02 settembre 2010

Il coordinatore del Pdl Biagio Molitierno: "Non è stato un rimpasto in Giunta, ma una vera e propria resa dei conti."


COMUNICATO STAMPA


Quale principale forza politica di opposizione all'attuale amministrazione cittadina, e così come tanti altri cittadini abbiamo atteso con interesse il preannunciato “rimpasto” di Giunta di metà mandato.Eravamo in attesa di scoprire quali architetture politiche avesse elaborato il Sindaco Cappello per “dare un nuovo slancio” (come da sue dichiarazioni), all'attività amministrativa.Avrebbe avuto un assessorato il rappresentante dell'I.D.V., unico Partito dell'ammucchiata della lista elettorale del Sindaco, sinora rimasto escluso dalla Giunta? Avrebbe portato una ventata di entusiasmo e propositività l'ingresso in Giunta di una “nuova forza” rappresentata da uno dei consiglieri comunali transitato dalla minoranza alla maggioranza per meglio lavorare al bene della Città? Purtroppo, dopo la definizione della nuova Giunta, anche il cittadino più distratto dalle ferie agostane, ha potuto riscontrare come il tanto decantato rimpasto, lungi dall'avere alte motivazioni politiche od amministrative, si è rivelato solamente un regolamento di conti interno alla maggioranza. Di fatto, fatta salva la posizione dell'assessore Massi che pare abbia esigenze lavorative che gli impediscono di rimanere in Giunta, il Sindaco Cappello, ha esautorato, per motivazioni che noi possiamo solamente immaginare, l'assessore Riselli e l'assessore Ferrante, sostituendoli con altri due consiglieri di maggioranza di stretta osservanza PD, lasciando sostanzialmente immutata la struttura della Giunta e causando grosso malcontento nei due “silurati”. Quindi erano forse gli assessori Riselli e Ferrante ad impedire alla amministrazione Cappello di spiegare le ali e volare alto? Noi francamente non crediamo, crediamo invece, ed in ciò siamo confortati dalla circostanza del mantenimento dei Lavori Pubblici in capo al Sindaco e della mancata nomina dell'altro nuovo assessore, che seguendo le consuetudini di un vecchio modo di intendere la politica, fatto proprio in pieno dal Sindaco, questo cambio di poltrone risponda unicamente a logiche di potere e non certamente allo scopo di rilanciare l'azione di una amministrazione che, risultata asfittica e priva di idee sin dall'inizio, ha evidenziato limiti che, temiamo, porterà avanti sino alla sua conclusione.


Coordinamento Cittadino del PdLIl CoordinatoreBiagio Molitierno

REPLICA DI PIEDIMONTE DEMOCRATICA AL COMUNICATO DEL PDL.


COMUNICATO STAMPA


Apprendiamo con piacere che la “principale forza politica di opposizione” ha seguito con interesse le vicende del “rimpasto” della Giunta Comunale.
Evidentemente, dopo mesi di totale disinteresse alla vita amministrativa, culminati nella clamorosa assenza dei rappresentanti del PdL al Consiglio Comunale chiamato a discutere del Bilancio, si sono ricordati dell’importanza del loro ruolo. Meglio tardi che mai.
L’inattività prolungata deve però aver confuso le idee e generato qualche amnesia.
Quella che loro chiamano “ammucchiata” è la lista di centrosinistra compatta che ha riportato la stragrande maggioranza dei consensi degli elettori.
Quelli che loro chiamano Consiglieri transitati dalla minoranza alla maggioranza sono rappresentanti dei cittadini che, resisi conto dell’inerzia dell’opposizione, se ne sono allontanati, volendo contribuire fattivamente al lavoro necessario ad affrontare e risolvere i problemi della città.
Quello che loro chiamano regolamento dei conti è un semplice e già annunciato avvicendamento di alcuni assessori a metà del mandato.
Ma, d’altra parte, vanno capiti gli amici del PdL, impegnati come sono, loro sì, in una feroce resa di conti tra i fedelissimi di Berlusconi e i “traditori” finiani, che sta monopolizzando l’attenzione mediatica nel Paese.
Il loro intento è quello di distrarre i cittadini dalla gravissima situazione economica e occupazionale di cui il governo non si occupa minimamente e che si sente ancor più forte in quel Mezzogiorno completamente dimenticato dall’esecutivo berlusconiano sempre più ostaggio di Bossi e di Tremonti.
Piedimonte Matese, 2 settembre 2010
Il Gruppo Consiliare
PIEDIMONTE DEMOCRATICA

GIU' LE MANI DAGLI STIPENDI DEI LAVORATORI REGIONALI E DELLA SANITA'.


