31 ottobre 2010

Cimitero di pesci nel Lago di Gallo, giallo ambientale nel Parco Matese.


GALLO MATESE - È allarme ambientale nel cuore del Parco del Matese. Le sponde del lago di Gallo trasformate in un cimitero di pesci. Le cause della strage non sembrano ancora essere chiare. L’ipotesi di inquinamento dovuto a sostanze nocive immesse nell’acqua si fa sempre più strada. Il sindaco del piccolo centro matesino, ha emesso un’ordinanza che vieta qualsiasi utilizzo dell’acqua del lago e dei torrenti che da esso derivano. Inoltre è stata richiesta, sotto il controllo del Servizio Veterinario, la bonifica delle sponde del bacino dalle carcasse delle carpe morte a tutela della fauna selvatica. Un allarme che riguarda molti altri comuni della zona come Fontegreca e Capriati al Volturno e che si estende anche al sottostante fiume Volturno dove le acque del lago di Gallo arrivano, attraverso il fiume Lete. Centinaia le carcasse di esemplari quotidianamente vengono a galla. Sconosciuti, per ora, i motivi che stanno determinando l’emergenza. Le ipotesi più probabili sono quelle legate alla presenza di una sostanza inquinante, sversata illegalmente nel bacino, oppure di una infezione batterica. Saranno le analisi affidate all’Arpac a chiarire, nei prossimi giorni, ogni aspetto della delicata vicenda. Intanto la gente è preoccupata e chiede chiarezza. «Le carpe che vivono nel lago di Gallo Matese — riferisce Ivan Ricciuti che ha girato un filmato per documentare l’accaduto — stanno pian piano morendo. Sulle sponde si stanno riversando le carcasse di numerosissimi esemplari. È l’ennesima strage che si verifica in questo lago — spiega Ricciuti — ma a preoccupare tutti noi è l’assenza di certezza sulle cause del disastro». «Per colpa di qualcuno, la vita nel lago — conclude Ricciuti — si sta azzerando».Preoccupa inoltre il costante abbassamento del livello dell’acqua che, in caso di inquinamento chimico, potrebbe determinare una maggiore concentrazione delle sostanze velenose. Sarebbero oltre un migliaio, finora, i pesci morti e recuperati. Sull’acqua è ben visibile una strana melma verdognola che potrebbe indicare proprio lo stato di cattiva salute dello specchio d’acqua. Il caso di Gallo Matese non sembra essere unico nel panorama nazionale; infatti, anche nel lago di Liscione — a Guardialfiera in provincia di Campobasso — da giorni si cerca di capire la causa della morte di centinaia di pesci.

Giancarlo Izzo