30 aprile 2010

IL DOTT. IANNOTTA (IDV) PRONTO A FARSI CARICO DI EVENTUALI RESPONSABILITA’ AMMINISTRATIVE IN CASO DI RIMPASTO DELLA GIUNTA COMUNALE.


PIEDIMONTE MATESE. Alla luce dell’annunciato azzeramento a cui il Sindaco avv. Vincenzo Cappello intenderebbe procedere, con rivisitazione di tutte le deleghe, comprese quelle degli Enti Sovracomunali, abbiamo ritenuto utile sentire il Dott. Emilio Iannotta (nella foto) consigliere comunale dell’IDV per proporre una riflessione ai cittadini piedimontesi, ai partiti politici e al Sindaco. Innanzitutto credo sia opportuno, ha ribadito il Dott. Iannotta, che il gruppo di Piedimonte Democratica e il Sindaco chiariscano se questo azzeramento e il nuovo esecutivo intendono muoversi nell’alveo di centro sinistra, visto che insistenti voci di stampa, peraltro non smentite, lascerebbero intendere dell’esistenza di una trattativa in corso dello stesso Sindaco con l’UDC del neopresidente provinciale On. Domenico Zinzi. Se la nuova amministrazione rimane espressione del centro sinistra, continua Iannotta, ci appare evidente che essa non possa non tenere nella debita considerazione i risultati elettorali che a più riprese hanno evidenziato un crescente consenso di Italia dei Valori che, sia in ambito comunale che sovra-comunale, si conferma, di gran lunga, come seconda ed essenziale forza politica di tale schieramento. Per senso di responsabilità nei confronti dei cittadini, conclude il Dott. Iannotta, che ci accreditano di un consenso crescente ritengo doveroso confermare, in qualità di Consigliere Comunale di Italia dei Valori e di responsabile provinciale degli eletti, la disponibilità a farmi carico di attività di governo purchè al partito di Italia dei Valori venga riconosciuta dignità e responsabilità adeguate e proporzionate al consenso attribuitoci dai cittadini.


Pietro Rossi

CONTINUANO LE RICERCHE DEL COCCODRILLO AVVISTATO NEL LAGO DI FALCIANO.


FALCIANO. Continua il monitoraggio da parte del Corpo forestale dello Stato del Lago di Falciano (nella foto), nel territorio del Comune di Falciano del Massico (CE), all'interno del quale è stato avvistato nei giorni scorsi un esemplare di coccodrillo.La segnalazione, arrivata nella Sala Operativa 1515 di Napoli del Corpo forestale dello Stato, era stata fatta il 24 aprile scorso da un pescatore del posto che, durante la sua attività, aveva trovato nel lago i resti di un pesce dal peso di circa 2 chilogrammi, quasi completamente sbranato. L'uomo, che conosce bene questo tipo di animale perché in passato ha lavorato in un circo in cui accudiva tra gli altri animali proprio un coccodrillo, ha dichiarato di essere riuscito a vedere perfettamente l'animale, un esemplare di circa un metro e mezzo di lunghezza, mentre si avvicinava alla riva. In base all'attenta descrizione fornita dal pescatore circa le dimensioni e la conformazione del capo dell'esemplare, gli agenti hanno però ipotizzato che l'animale avvistato non sia in realtà un coccodrillo, bensì un alligatore.Considerando comunque la presunta attendibilità dell'uomo che ha dichiarato di essere assolutamente certo di ciò che ha visto, i Forestali del Comando Stazione di Castel Volturno hanno provveduto ad avvisare della segnalazione l'ASL competente, l'Ente Riserva Naturale "Foce Volturno" ed il Comune di Falciano del Massico. Il sindaco ha quindi subito emanato, per ragioni di sicurezza pubblica, un'ordinanza che vieta la balneazione, lo stazionamento, la pesca e l'utilizzo di imbarcazioni nel lago.Il Corpo forestale dello Stato, che ha poi informato dell'accaduto anche la Prefettura, dopo diverse perlustrazioni dell'area, non ha rilevato alcuna presenza nelle acque dell'alligatore, ma sta continuando comunque a monitorare con elevata frequenza il lago e a raccogliere altre eventuali notizie o segnalazioni in merito alla vicenda

c.s.

