08 novembre 2010

Risposta alle accuse mosse dal consigliere di minoranza Sergio Romano.


Alvignano. In merito ai recenti articoli di stampa contenenti accuse e critiche rivolte dal consigliere di minoranza Sergio Romano e dalla presidente dell’Associazione Vigili di Protezione Civile Antonietta Marra all’indirizzo del sottoscritto, si dichiara quanto segue, ritenendo sin da ora chiusa qui la polemica: “A tutto c’è un limite, adesso basta, è giunto il momento di fare chiarezza sugli avvenimenti di cui questi venditori di fumo della politica alvignanese vanno sparlando, cercando di infangare nomi ed operato di chi, invece, agisce unicamente in nome della legalità. Iniziamo dal lontano 23 dicembre 2002, l’allora consigliere Cesare Ianniello proponeva al consiglio comunale l’approvazione del “Regolamento Comunale della Protezione Civile” e del “Regolamento per l’istituzione del Gruppo comunale dei volontari per la Protezione Civile”. Ebbene, dopo l’approvazione dei due regolamenti, nello specifico del secondo, mediante avviso pubblico, si portava a conoscenza della cittadinanza che erano aperte le iscrizioni per la costituzione del gruppo comunale di Protezione Civile. A seguito di detto avviso, vista l’esiguità delle domande presentate, considerato anche che tra quelle presentate vi erano parenti ed amministratori in carica (tutto documentato), l’allora assessore delegato Sergio Romano proponeva con apposita delibera di giunta di “stipulare adeguata convenzione per il servizio di Protezione Civile con le associazioni allora presenti sul territorio”. In seguito a tale deliberazione, l’assessore Romano sottoscriveva per conto dell’Ente, due convenzioni, una diversa dall’altra, con l’associazione Base Puma e con l’Associazione Nazionale Vigili del Fuoco in Congedo – Volontariato e Protezione Civile. Ebbene, il consigliere Romano, dichiarandolo anche deliberatamente durante l’ultimo consiglio comunale, ha sottoscritto per il Comune le convenzioni: proprio lui che si eleva a “Deus ex machina” della politica alvignanese dovrebbe sapere che la stipula degli atti amministrativi è prerogativa del responsabile di servizio o settore che dir si voglia!! Nel suo caso, dunque, gli atti sono NULLI per incompetenza dell’organo e di conseguenza inesistenti ed inefficaci. Se così non è, mi dica consigliere Romano, in forza di quale articolo del TUEL ha sottoscritto la convezione con le associazioni per conto dell’Ente? Forse qualche “bis” a lei noto?Ancora, il consigliere Romano, sempre nel corso dell’ultimo consiglio comunale, ha dichiarato di sentirsi offeso come cittadino e come amministratore per il comportamento di diniego del sottoscritto ad incontrare i volontari: preciso in merito che la mancata partecipazione del sottoscritto alla riunione del 27 luglio 2010, fu dovuta al fatto che il presidente dell’associazione Vigili di Protezione Civile, incaricò il dott. Ianniello di convenire con il Sindaco e non con il sottoscritto, una data per l’incontro al quale, tra l’altro, non avrebbe dovuto prendere parte la stessa sig.ra Marra, cui invece presenziò con alcuni volontari. Ebbene, i volontari presenti all’incontro conoscono le ragioni della mia assenza avendo chiarito loro la mia posizione. Come se non bastasse, il dott. Ianniello è stato da me convocato presso la sede comunale per un incontro. Caro Romano forse questo non lo sa o, semplicemente, le fa comodo non dirlo?Riguardo, poi, alle offese procurate, tengo a precisare che dovrei sentirmi io offeso unitamente ai miei concittadini di Alvignano per quanto approvato con delibera di consiglio nr. 49 avente ad oggetto “Regolamento Comunale di Protezione Civile” dove al punto 4, dell’articolo 5, viene riportato che “i componenti del comitato comunale di Protezione Civile saranno tre cittadini esperti, scelti tra gli iscritti nelle liste elettorali del Comune di DRAGONI, ma come, li andate a prendere a Dragoni gli esperti? Siete così sicuri che ad Alvignano non vi siano cittadini competenti e preparati..… Salvo poi giustificarsi e dire che si è trattato di un errore di trascrizione!!!! Quali simili e gratuite insolenze meritano ancora i cittadini di Alvignano e per quanto tempo ancora dovranno assistere a comportamenti insulsi e vergognosi, oltre a quelli già sopportati in precedenza!!!!!!! Alvignano, piccolo centro della provincia di Caserta, noto a tutta la Nazione.... Questo si che è un onore…Il consigliere Romano si è tormentato e battuto per la non approvazione di un regolamento aggiornato alla normativa vigente, atteso che il precedente adottato in consiglio comunale nel dicembre 2002, riportava norme già allora vecchie. Infatti, nello stesso vengono citate leggi che vanno dal 1865 al 1981, norme già allora superate dalla legge 225 del 1992, inerente l’Istituzione del servizio nazionale della