Castelvolturno. E’ cominciata da poco la costruzione di un nuovo porto turistico da 1200 posti barca presso il Villaggio Coppola, con la promessa di rilanciare il turismo e di riqualificare il litorale domizio. Il progetto nella sostanza prevede la costruzione di un porto turistico su un’area (in concessione per 60 anni ) di 756.500 mq per un totale di 1200 posti barca nonché la creazione di pontili per aliscafi, campi da golf, un centro polifunzionale e di diverse strutture di ristoro con un indotto di centinaia di posti di lavoro. Il costo complessivo dell’opera è di 85 milioni di euro.
Dopo “svariate “false partenze” sembra giunta la volta buona in quanto i lavori sono iniziati da alcuni giorni ed hanno visto la pulizia dell’area di sedime. Il tempo necessario al completamento dell’opera è stato stimato dalla società costruttrice Marina di Castello spa, società del gruppo Mirabella spa aggiudicatrice dell’appalto in circa 3 anni. Entrambe le società citate appartengono alla galassia della famiglia Coppola, essendo la figlia di Cristoforo, Cristiana Coppola, amministratrice delegata della prima e presidentessa della seconda.
In passato l’ex governatore Bassolino disse che il porto di Pinetamare avrebbe rappresentato la Fiat per Castel Volturno con migliaia di posti lavoro nella costruzione prima e nella gestione poi. Noi siamo fiduciosi che ciò avvenga, anche se finora qualche delusione già c’è stata.
Un esempio è l’annunciato “polo artigianale” di Viale delle Acacie, dove una riconversione volumetrica di vecchie e fatiscenti strutture “non civili”, che doveva creare un luogo di lavoro per artigiani come previsto dall’accordo di programma, è divenuta in realtà un condominio per civili abitazioni. Un cambio di destinazione non menzionato, almeno in apparenza, dagli accordi stretti e non approvato dal Consiglio comunale di Castel Volturno (unico organo delegato a cambiare i termini degli accordi e di cui non ci risultano emanazioni in tal senso). Non si conoscono neppure emanazioni legislative o autorevoli pareri in grado di spiegare i cambiamenti citati, ma nel frattempo è apparso un cartello “vendesi” sulle abitazioni ivi realizzate.
Noi, come altri realmente e sinceramente vogliamo la rinascita ed il bene di questo territorio, ma siamo realisti, non vogliamo illudere nessuno, per questo invitiamo la società e la dott.ssa Coppola, che ha un ruolo importantissimo a livello nazionale (è vicepresidente di Confindustria con delega al Mezzogiorno), ad essere attenti a metodi e modi per le scelte che andranno a farsi, occorrono esempi comportamentali concreti da parte di un gruppo così importante, procedure trasparenti e magari il tutto facilmente riscontrabile attraverso un sito internet, che dimostri che il tutto viene fatto in piena legalità e che finalmente di questi investimenti e posti di lavoro possa essere coinvolta la popolazione e le aziende locali, senza doversi sottomettere,come sempre, ai potenti di turno.
Tommaso Morlando
fonte: www.informareonline.com
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