Questa mattina Consiglio Comunale a Gallo Matese con polemiche.

GALLO MATESE. Contestato l'Odg e soprattutto l'orario (mezzogiorno di oggi venerdì 30 aprile, ultimo giorno utile per ottemperare nel rispetto della legge) scelto dal sindaco Francesco Confreda per discutere e approvare fra l'altro il bilancio di previsione annuo e triennale. Ma quello su cui maggiormente sono concentrate le attenzioni dei gallesi che maggiormente si interessano della cosa pubblica sono le comunicazioni dello stesso primo cittadino che, per voce di popolo e per un'informazione completa, dovrebbe ufficializzare anche l'avvenuta vendita all'asta giudiziaria della sua abitazione familiare e per conseguenza il suo domicilio fuori paese, atteso che, secondo la stessa fonte, anche un'altra abitazione in cui il sindaco avrebbe potuto trovare dimora sarebbe oggetto di contenzioso con la figlia dell'ex proprietario che, sempre per voce di popolo, non è mai stato soddisfatto delle proprie legittime spettanze e quindi costretta a sua volta ad adire le vie giudiziarie per il recupero del credito. Ma naturalmente queste potrebbero essere mere illazioni messe in circolazione dai soliti detrattori senza ritegno che pertanto il primo cittadino bene farebbe a negare ufficialmente in sede istituzionale in modo da rassicurare i compaesani preoccupati per quanto di grave si vocifera...
Fonte: Teleradionews

OGGI PRIMO CONSIGLIO COMUNALE PER IL SINDACO FACENTE FUNZIONE MADDALENA DI MUCCIO.


ALIFE. Questa sera consiglio comunale, iIl primo convocato da Maddalena Di Muccio dopo la scomparsa del sindaco Fernando Iannelli. Consiglio Comunale convocato su determinazione del Sindaco facente funzioni Maddalena Di Muccio per oggi 30/04/2010, alle ore 19,00 nella sala delle adunanze del comune in sessione ordinaria, di 1° convocazione, e per il giorno 3/05/2010 in secondo convocazione ordinaria alle ore 19,00 per deliberare il seguente O.d.G.: Lettura e approvazione verbali precedente seduta consiliare. Esame ed approvazione del bilancio di previsione annuale (2010) e allegati, della relazione previsionale e programmatica, del bilancio pluriennale (2010-2012) del programma triennale e dell'elenco annuale dei lavori pubblici (2010-2012).


Fonte:teleradionews

Stadio di Pontelatone imminente l'appalto.


PONTELATONE.Bando di gara per i lavori al campo sportivo della frazione Treglia. Il Comune ha dato il via libera per il bando di gara dei lavori di realizzazione dell’Impianto sportivo polivalente nella frazione Treglia 1° lotto. Importo complessivo a base d’asta, 66.000 euro, stante il progetto redatto dall’ingegnere Raffaele Marra. Treglia potrà così riavere in tempi brevi un impianto sportivo in luogo a quello pre-esistente dove però è stata rinvenuta la fortificazione sannita e soprattutto dove sono ancora in corso tuttora gli scavi per rinvenire ulteriori reperti archeologici.


Fonte: teleradionews

Città Viva, ma col fiatone?