protezione civile. Caro consigliere mi spiega come mai allora non era interessato a tale regolamento, tanto da giustificare un errore di battitura, io dico di FOTOCOPIATURA, come si evince dagli atti stessi, ed oggi invece si dimena a rotta di collo per la non approvazione, tra l’altro, di un regolamento aggiornato alla normativa vigente? Forse solo per guadagno politico?Niente di nuovo sotto il sole, in ogni caso: infatti, per le dichiarazioni rese in Consiglio comunale il consigliere Romano non ha fatto altro che ripassare quanto già dichiarato dalla Marra, tramite articoli stampa, in un lungo e monotono discorso evidentemente di difficile lettura anche per lo stesso, a dimostrazione del fatto che non è stato lui l’artefice del manoscritto. Questo mio riscontro pacato e chiaro si pone in linea con il mio intervento del 30.10, in seno al consiglio comunale, e non ha nessun’altra pretesa se non quella di portare a conoscenza di tutti che è tempo di adeguarsi e di rispettare le regole del vivere civile, se tali ci qualifichiamo, e sopratutto che tali regole, inderogabilmente, valgono per tutti. In merito poi, alla voce incerta e il viso pallido, i presenti possono affermare il contrario, i volti scuri e la sfrontatezza di chi mi sedeva di fronte e mi attaccava, evidenziavano invece il tentativo mal riuscito di camuffare la debolezza e l’inadeguatezza delle proprie posizioni. Infatti, il clima “surreale” che si avvertiva in aula consiliare, era ben visibile sul volto della sig.ra Marra, la quale forse, conoscendo gli atti irregolari posti in essere in precedenza, non voleva a tutti i costi l’approvazione della nuova proposta fatta dal sottoscritto. Cara sig.ra Marra, ricordo bene quando, pochi mesi dopo l’insediamento dell’attuale amministrazione, incontrai lei ed il suo allora vicepresidente sig. Eugenio Ferrara, presso la sede dell’associazione “Vigili del Fuoco in congedo - Volontari di Protezione Civile”, ove alla vostra presenza e quella di alcuni volontari mi dichiarai disponibile a qualsiasi forma di collaborazione tra l’associazione ed il Comune, come ricordo anche la sua durezza nel giudicare passibile di espulsione un giovane associato solo per essersi comportato in un’emergenza da “vero Volontario sprezzante del pericolo e con spirito di sacrificio” e per non essersi “allineato” ai suoi voleri. Ricordo di come, qualche settimana fa, ella abbia accusato il Sindaco di averLe dato “tre sacchi a pelo per quattro volontari” in occasione dell’emergenza all’Aquila, di averlo poi ringraziato e successivamente riaccusato di quanto in precedenza. Allora caro presidente la memoria o è corta o si vuole ricordare solo quello che piace. Queste cose non le ho in mente solo io, per fortuna: ci sono gli articoli di stampa dei giorni scorsi, ci sono le testimonianze dirette di persone a cui sono note le situazioni nonché degli ex associati che liberamente oggi non sono più con lei e che per questo, forse, sono qualificati “traditori”. In tutta franchezza, però una cosa giusta il consigliere Romano l’ha detta, l’associazione opera da 11 anni e questo è vero. Salvo dimenticare che l’associazione a cui fa riferimento è “l’Associazione Nazionale Vigili del Fuoco in Congedo – Volontariato e Protezione Civile”, associazione composta da persone a cui va tutto il mio plauso ed il mio ringraziamento per l’opera svolta nel corso degli anni e, non quella di cui è presidente la sig.ra Marra denominata “Vigili di Protezione Civile”, costituitasi appena nel dicembre scorso.… e, pertanto, non mi è stato possibile nemmeno apprezzarne eventuali qualità. Quanto, infine, al resto del contenuto dell’articolo che accusa l’amministrazione di asservire i cittadini ai capricci ed alle volontà dei signorotti di paese, si rivela soprattutto come offesa per la gente di Alvignano che, oggi sicuramente più di ieri, non si lascia facilmente sottomettere perché conosce, capisce e decide con piena cognizione. Infine, caro consigliere Romano, in merito alla elencazione degli amministratori di maggioranza presenti, che tu definisci pochi, ma sufficienti, i fedelissimi! (se 9 su 11 sono pochi), comunque tutti erano a conoscenza di ciò che si sarebbe discusso in consiglio e quindi consapevoli, in ogni caso ti consiglierei di rivedere il gruppo di minoranza e di fare due conti facili, va bè che la matematica non è un’opinione, ma qua si tratta di semplici operazioni aritmetiche fatte alle scuole elementari. Riguardale…… Ancora, tu e la sig.ra Marra chiedete le mie dimissioni? Allora se io mi devo dimettere, tu non ti saresti dovuto nemmeno candidare e la sig.ra Marra sarebbe dovuta rimanere proprio a casa. Per finire, cari Romano e Marra, in merito all’applauso finale, intendo solo dire che: “Quando la considerazione per una persona è nulla anche la sua critica è inesistente”.

