COMUNICATO STAMPA
Nei giorni scorsi l'amministrazione comunale ha organizzato una giornata dedicata alla raccolta delle apparecchiature elettriche ed elettroniche di rifiuto.
Abbiamo appreso dalla stampa che tale manifestazione ha riscosso molto successo tanto da arrivare a riempire ben quattro cassoni scarrabili.
Tutto ciò è più che apprezzabile e certamente costituisce un buon servizio per la Città e la cittadinanza tutta.
Resta però un problema, sui manifesti informativi dell'iniziativa si leggeva l'espresso avvertimento della necessità di esibizione dell'iscrizione al ruolo TARSU, significandosi, quindi, che l'iniziativa era riservata ai cittadini di Piedimonte, o, comunque, a chi pagasse la TARSU presso la nostra Città, visto che, evidentemente, i costi di tale operazione ricadevano sulle loro spalle.
In altre occasioni in cui era stato organizzato lo stesso servizio, all'atto del conferimento dei rifiuti gli addetti rilevavano le generalità del cittadino e la tipologia di rifiuto conferito, evidentemente anche ai fini della tracciabilità dei rifiuti.
Questa volta non sembra sia stata seguita la stessa prassi.
Infatti, alcuni cittadini hanno segnalato che non era stato loro richiesta la prova della loro iscrizione al ruolo TARSU e che, anzi, avevano notato la presenza di loro conoscenti residenti in altri comuni che usufruivano del servizio.
Ci chiediamo, quindi, se e come il Comune abbia provveduto a verificare la legittimazione dei soggetti che conferivano i rifiuti e se esiste un elenco del materiale conferito.
In altre parole, se, come appare naturale, il servizio svolto ha avuto un costo, e se, quindi, era riservato ai cittadini di Piedimonte che tale costo hanno sopportato, l'amministrazione ha effettivamente vigilato affinchè sui cittadini piedimontesi non ricadesse l'aggravio di costo derivante dal conferimento da parte di soggetti che non pagano la TARSU presso il nostro Comune?
Il Coordinamento Cittadino del PdL