CAIAZZO. Paventata la chiusura della sede. Anche in Consiglio Comunale si presume che il gruppo si divida. Lo preannunciammo qualche giorno e sembra che l’indiscrezione ora sia avallata da dati certi. C’è spaccatura tra i membri dell’Associazione “Caiazzo Città Viva” espressione diretta del gruppo di minoranza consiliare in Consiglio Comunale. La causa di tutto ciò, sarebbe nel mancato appoggio elettorale ad Amedeo Insero, consigliere comunale e candidato con il Pd alle scorse elezioni provinciali. Alcuni membri del direttivo si sono dimessi dall’Associazione e ciò ha creato un ulteriore effetto domino anche tra gli stessi membri del gruppo consiliare, cinque in tutto, il cui capogruppo è l’avvocato Ciro Ferrucci (nella foto), E questi insieme a Francesco Perrone e Stefano Mennillo resterebbero come gruppo consiliare Città Viva, mentre gli altri due membri Amedeo Insero e Antimo Cerreto, entrambi di area Pd, farebbero gruppo a parte. Lunedì scorso si è tenuta un’assemblea che ha portato ulteriori elementi alla luce e ne sarebbe venuta fuori anche una non condivisione di intenti proprio tra Insero e Mennillo, il primo avrebbe infatti additato il secondo del mancato appoggio elettorale. Così come anche Perrone, da sempre vicino alle posizione del centro destra, non avrebbe appoggiato l’alleato alle provinciali, ma anzi addirittura l’avversario politico, ovvero il sindaco di Caiazzo Stefano Giaquinto che qui in città ha rastrellato consensi a quattro cifre! La stessa Associazione si è poi prodigata nell’inviare uno scarno comunicato di cui diamo conto: “In seguito alla riunione avvenuta ieri sera, lunedì per chi legge, successiva alla convocazione di tutti i soci dell'assemblea, la medesima ha deliberato: di continuare le attività dell'associazione;di convocare, da qui a due settimane, una riunione i cui punti all'ordine del giorno saranno:rinnovo del consiglio direttivo, anche in seguito alle dimissioni di parte di esso; nuova campagna di tesseramento annuale”. Il comunicato non è firmato dal presidente dell’Associazione Raffaele Santabarbara, che intanto si sarebbe recato anche a chiedere il distacco delle utenze della sede a lui intestate, almeno queste le voci di corridoio.


Fonte: teleradionews

UN SILENZIO ASSORDANTE.