Comunicato Stampa di Pino Morelli

Vittorio Fucci, Segretario Provinciale dei Popolari per il Sud, ha nominato Pietro Riccio come nuovo segretario sezionale di San Salvatore Telesino.



COMUNICATO STAMPA
BENEVENTO. Vittorio Fucci, Segretario Provinciale dei Popolari per il Sud, ha nominato Pietro Ricco come nuovo segretario sezionale nel comune di San Salvatore Telesino e Stefano Avitabile come Presidente. “ San Salvatore Telesino è un comune importante per la rinascita del nostro partito – dichiara Vittorio Fucci – la storia politica di Clemente Mastella è radicata in questa comunità dove tra l’altro il primo cittadino è un nostro importante esponente e contiamo diversi elementi in maggioranza – continua Fucci – “…ora c’era il bisogno di rinnovare i quadri dirigenziali del partito e apportare nuova linfa… Riconferma di Pietro Riccio alla segreteria sezionale, elemento di garanzia e continuità con un bagaglio politico/amministrativo di gran spessore.” – conclude Fucci – “… la nota nuova è il conferimento a Stefano Avitabile, giovane dirigente, della carica di Presidente. Stefano da anni ormai collabora con noi. E’ un elemento dalle caratteristiche indispensabili molto apprezzato dalla comunità telesina.”

Ufficio Stampa Provinciale
POPOLARI PER IL SUD

CENSIMENTO GENERALE AGRICOLTURA, IL CONSIGLIERE GIAQUINTO INFORMA


CAIAZZO“Anche le aziende agricole e zootecniche del Caiatino e dell’intero Alto Casertano saranno censite da rilevatori nell’ambito del 6° Censimento Generale dell’Agricoltura. Quest’anno, diversamente dai precedenti nei quali a raccogliere i dati sono stati esperti scelti dai Comuni, sono stati selezionati dalla Regione Campania circa 800 giovani”. Rassicura e informa il territorio il consigliere provinciale e primo cittadino di Caiazzo Stefano Giaquinto (nella foto) circa l’avvio del censimento disposto dall’assessorato regionale retto da Vito Amendolara. “A preparare e sovraintendere alle operazioni del censimento toccherà all’Istituto Nazionale di Statistica, il reperimento delle superfici o/e la consistenza del bestiame allevate sarà effettuato entro il 31 gennaio 2011 – spiega Giaquinto – La compilazione dei questionari verrà effettuata da rilevatori muniti di appositi tesserini di riconoscimento, tramite intervista diretta al conduttore dell’azienda, oppure dallo stesso conduttore, mediante compilazione e trasmissione del questionario elettronico via internet”. I conduttori di aziende agricole hanno l’obbligo di fornire in modo esatto e completo le notizie e di dati richiesti nel questionario di rilevazione, dati che sono tutelati dal segreto statistico e saranno trattati nel rispetto nella normativa in maniera di protezione dei dati personali. “La mancata fornitura dei dati – avverte e conclude Giaquinto – comporta l’applicazione di sanzioni amministrative. I conduttori con terreni agricoli di qualsiasi dimensione ad eccezione di orti familiari inferiori alle 20 are o di allevamenti per autoconsumo che non siano stati contattati per la compilazione devono darne comunicazione entro 3 giorni dal 31 gennaio al numero 800098571 oppure visitare il sito http://censimentoagricoltura.istat.it dove si potrà consultare tutta la documentazione”.


