VENAFRO.A distanza di un anno dalla Conferenza sul clima delle Nazioni Unite che vide riunirsi nel Bella Center di Copenaghen lo scorso dicembre i vertici delle potenze mondiali si aprirà domani, proprio nella capitale scandinava, la due giorni di riunioni organizzate dal Parlamento europeo e dalla DG Generale ENVI della Commissione europea per analizzare i progressi raggiunti in materia ambientale in questo arco di tempo e per identificare una strategia comune da presentare durante la prossima Conferenza climatica dell’Onu prevista per fine 2010 in Messico. Tanti i momenti di confronto organizzati al fine di dettare le priorità dell’agenda energetica dell’Unione europea che continua riconoscere i cambiamenti climatici come una delle maggiori sfide dell’umanità.
“La globalizzazione – ha affermato l'On. Aldo Patriciello alla vigilia dell’importante appuntamento danese - ci obbliga a renderci conto che viviamo su un unico pianeta e che bisogna assolutamente affrontare i problemi ambientali a livello internazionale. L’UE assume con convinzione la sua responsabilità di assistere i paesi in via di sviluppo a perseguire una crescita compatibile con l’ambiente, finanziando direttamente progetti e programmi ambientali nei paesi in via di sviluppo e partecipando a fondi multilaterali come il meccanismo di sviluppo pulito del protocollo di Kyoto.” “Nonostante l’impegno europeo in materia di ambiente dispiegato dai Paesi europei, la capacità dell’Ue di incidere sulla scena internazionale al fine di convincere i Paesi più riluttanti ad intraprendere ambizioni politiche energetiche è ancora limitata come testimonia l’esito della Conferenza di Copenaghen dello scorso anno che non ci ha soddisfatto a pieno in quanto - ha commentato l’On. Patriciello – fu raggiunto un impegno unilaterale non giuridicamente vincolante. A distanza di un anno le febbrili negoziazioni condotte hanno gettato le basi per raggiungere un accordo completo ed esaustivo, che dovrà essere convertito in un trattato internazionale giuridicamente vincolante entro un termine non superiore a sei mesi". “L’obiettivo di questa due giorni di riunione – continua Patriciello - è di rendere la posizione dell’Ue in materia di ambiente ambiziosa e soprattutto condivisa dalla comunità internazionale. Cittadini, media, associazioni, imprese e ogni tipo di istituzione chiedono a gran voce di prendere l'unica decisione giusta: firmare un accordo sul clima capace di salvare il nostro pianeta dal cambiamento climatico più catastrofico”
“Il rilancio dell’economia, dell’innovazione e dell’imprenditorialità – conclude l’europarlamentare - non può prescindere dal combattere il cambiamento climatico, dal preservare la biodiversità, dal ridurre i problemi sanitari causati dall'inquinamento e dall’attuare una gestione più responsabile delle risorse naturali.”
Ufficio stampa On.Aldo Patriciello