PIEDIMONTE MATESE. La Giovane Italia di Piedimonte Matese ha inteso esprimere la propria opinione riguardo la scelta del candidato al consiglio provinciale per il collegio Piedimonte Matese –Gioia Sannitica, nella lista del PDL. Ritenendo infatti che il tempo stia stringendo, i giovani hanno pensato di scrivere una lettera ai Coordinatori Provinciali Sen. Gennaro Coronella, Sen. Pasquale Giuliano e per conoscenza al Sen. Carlo Sarro in cui si esprime tutta la loro preoccupazione per gli eccessivi ritardi. Il 28 e 29 Marzo è vicino, spiega il portavoce Andrea Boggia (nella foto), e riteniamo che sia quanto mai opportuno accelerare verso una decisione considerando che tanti elettori sono pronti ad esprimere la loro preferenza per il Popolo della Libertà. Un partito che vola, soprattutto nella nostra provincia, su percentuali altissime. Di certo, si riconfermerà il primo partito di Terra di Lavoro. L’anomalia è che, proprio qui, da troppo tempo ormai il partito è in una attesa supina di decisioni altrui, o di candidati calati dall’alto. Questo sta accadendo parallelamente per la scelta del candidato Presidente, e nel nostro collegio nell’individuare un consigliere in pectore. Vorremmo allora rompere ogni indugio, e lanciare le nostre proposte. Semplici, quasi ovvie, ma a quanto pare non ancora attuate. La prima è quella di stimolare tutti i responsabili di partito, e chi si propone per la carica, a sedersi attorno ad un tavolo, al fine di farsi trovare già pronti di fronte alla scelta del candidato al consiglio provinciale per il nostro collegio. Scelta che, non appena verrà definito il nome per la presidenza, dovrà infatti essere ratificata e presentata ai cittadini. Lo scopo è quello di evitare che si perda ulteriormente del tempo rispetto ad alcune importanti questioni, in primis la definizione di un programma concreto di azioni che puntino al rilancio dell’alto-casertano matesino. L’Ente provinciale ha, in relazione alle proprie competenze, una notevole incisività decisionale in materia di indirizzo e progettualità. E’ opportuno dunque stimolare un dibattito costruttivo, al fine di non trovarsi impreparati di fronte agli elettori. Ma non è solo un problema di tempi: il PdL, anche nella nostra realtà territoriale, conta al proprio interno, non c’è da nasconderlo, anime e sensibilità differenti, che cooperano costruttivamente e in comunione di intenti. Da qui la seconda proposta: poiché pensiamo che la nostra forza è quella dell’unità, siamo fortemente convinti che sia indispensabile raggiungere una scelta assolutamente condivisa. Noi della Giovane Italia rifiutiamo qualsiasi decisone, che non sia frutto del confronto democratico interno al partito. Riteniamo opportuno stimolare il partito affinchè non resti suddito di imposizioni verticistiche, che non rispetterebbero la vitalità e le forze positive delle quali il partito dispone sul territorio. Premesso ciò, riteniamo quindi che il nome giusto per rappresentare il partito e il territorio in questa tornata elettorale sia da scegliersi tra chi ogni giorno dimostra dedizione, capacità, tenacia e senso di responsabilità durante la propria attività sociale, politica e amministrativa in questo partito. Un partito che raccoglie tra le proprie fila uomini con alle spalle una ligia ed operosa militanza nel centrodestra, che si sono impegnati in prima persona per dare i natali al Popolo della Libertà nel Matesino. Noi della Giovane Italia, come tanti elettori, simpatizzanti e semplici cittadini, crediamo che questi debbano essere i criteri per selezionare il naturale candidato alla carica di consigliere provinciale nella lista che andremo a sostenere. Ci rimettiamo, dunque, alle decisioni del direttivo, pronti a dare il nostro umile contributo di proposte e di idee, come abbiamo fatto con la presente. E pronti ad accettare le scelte del direttivo stesso, purchè queste tengano in pieno conto la “voce della base” e si fondino su un serio e costruttivo confronto democratico.
Pietro Rossi