c.s.

IL PARCO REGIONALE DEL MATESE PARTECIPA CON LE SCUOLE DEL TERRITORIO ALLA SECONDA EDIZIONE DELLA SETTIMANA EUROPEA PER LA RIDUZIONE DEI RIFIUTI.


PIEDIMONTE MATESE. Il Parco Regionale del Matese ha aderito alla " Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti", manifestazione che si svolgerà dal 20 al 28 novembre in tutti gli Stati Europei. Il Parco Regionale del Matese, ha annunciato il Presidente Pino Falco (nella foto), parteciperà al Progetto in collaborazione con una Scuola Media di 1° grado del Territorio e dell'Istituto Professionale I.P.I.A “M. Bosco”di Alife, indirizzo Moda, per la realizzazione di una " borse per la spesa" realizzata recuperando indumenti usati. La Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti è un' iniziativa rivolta in modo particolare a pubbliche amministrazioni e enti locali, associazioni e ONG, produttori, industria e mondo delle imprese, istituti scolastici. L’edizione 2010 della Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti (European Waste Week Reduction), che si terrà con il supporto del programma della Commissione Europea LIFE+, consiste in una elaborata campagna di comunicazione ambientale promossa dall’Unione Europea, che dal centro si dirama alla periferia, coinvolgendo i livelli nazionali e locali degli Stati Membri aderenti. Lo scopo principale è promuovere, tra i cittadini, una maggiore consapevolezza sulle eccessive quantità di rifiuti prodotti e sulla necessità di ridurli drasticamente. Anche quest’anno come è stato nella precedente edizione 2009 e come sarà nella futura 2011, è prevista una Cerimonia di Premiazione – European Waste Reduction Awards – da tenersi a Bruxelles, per premiare le azioni che si sono particolarmente distinte durante la “Settimana”. Sono previsti riconoscimenti per le azioni esemplari organizzate dalle seguenti categorie:pubbliche amministrazioni e enti locali, associazioni e ONG, produttori, industria e mondo delle imprese e istituti scolastici. Con questa partecipazione attiva, ha commentato il Presidente del Parco Pino Falco, continua il cammino di integrazione del nostro Ente con il territorio, già intrapreso con le associazioni nella scorsa estate. Colgo l’occasione per promuovere un’altra iniziativa in cantiere, “Dona un libro alla costituenda Biblioteca del Parco Regionale del Matese”, una campagna promozionale per la realizzazione di una biblioteca dell'Ente, con relativa messa in rete utilizzando le sedi presenti sull'intero territorio.

Pietro Rossi

BEN TRE AZIENDE DELL’ALTO CASERTANO PREMIATE DA OSPITALITA’ ITALIANA 2010.


Piedimonte Matese. Un bel successo per la filiera agrituristica e ristorativa della zona alto casertano che nella nostra provincia si e ben distinta con tre presenze tra le 25 aziende premiate in occasione del Premio Ospitalità Italiana 2010. Tra le 25 aziende della provincia di Caserta che potranno fregiarsi del qualità “Ospitalità italiana”, ottenendo il marchio di riconoscimento delle Camere di Commercio ci sono due ristoranti tipici e un agriturismo: Vernelle Country Resort di Alife, La Maison de Campagne e l’ Agriturismo Verdeoliva di Alvignano. L’ambito riconoscimento è il percorso conclusivo di un progetto ideato e lanciato nel 1997, a livello nazionale, dall’Istituto Nazionale per le Ricerche Turistiche e realizzato per la prima volta a Caserta dalla Camera di Commercio guidata da Tommaso De Simone (nella foto).Un evento atteso e di crescente successo che raccoglie ormai gli unanimi consensi sia delle imprese turistiche, sia dei loro clienti. Entrambi, infatti, rivestono un ruolo da protagonisti. Al Premio possono partecipare le aziende ricettive e ristorative che hanno ricevuto il marchio “Ospitalità Italiana”, assegnato dalle commissioni di valutazione delle Camere di Commercio dopo l’attento esame da parte di esperti incaricati da enti di certificazione terzi. Naturale, dunque,l’attesa di tutte quelle imprese già certificate che, ora, ambiscono a essere segnalate come autentiche “regine” dell’ospitalità.

