Piana di Monte Verna. Dopo la Coldiretti di Roma ieri pomeriggio alle 15.00 precise gli allevatori della Coldiretti campana dell’alto casertano, circa trecento, hanno assediato i cancelli di ingresso dell’Azienda Parmalat sita in località Fagianeria del Comune di Piana di Monte Verna. Il via alla mobilitazione, con il presidio dello stabilimento, è stato dato dalla Coldiretti di Caserta dopo il fallimento del negoziato per il riconoscimento di un prezzo equo agli allevatori per evitare la chiusura delle stalle e la scomparsa del latte Made in Italy. “Se il lavoro delle mucche è sottopagato, gli allevatori denunciano – rileva la Coldiretti – pesanti speculazioni con il prezzo del latte che dai 36 centesimi al litro riconosciuti alla categoria arriva poi a costare fino a 1,50 euro sugli scaffali per i consumatori, con un ricarico del 329 per cento dalla stalla alla tavola”. La Coldiretti chiede anche “trasparenza nell’etichettatura del latte fresco e dei formaggi con l’obbligo di indicare in etichetta la provenienza del latte utilizzato per evitare che venga spacciato come italiano quello importato”. Attualmente insieme agli allevatori e ai vertici Coldiretti zonali, ci sono anche i sindaci di Piana di Monte Verna Raffaele Santabarbara, di Caiazzo Stefano Giaquinto e di Alvignano Angelo Di Costanzo in attesa di capire se esiste il margine della trattativa. Intanto da Collecchio in provincia di Reggio Emilia c’è stato un minimo di approccio tra i vertici aziendali Parmalat e gli allevatori che sono fermi sulle loro posizioni. I dirigenti chiedono a questi ultimi di liberare i cancelli e permettere ai numerosissimi mezzi, altrimenti bloccati con il latte a bordo, di caricare e scaricare e subito dopo sono pronti alla trattativa. Ma alcuni rappresentanti degli stessi allevatori, tra cui anche Salvatore Farina, già vicesindaco di Piana di Monte Verna e attuale consigliere comunale, quindi in duplice veste sia di amministratore che di allevatore locale, fanno sapere che senza un minimo di garanzie la situazione è destinata a perdurare ad oltranza, con risvolti molto negativi proprio per l’azienda emiliana. Lo stesso Di Costanzo, sindaco di Alvignano, ha affermato di essere vicino agli allevatori dell’alto casertano e di sostenere anche l’alta qualità che solo il latte di questa area è in grado di garantire.