10 febbraio 2010

COMMEMORAZIONE DELLE VITTIME DELLE FOIBE IN OCCASIONE DEL GIORNO DEL RICORDO CON IL GIORNALISTA GIULIANO GALLO.


PIEDIMONTE MATESE. In occasione del Giorno del Ricordo, istituito con la legge n. 92 del 30 marzo 2004 per favorire la conoscenza e la memoria della tragedia delle foibe, l’Assessorato alla Cultura e alla Pubblica Istruzione del Comune di Piedimonte Matese retto dal Prof. Costantino Leuci (nella foto), organizza un incontro con gli studenti delle scuole superiori della città, per il prossimo 11 febbraio, alle ore 11.00, presso la Biblioteca comunale. All’incontro parteciperà il giornalista del Corriere delle Sera, Giuliano Gallo, che parlerà delle vittime delle foibe e dell’esodo cui furono costrette le popolazioni italiane dell’Istria e della Dalmazia dopo la fine delle seconda guerra mondiale. Dopo la proiezione di documenti video e contributi storici, interverrà Giuliano Gallo in qualità di studioso e di testimone, essendo anch’egli di origini istriane e appartenente a una famiglia di profughi costretta a lasciare la propria terra.


Pietro Rossi

Restauro Teatro Mugnone, ok dalla soprintendenza per i beni culturali.


Marcianise. L'amministrazione Tartaglione è proficuamente e motivatamente impegnata a portare avanti l'iter tecnico amministrativo per il completamento del Teatro Mugnone (nella foto). E' di lunedì 8 febbraio, il provvedimento di autorizzazione all'esecuzione delle opere da parte della soprintendenza per i beni culturali. Si può procedere quindi alla trasmissione del bando di gara alla Stazione Appaltante Unica Provinciale che provvederà, secondo le procedure della stessa, all'appalto dei lavori.Tutta l'operazione è supervisionata dal sindaco Antonio Tartaglione, coadiuvato dal dirigente dell'ufficio tecnico ing. Ernesto Palermiti, e con la collaborazione degli assessori al territorio Ciro Costagliola e ai lavori pubblici Paride Amoroso, ciascuno per le proprie specifiche competenze. Per il riattamento dello storico edificio l'amministrazione dispone di un finanziamento di un milione e duecentocinquantamila euro che sarà utilizzato per la realizzazione di un primo stralcio funzionale, consistente nel restauro dei prospetti, nonché nel consolidamento dell'intera struttura, attraverso opere di risanamento del corpo di fabbrica, nelle more del reperimento di ulteriori fondi che permetteranno il completamento dell'opera. "Obiettivo primario- dichiara l'assessore Costagliola- è il reperimento di ulteriori due milioni di euro per portare a compimento l'intera struttura di proprietà comunale che da troppi anni versa in stato di abbandono: la città di Marcianise merita una struttura teatrale degna di tale nome, legittima aspettativa di tutta la cittadinanza". Secondo le previsioni, i lavori di restauro potrebbero partire già prima dell'estate. Così facendo, con la realizzazione del primo lotto funzionale saranno fruibili una serie di locali, immediatamente utilizzabili dalla città, in attesa del completamento dell'intera opera.


Fonte : comunicato stampa

COME I GERANI.


Caserta - Il 13 e 14 febbraio 2010Al Teatro Civico 14 Vicolo F. Della Ratta - CasertaUno spettacolo scritto, diretto e interpretato da Brunella Cappiello. Secondo appuntamento del cartellone casertano allestito per la prima stagione teatrale del teatro di vicolo F. Della Ratta. In scena la pièce Come i gerani, scritta, diretta e interpretata da Brunella Cappiello. Lo spettacolo sarà in scena sabato 13 febbraio alle ore 21.00 e domenica 14 febbraio alle ore 19.00. Brunella Cappiello attrice e regista casertana crea e scrive i propri spettacoli da vari anni. Ha alle spalle una lunga esperienza di teatro drammatico (trai suoi spettacoli “Anima e corpo” un sentito lavoro su Cassandra) e con questo spettacolo ha inaugurato da qualche anno una stagione di ironia, anche parlando comunque di sentimenti o di problematiche del nostro tempo. Come i gerani è un divertente monologo, scritto, diretto e interpretato dall’artista casertana, che trova la forma di un monologo parlato in una sorta di dialetto casertano italianizzato. Già dalla scelta della lingua emerge l’intenzione di Brunella Cappiello ad omaggiare l’infanzia e la vecchiaia, prendendo bonariamente in giro sia le credenze religiose e popolari, sia le piccole beghe di paese che diventano inesorabilmente fatti importantissimi. Il tutto visto attraverso gli occhi della bambina, che vive un’infanzia felice e ovattata, un po’ sola, separata dal mondo, facendosi in questo modo la sua opinione del mondo. La bambina cresce così al balcone, proprio come i gerani. “In una casa piena di sole e statue di santi, profumata di varecchina nelle stanze da letto e di sugo in cucina, si svolge l’educazione sentimentale di una bambina a cura delle tre zie signorine (nella foto) ” afferma l’autrice della pièce. “Le signorine, fanno vita ritirata e stanno a balcone, non scendono mai tra la folla a sentire gli odori, gli umori. La bambina vive così tra canzoni, giaculatorie, parabole bibliche e racconti”. “Ce steva na vota Prutusenella, che era na uagliuncella bella e brava, ma una fata dispettosa l’aveva chiusa int’a ‘na torre. Chesta torre non teneva porte e sta pora Prutusenella nun puteva ascì. Teneva solo nu barcone chino e sciure e là Prutusenella steva affacciata e suspirava” è la frase che per la regista può rappresentare il filo conduttore dello spettacolo.