Pietro Rossi

IL CONSIGLIERE ZAPPULO DEL GRUPPO LIBERA … MENTE PROTESTA PER LA GESTIONE DEL PALATENDA DI CASTELLO DEL MATESE.


CASTELLO DEL MATESE. Il Gruppo Libera..Mente viste le lamentele da parte di numerosi cittadini di Castello del Matese sulla gestione del Palatenda ha presentato una interrogazione al Sindaco Antonio Montone. “E’ arrivata l’ora di fare un po’ di chiarezza in merito alla “scandalosa” gestione degli impianti sportivi di Castello del Matese - dichiara il Consigliere di minoranza Geppy Zappulo - e in particolar modo alla gestione della tensostruttura di Via Cluvia. Il comune di Castello del Matese in data 1 dicembre 2008 pubblicò un avviso per la gestione degli impianti sportivi e che gli unici a rispondere al bando furono i nostri concittadini del CDJ con un’offerta di 250,00 Euro mensili per 8 mesi, dal 01.01.2009 al 31.08.2009. Alla scadenza della convenzione “gli amici” del CDJ continuarono a gestire la tensostruttura dal 01.09.2009 al 31.12.2009, senza aver nessuno straccio di contratto. Di conseguenza continuarono ad intascare bei soldini dai tanti giovani e bambini di Castello che non avevano e non hanno altro luogo per fare sport. Intanto il Comune di Castello del Matese con delibera n. 145 del 05.12.2009 prorogava il contratto di gestione della tensostruttura, alle stesse condizioni economiche, per altri 8 mesi, dal 01.01.2010 al 31.08.2010, ovviamente a beneficiare della gestione erano sempre “gli amici” del CDJ. Di conseguenza, il contratto è scaduto a fine Agosto 2010. Nei giorni scorsi, noi della minoranza – continua Geppy Zappulo - ci siamo recati in comune e dagli atti in possesso dell’Ufficio Tecnico non risultano altri affidi temporanei, se non quelli appena descritti. Ora noi ci domandiamo perché per fare attività sportiva nella tensostruttura i castellani devono continuare a pagare “gli amici” del CDJ, che non posseggono alcun contratto di gestione? Perché le famiglie di Castello devono sborsare altri soldi in questo periodo così difficile, economicamente parlando? Perché quest’ amministrazione non prova ad affidare questi impianti ai tanti volontari che quotidianamente affollano la casa comunale per prestare gratuitamente il loro operato? Se non è possibile questo, perché non affidare la gestione a giovani disoccupati di Castello? Perché quest’amministrazione è così cieca da non accorgersi che una convenzione è scaduta da mesi? Non vogliamo pensar male, ma qualche dubbio ci attanaglia, se non altro perché “gli amici” continuano imperterriti e come se nulla fosse, a gestire l’impianto a loro piacimento. In conclusione, conclude il Consigliere Zappulo, vi sussurriamo una cosa all’orecchio che certamente vi farà ribollire il sangue nelle vene: sapete quanto hanno sborsato fino ad ora “gli amici” del CDJ al Comune? 0,00 (zero/zero) Euro, infatti risultano morosi nei pagamenti per 4.000 Euro. Allora qui nasce ancora più grande il dubbio: perché l’amministrazione ha prorogato un contratto di fitto ad un’associazione già morosa? Noi sappiamo il perché… ma non ve lo diciamo, confidiamo nella vostra intelligenza per rispondere al facile quesito. In seguito a questi incresciosi avvenimenti”.

