Provinciale nonché del Commissario del Consorzio di Bonifica del Sannio Alifano Dott.ssa Lucia Ranucci. Con l’approvazione del piano straordinario per l’occupazione da parte della Giunta Regionale della Campania presieduta dal Presidente On. Stefano Caldoro su proposta dell’Assessore competente Severino Nappi, ha dichiarato il Dott. Michele Raccuglia, inizia oggi una approfondita discussione sul tema del lavoro e delle opportunità alle quali i giovani della Regione Campania possono far riferimento per l’individuazione del percorso più attinente alle proprie aspettative di lavoro. La responsabile del centro per L’impiego di Piedimonte Matese, dott.ssa Rosa Italiano ha evidenziato la necessità di tempi certi e sicuri nella erogazione delle risorse in quanto altrimenti la Regione Campania difficilmente potrà essere considerata affidabile dagli imprenditori interessati. Con l’approvazione del Piano straordinario, ha dichiarato l’assessore Provinciale Gimmy Cangiano, è stato approvato un piano per il lavoro che mette in evidenza e privilegia le politiche attive per il lavoro a differenza delle politiche assistenziali degli anni passati. Il piano infatti privilegia strumenti finalizzati alla creazione di nuova occupazione ed il recupero dei fuoriusciti dal sistema lavorativo. Al centro dell’iniziativa della Giunta Regionale è collocata l’impresa, la piccola impresa che necessariamente deve essere il fulcro centrale ed insostituibile delle iniziative per lo sviluppo e l’occupazione.
S. E. Valentino Di Cerbo Vescovo della Diocesi Alife - Caiazzo ha evidenziato la necessità sociale del problema del lavoro e dell’occupazione che interessa l’area del Matese, augurandosi che l’iniziativa messa in essere dalla Giunta Regionale della Campania sia veramente destinata ai bisognosi. Dopo gli interventi di rito degli intervenuti, è seguito un approfondito dibattito con la partecipazione concreta dei giovani che hanno chiesto ed ottenuto approfondimenti concreti salla realizzazione del piano. Gli obiettivi e gli strumenti che la Regione ha individuato, conclude Michele Santoro, per la redazione del piano di azione non si pongono solo in continuità con il piano triennale del Ministero del Lavoro, ma anche con il piano Sud, dal quale traggono nuove opportunità per determinare effetti moltiplicativi delle misure che la Regione Campania mette in campo. Le priorità, in sintesi, sono rappresentate dagli interventi sulle doti di assunzione e sugli incentivi rivolti all’inserimento nel lavoro, laddove più grave è la condizione di bisogno ma, alla stesso tempo, più concreta ed effettiva è la disponibilità al lavoro stesso. Finalmente, conclude Michele Santoro, un piano per il lavoro in linea con i bisogni dei giovani e dei fuoriusciti dal sistema che privilegia le reali necessità del territorio in rapporto alle risorse finanziarie impegnate.
Pietro Rossi
UNA INDAGINE SUI MALATI DI ASMA DEL MATESE RILEVA CHE LA MAGGIOR PARTE SI CURA SOLO AL BISOGNO.
Piedimonte Matese - La grande maggioranza dei pazienti asmatici nel Matese (in totale il 5-7% della popolazione matesina, in linea con le percentuali dei dati relativi alla popolazione italiana), si cura solo "al bisogno". "Un paziente su due non assume la terapia, diciamo che la loro sensibilità non è cresciuta di pari passo con l'aumentare della malattia" afferma l'esperto, Luigi Ferritto, medico della Clinica Athena-Villa dei Pini di Piedimonte Matese e referente dell'Ambulatorio di Malattie dell'Apparato Respiratorio e Allergologia Respiratoria della stessa. "Una malattia che aumenta colpendo sempre di più soggetti tra i 20 ed i 40 anni - continua Ferritto - pazienti che rifiutano una terapia che considerano "difficile", e in questa definizione rientra certamente la plurisomministrazione quotidiana. Un'indagine condotta su un campione significativo di pazienti asmatici (32 anni l'età media) su tutto il territorio matesino, scatta una fotografia non certo rassicurante: 1 su 3 dichiara infatti di avere un rapporto problematico con l'asma e 6 su 10 lamentano limiti alla propria quotidianità. Due terzi si svegliano di notte e accusano problemi a respirare; si curano, ma non con continuità, utilizzando il farmaco 4 volte su 7. Soprattutto, l'84% ammette di essere insoddisfatto dell'erogatore. "La monosomministrazione è un requisito importante per favorire l'adesione alla terapia - prosegue Luigi Ferritto - e finalmente è arrivato in Italia un farmaco, il Mometasone Furoato in un nuovo erogatore (Asmanex il nome commerciale), che consente di rispondere alla richiesta di comodità e semplicità d'uso". Una nuova terapia "su misura" che gli esperti attendevano da tempo, poiché "la monosomministrazione, la certezza nelle modalità di assunzione e l'aiuto nel tener sotto controllo la quantità di farmaco ancora a disposizione, sono senza dubbio i desideri che i pazienti esternavano, oltre ad efficacia ed effetti collaterali minimi. L'Augurio, conclude il Dott. Ferritto, è quello che, sia con l'evoluzione della ricerca su nuovi farmaci sempre più efficaci e semplici da usare e sia che con un'adeguata campagna di sensibilizzazione, si possa sempre più controllare al meglio questa patologia”.
Reinserimento lavorativo per ex tossicodipendenti.
SUCCESSO DELLA GIORNATA DEDICATA ALLA RACCOLTA DI RIFIUTI SPECIALI.
PIEDIMONTE MATESE. Dopo il successo degli scorsi anni, l’amministrazione comunale di Piedimonte Matese, guidata dal Sindaco Vincenzo Cappello, ha riproposto una giornata di raccolta dedicata ai rifiuti speciali composti da apparecchiature elettroniche ed elettriche. Durante una intera giornata sono stati raccolti quintali di rifiuti speciali ingombranti, vecchi computer, stampanti, tv, apparecchiature elettroniche ed elettriche, che hanno riempito ben quattro grossi container scarrabili. Viva soddisfazione è stata espressa dal sindaco di Piedimonte Matese, Vincenzo Cappello, intervenuto direttamente, che ha dichiarato: “I principali problemi derivanti da questo tipo di rifiuti –afferma Cappello - sono la presenza di sostanze considerate tossiche per l'ambiente e la non biodegradabilità di tali apparecchi. La crescente diffusione di apparecchi elettronici determina un sempre maggiore rischio di abbandono nell'ambiente o in discariche e termovalorizzatori (inceneritore) con conseguenze di inquinamento del suolo, dell'aria, dell'acqua con ripercussioni sulla salute umana. Questi prodotti vanno trattati correttamente e destinati al recupero differenziato dei materiali di cui sono composti, come il rame, ferro, acciaio, alluminio, vetro, argento, oro, piombo, mercurio, evitando così uno spreco di risorse che possono essere riutilizzate per costruire nuove apparecchiature oltre alla sostenibilità ambientale. Questo tipo di rifiuti sono comunemente definiti RAEE e sono regolamentati dalla Direttiva RAEE (o Direttiva WEEE, da "Waste of electric and electronic equipment"), recepita in Italia dal Decreto "RAEE". È strettamente legata con la Normativa comunitaria RoHS 2002/95/CE.”