Sul Mattino di domenica 29 agosto e lunedì 30, sono stati pubblicati due articoli che disegnano uno scenario molto preoccupante: il taglio radicale del salario accessorio per i dipendenti della Regione Campania. Scopriamo da un giorno all'altro che in Regione Campania stavano lavorando da qualche tempo un gruppo di ispettori inviati dal Ministero dell'Economia e delle Finanze, i quali avrebbero accertato un indebitamento della nostra amministrazione superiore ai 13 miliardi di euro.Per ripianare questo deficit sarebbe previsto, tra le tante misure, anche l'azzeramento del nostro salario accessorio (produttività, progetti, indennità ecc. ecc.), che costituisce circa il 20% della nostra retribuzione totale. CGIL FP, CISL FP e UIL FPL regionali hanno emesso unitariamente un duro comunicato stampa, per chiedere un immediato incontro di chiarificazione e per ribadire con forza che i salari dei dipendenti della Regione Campania non si toccano. Stamattina l'Assessore alle Risorse Umane Sommese ha prontamente dichiarato alla stampa che non ha alcuna intenzione di ridurre le nostre retribuzioni. Ciò nonostante questa dichiarazione non riesce ancora a tranquillizzarmi, e non ci riesce per un motivo molto semplice: nell'ultimo incontro con le Organizzazioni sindacali l'assessore ci ha portato un Fondo per la Produttività tagliato di ben 11 milioni di euro rispetto all'anno precedente. Ad oggi la nostra richiesta di integrazione delle risorse economiche stanziate non trova riscontro. Siamo ormai a settembre e non si vede partire ancora un progetto di produttività. A tutti i colleghi voglio precisare che ci stiamo preparando a tutte le forme di protesta e di mobilitazione che si rendessero necessarie per tutelare i nostri salari.Di seguito, per chi non lo avesse già letto, riporto il testo del comunicato stampa delle Organizzazioni sindacali.


Luciano NazzaroUIL FPL081/796 27 31




GIU' LE MANI DAGLI STIPENDI DEI LAVORATORI REGIONALI E DELLA SANITA'.
Se qualcuno crede che la bancarotta finanziaria, generata dalla politica campana negli anni attraverso sprechi, clientele e ruberie, la paghino i lavoratori che con il loro stipendio già stentano ad arrivare alla fine del mese, si sbaglia di grosso. CGIL FP - CISL FP e UIL FPL regionali contrasteranno con forza e con tutti gli strumenti qualsiasi tentativo di taglio indiscriminato dei salari le cui conseguenze si protrarrebbero per 3 anni per effetto del blocco degli stipendi pubblici previsto dal D.lgs. 78/2010. A fronte dei 13 miliardi di indebitamento che sarebbero stati accertati dagli ispettori dell'economia, puntare il "dito" su onesti lavoratori il cui salario accessorio è frutto di una corretta contrattazione decentrata nel pieno rispetto del dettato contrattuale, è politicamente disonesto. Appare palesemente maldestro il tentativo fuorviante di distogliere l'attenzione da chi ha reiteratamente "saccheggiato" le casse regionali negli anni, per far pagare il conto ai più deboli ed alle prime vittime di questa gestione scellerata.
Lo stesso vale per i lavoratori della Sanità che ogni mese rischiano di non percepire lo stipendio grazie ad una politica irresponsabile che ha gestito soldi pubblici per fini ben lontani dai reali interessi dei cittadini campani. Anche sul numero di dipendenti, va chiarito che da 14.000 siamo passati agli attuali 6.000 nell'ultimo quinquennio e che il manc ato decentramento ha inciso sulla dotazione organica. In quanto alla Regione Lombardia: è vero che i dipendenti della Giunta sono 3.800, ma il dato non considera gli altri 5.000 e più collocati presso le Agenzie Lombarde.
Non vorremmo che quello in atto sia un gioco perverso di palleggiamenti di responsabilità tra Governo e Regione, il cui fine sia, come sempre, fregare i più deboli: i cittadini con l'aumento delle tasse ed i lavoratori tagliando gli stipendi.

c.s.