Pietro Rossi

L’IMMENSO CAPOLAVORO DELL’ARCHITETTO DI DIO




Il 6 e il 7 novembre, Benedetto XVI è stato in Spagna per il suo secondo viaggio apostolico in quella nazione. Due le tappe: il 6, a Santiago di Compostela, per rendere omaggio all’apostolo San Giacomo, evangelizzatore della Spagna, di cui è in corso “l’anno giubilare”, e il giorno dopo, 7 novembre, si è recato a Barcellona per presiedere il solenne rito di “dedicazione” del tempio della “Sagrada Familia”, il celebre capolavoro di Antoni Gaudì, monumento simbolo di Barcellona e della Catalogna. La “Sagrada Familia”, (il cui nome esatto è “Tempio espiatorio della Sacra Famiglia), è uno dei più grandi capolavori architettonici moderni. I lavori per la costruzione sono iniziati 127 anni fa, ma non sono ancora finiti. Si prevede che termineranno verso il 2030. Ma anche se incompleta, questa “cattedrale” è già una delle meraviglie ammirate da tutto il mondo, dichiarata dall’UNESCO patrimonio dell’umanità: l’unico monumento che richiami ogni anno oltre due milioni di turisti. Al di là del suo valore artistico, grandissimo, la “Sagrada Familia” ha un profondo significato religioso. E’ stata ideata, come le mitiche cattedrali del Medioevo, per essere soprattutto uno straordinario monumento alla Fede, un trattato teologico, un libro di pietra che racconta Dio, la creazione, la storia dell’uomo. Il suo autore, Antoni Gaudì, geniale architetto e insieme singolare santo, ha “materializzato” in questa sua opera, alla quale ha dedicato 40 anni della sua vita, la concezione teologica di chiesa, cioè “luogo della celebrazione dell’eucaristia e del culto”. Concetto che ha conquistato l’ammirazione di Benedetto XVI, che da sempre lo sostiene nelle sue direttive liturgiche. All’interno della Sagrada Familia, infatti, non ci sono, raffigurazioni, né cappelle laterali, niente che possa distrarre l’attenzione dall’altare, dal tabernacolo, dalla Messa. Le uniche tre immagini presenti sono la croce, cioè Gesù uomo-Dio, sua madre la Vergine Maria e San Giuseppe, cioè le due persone che con Lui formano al “Sacra Famiglia”. Le raffigurazioni illustrative, con innumerevoli immagini e simboli, sono tutte all’esterno del tempio e intrecciano un racconto immenso di tutto il mistero cristiano, secondo il ciclo dell’anno liturgico. Oltre a figure di santi, episodi biblici, scritte religiose, Gaudi volle arricchire ogni dettaglio di simboli, emblemi, elementi della flora e della fauna catalana, perchè questo tempio fosse il più rappresentativo possibile del popolo. Diceva: <>. Il simbolismo è l’essenza principale della Sagrada Familia. La riveste, la fascia, presentandosi ovunque e in tutte le sue possibili forme.. Un simbolismo forte, “parlante”, di tipo dantesco. Il cardinale Francesco Ragonesi, che dal 1913 al 1921 fu Nunzio apostolico in Spagna, quando andò a visitare il cantiere della Sagrada Familia, rimase molto colpito da questo simbolismo e disse a Gaudì, che gli illustrava il progetto: <>. <>, dice padre Lluìs Bonet i Armengol, parroco della Sagrada Familia. < A poco a poco, lavorando a questo progetto, ne fu coinvolto al punto da abbandonare tutti gli altri impegni che gli davano celebrità e ricchezza, per dedicarsi completamente a questa opera immensa con la quale voleva celebrare Dio nel corso dei secoli>>. Padre Lluìs Benet i Armengol è figlio di un famoso architetto che conobbe Gaudì e lavorò con lui, e, oltre ad essere parroco della Sagrada Familia è anche il vice-postulatore della causa di beatificazione di Gaudì. <>, racconta << style=""> fondarono l’Associazione per la Beatificazione di Antoni Gaudì. Venne raccolta un’ampia documentazione informativa e il 18 aprile 1998 il cardinale di Barcellona mi nominò vicepostulatore della causa. Il processo diocesano è proseguito celermente e si è concluso il 13 maggio 2003. Ora gli atti sono a Roma, alla Congregazione per le Cause dei santi, dove il processo continua. Il fatto che il Papa in persona abbia voluto venire a Barcellona per celebrare il rito della dedicazione della Sagrada