CASERTA. I recenti dati sulla occupazione nel nostro paese registrano nel 2009 una perdita di circa 400.000 posti di lavoro con un decremento rispetto all’anno precedente, circostanza mai verificatasi dal 1995. A tale notizia è stato riservato dalla stampa il relativo spazio ma certo con minor risalto rispetto alle solite diatribe tra le forze politiche, alla cronaca nera o rosa od altro.
Del pari, ad ogni talk show di attualità politica (i pochi in onda dopo l’ultimo blitz censorio) sono presenti – dignitosi e silenziosi testimoni del loro personale e collettivo dramma – delegazioni di lavoratori di aziende già chiuse od a rischio i quali assistono sbigottiti a dibattiti sempre più surreali e comunque sempre lontani da temi politici veri e concreti, nei quali vengono loro riservati pochi minuti per le rituali manifestazioni di solidarietà. E’ pur vero, ha dichiarato il Dott. Carlo De Michele Presidente dell'Associazione Carta '48, che tanti argomenti di confronto e di scontro politico sono oggi di capitale importanza per la tenuta della nostra democrazia e che è vitale respingere i tanti attacchi che oggi vengono mossi ai principi costituzionali in tema di rispetto dell’equilibrio tra i poteri dello Stato, di libertà di informazione etc., ma è altrettanto vero che la precondizione di un effettivo ritorno ad una vita pienamente democratica , ad un confronto civile e costruttivo passa attraverso la centralità della questione del lavoro e, quindi, di una giustizia e di un equlibrio sociale che stiamo giorno per giorno perdendo. I padri costituenti, continua De Michele, lo avevano perfettamente intuito così che il dettato costituzionale che afferma che la nostra è una Repubblica fondata sul lavoro, e tutto il coerente e conseguente impianto di norme, muoveva dalla consapevolezza profonda che solo la effettiva attuazione del diritto\dovere al lavoro realizza il concreto accesso ai diritti politici per tutti e, di conseguenza, le condizioni per una politica indirizzata al bene di tutti e non di oligarchie politiche ed economiche.
E’ infatti solo la politica, quella vera, che in una democrazia può dare risposte , i “fatti” che la gente si aspetta. E poiché la politica non nasce , come i tanti pseudo intellettuali hanno in questi anni predicato da dorati salotti televisivi, da freddo tecnicismo o da fantasiosi giuramenti , ma dalla passione civile capace di tradursi in progetti seri , è alla politica che occorre guardare e metter mano. Una politica che respinga gli attuali logori riti e recuperi la sua agghiacciante distanza da ciò che dovrebbe rappresentare , che si riappropri di identità ideale e, quindi, di reali differenze di proposta. E’ questo ciò che oggi chiedono i disoccupati, i nostri giovani, i tanti precari e, più in generale tutti quelli che dalla classe politica e dallo Stato pretendono la tutela dei loro diritti ed attenzione per i loro bisogni. Tutti noi, anche chi ha la fortuna di non vivere direttamente il dramma del disagio occupazionale od economico, dovremmo sentirci coinvolti e forse sarebbe di aiuto alla nostra mente , ma ancor più al nostro cuore, sforzarci di immaginare la solitudine nella quale questo sistema ha confinato l’operaio cinquantenne che in un giorno perde il posto di lavoro, il giovane diplomato o laureato costretto a mendicare un lavoro dequalificante o l’insegnante che, dopo decenni di servizio, è ancora precario. Cosa dovrebbero dire costoro alla classe politica che dovrebbe rappresentarli e tutelarli ? Non è questa la società che la nostra Carta Costituzionale disegna ed auspica. Al contrario l’architettura costituzionale pone al centro la personalità umana con le sue potenzialità e responsabilità e con i suoi corrispondenti diritti ed aspettative , e mette al servizio di tutti i cittadini la politica e la libera impresa economica che sono pertanto grandi opportunità di comune convivenza e sviluppo civile ed economico e non, come oggi, padrone del nostro destino e strumento del potere di caste separate poco o nulla interessate dai problemi della gente. E’ infatti l’assenza di una vera classe dirigente, vera per competenze ed indipendenza, che impedisce che tutti gli enti che sul territorio dovrebbero garantire sviluppo e legalità, e quindi tutela dei diritti ed occupazione, producano alcuna attività se non quella di garantire clientele. Anche l’impresa non sfugge a questa logica tanto che il rapporto non è più col territorio e le sue esigenze e potenzialità ma con la classe politica in un rapporto di intimità sempre più evidente. Sembra infatti che la consuetudine tutta italiana di socializzare le perdite e privatizzare i profitti non sia tramontata, mentre occorrerebbe farsi carico di nuove responsabilità sociali per il bene di tutti e, in ultima analisi, delle stesse imprese.
Questo circuito negativo va contrastato, ed il primo atto concreto è prendere atto del “silenzio assordante” di tanti nostri concittadini che oggi vivono in solitudine il problema del lavoro e lottare contro ciò anzitutto con la nostra attenzione. Certo, conclude Carlo De Michele, siamo ben consapevoli che non è facile invertire una tendenza tanto radicata , non è facile uscire dalla ubriacatura dell’egoismo sociale per ricostruire il senso del dovere e della solidarietà. In particolare la nostra Comunità, quella Casertana, ha bisogno di riappropriarsi del valore profondo della antica denominazione di “Terra di Lavoro” che ha significato per decenni sobrietà, dedizione, sacrificio. “Carta 48” pone pertanto al centro il tema del lavoro e di un corretto funzionamento delle istituzioni, con la speranza di offrire un contributo alla ripresa di un dibattito civile e politico vero e non rituale, ma anche per l’urgenza di dare, nel proprio piccolo, una voce a tanti nostri concittadini confinati nel silenzio. E’ per queste ragioni , per le quali lavoreremo, che invitiamo tutti a dare un contributo, con le loro idee e proposte, ma soprattutto con la generosità ideale di chi vuole partecipare.
Pietro Rossi