Ufficio Stampa

Alessandro Dorelli


Il Sindaco Cennami ricorda le Foibe.


MONDRAGONI. Con la Legge 92 del 2004, il Parlamento istituiva il Giorno del Ricordo, in memoria degli italiani uccisi nelle cavità naturali dell'Istria e della Dalmazia dai partigiani slavi subito dopo l'armistizio del settembre 1943 . Le foibe sono cavità carsiche di origine naturale con un ingresso a strapiombo. Proprio in queste voragini fra il 1943 e il 1947 furono gettati, vivi e morti, quasi diecimila italiani. A cadere dentro le foibe ci sono fascisti, cattolici, liberaldemocratici, socialisti, uomini di chiesa, donne, anziani e bambini. Lo racconta Graziano Udovisi, l’unica vittima del terrore titino che riuscì ad uscire da una foiba. È una carneficina che testimonia l’odio politico-ideologico e la pulizia etnica voluta da Tito per eliminare dalla futura Jugoslavia i non comunisti. La persecuzione prosegue fino alla primavera del 1947, fino a quando, cioè, viene fissato il confine fra l’Italia e la Jugoslavia. Nessuno sa quanti siano stati gli infoibati: stime attendibili parlano di 10-15.000 sfortunati. "La commemorazione della tragica vicenda degli infoibati" ricorda il Sindaco Achille Cennami (nella foto)"segue di poco la commemorazione del Giorno della Memoria. Ci troviamo in questo caso di fronte ad una tragedia che ha colpito con violenza tantissimi nostri connazionali dell'Istria e della Dalmazia, ai quali, per troppo tempo, non è stato reso il giusto e doveroso tributo della memoria. Sono innumerevoli le singole vicende di atrocità subite da parte civili inermi che ancora oggi destano orrore nel momento del ricordo. E' dovere di ogni singolo cittadino avere memoria di quanto accaduto, ma soprattutto essere portatori nei confronti delle giovani generazioni di un ideale di convivenza pacifica tra i popoli che sia fatto concreto. La nostra Unione Europa oggi cresce e si allarga, ma deve rimanere intatto il ricordo delle innumerevoli sofferenze patite durante la Seconda Guerra Mondiale, senza distinzioni di nazionalità, da tante persone. Il ricordo di questi orrori ci deve guidare nella costruzione di una società che sappia comprendere fino in fondo il valore della memoria e della pace"


c.s.

Ancora forti malumori dai cespugli del centro – destra. “Se va avanti così, andremo da soli!”


CASERTA. I responsabili provinciali di Adc, Pdc, Udeur, Pri ed Mpa rispettivamente Domenico Bove, Silvio Lavornia, Angelo Brancaccio (con Fabio Sgueglia), Carmine Bevilacqua ed Antony Acconcia hanno stilato un documento comune con il quale invitano i vertici del Pdl non solo a darsi una mossa nella scelta del candidato alla Presidenza della Provincia, ma, soprattutto, che sia una decisione collegiale, ovvero interpartitica nell’ambito dello stesso centro – destra e condivisa. “La scelta, nell’area del centro –destra, del candidato alla presidenza della Provincia assume, giorno dopo giorno, connotati gravi e preoccupanti.” Così inizia il documento stilato dai responsabili dei cinque partiti. “Non solo la definizione –continua lo scritto – di un programma serio e credibile è passata in secondo piano, ma Pdl e Udc litigano fra loro, creando una imbarazzante situazione di stallo, senza preoccuparsi minimamente di aprire un confronto anche con gli altri partiti della coalizione, di cui si immaginano, evidentemente, un ruolo ornamentale e l’adesione acritica a qualunque scelta compiuta.” I cinque movimenti quindi rivendicano un certo diritto anche alla critica su una eventuale scelta calata dall’alto dai vertici dello stesso Pdl. “Al contrario –prosegue il documento – se non vi è dubbio che la esigenza di rispettare intese e accordi di livello nazionale troverà disponibili i partiti sottoscrittori del presente documento, è altrettanto indubbio che nel caso in cui, invece, dovesse prevalere una logica territoriale nel vaglio delle candidature, essi rivendicano con estrema determinazione il diritto di concorrere, con pari dignità, alla scelta di chi rappresenterà il centro –destra alle prossime elezioni provinciali. In questo senso, non vi potrà essere, in alcun modo, avallo a soluzioni precostituite, che non tengano conto della necessità di trovare un rappresentante forte e vincente, di cui siano riconosciute capacità da leadership e qualità amministrative.” Il documento chiude quindi con l’invito dei cinque partiti ad una ulteriore riunione per giovedì prossimo alle ore 19.00 presso la sede del Mpa, al fine di indicare un loro candidato alla Presidenza della Provincia di Caserta.


c.s.