Familia fa sperare che il processo di beatificazione dell’autore di questo capolavoro possa concludersi al più presto>>. La chiesa, quando sarà finita, probabilmente risulterà essere la più grande basilica del mondo. Attualmente, è realizzata per il 60 per cento. Sono pronti, la navata centrale, il pavimento, le vetrate, l’altare maggiore e il baldacchino. Per l’arrivo del papa, circa 8000 fedeli potranno accedere all’interno della Basilica su una superficie di 4500 metri quadrati. La Sagrada Familia ha tre grandi facciate, alle quali Gaudì ha dato i nomi di Natività, Passione e Gloria. Ognuna, con tre porte che simboleggiano le tre virtù teologali: fede, speranza e carità. La facciata della Natività si trova di fronte al sorgere del sole e rappresenta la vita. E’ in stile gotico, con infiltrazioni moderniste, innumerevoli elementi naturalistici di flora e fauna, tartarughe di terra, lumache, paperi, galli e gufi che rendono l’opera densa di vitalità. La facciata della Passione ricorda la passione e morte di Gesù e celebra la desolazione, il dolore: si presenta nuda, con forme semplici ed ornamenti scarni, che richiamano l’autunno e l’inverno. La terza porta, della Gloria, che non è ancora finita, è orientata a mezzogiorno e celebra l’uomo all’interno della creazione. La parte alta della basilica richiama una foresta con grandi alberi che svettano nel cielo. L’idea fondamentale dell’ispirazione architettonica di Gaudì era legata alla natura. Attraverso lo studio delle sue forme, che sono ordine e bellezza, la natura conduce a Dio Creatore. <>, diceva Gaudì. <<Tutto deriva dal grande libro della Natura>>. <>, dice padre Lluìs Bonet. < Il cardinale Ricardo María Carles Gordó, che da arcivescovo di Barcellona ha molto sostenuto l'apertura della causa di beatificazione di Gaudì, disse: Egli seppe trovare nella natura nuove fonti d’ispirazione per la sua arte e in questo modo ci mostrò soprattutto due cose: che la creazione è opera del Grande Artista, che è il Padre, il quale ha creato tutto il mondo come un regalo al Figlio, “espressione della sua gloria e impronta della sua sostanza”>>. Sulla parte alta della Sagrada Familia ci sono 18 torri che si protendono verso il cielo. Torri affusolate, ieratiche, solenni e di altezza diversa. Dodici rappresentano i dodici apostoli. Quattro, più elevate, rappresentano i quattro evangelisti, e ognuna di esse è sormontata da una statua raffigurante il tradizionale simbolo di ciascuno evangelista: l’angelo, il bue, l’aquila e il leone. Più alta è la torre dedicata alla Madonna, sormontata da una corona di stelle. E infine, la torre di Gesù, che supera tutte in altezza ed è sormontata da una grande croce. Questa torre misura 170 metri ed è visibile da molto lontano: di giorno brilla grazie ai mosaici da cui è composta; di notte splende per la luce proiettata dalle altre torri. <>, spiega padre Lluìs Bonet. < “Sacra Famiglia”, che, secondo lui, rappresentava il fulcro della fede cristiana, il centro della creazione, il simbolo della salvezza dell’universo, anche da un punto di vista ecologico>>. Nato a Reus, in Catalogna, il 25 giugno 1852, Antoni Gaudì apparteneva a una famiglia modesta di calderai, cioè artigiani che costruivano manufatti in rame o lamiera. Fin da bambino mostrò una particolare vivacità intellettuale e la famiglia decise di farlo studiare. Per otto anni frequentò la scuola degli Scolopi a Reus e poi la Scuola di Architettura a Barcellona. Per pagarsi gli studi, lavorava affrontando sacrifici non piccoli. Si laureò in architettura nel 1878 e subito aprì un suo piccolo studio a Barcellona. Gli inizi furono difficili, ma il suo genio era prorompente e in poco tempo si impose all’attenzione come uno dei giovani architetti più originali e innovatori. Stupiva ed entusiasmava con idee belle e insieme d’avanguardia. Se lo contendevano i più ricchi imprenditori e per loro Gaudì realizzò, non solo a Barcellona, opere che continuano ad attirare folle di ammiratori.
RenzAllegri .

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