San Felice a Cancello(Caserta)-Dieci anni di battaglie giudiziarie le cui risultanze vittoriose, sono stampate sulle confezioni(vedi sotto) delle essenze del piccolo laboratorio di proprietà di Alfonso Piscitelli che dichiara: “Vogliono cancellare Ditta e i suoi Marchi distintivi ignorando del tutto i fatti precedenti che ci hanno visti impegnati nei Tribunali di mezza Italia dove: magistrati, giudici, tribunali, pubblici ministeri a iosa, hanno sempre acclarato che la nostra attività è nella piena legalità, e i prodotti sono prodotti del tutto originali”.
"Si richiede aiuto immediato. Nuovo colpo basso dei big della cosmesi ad Alfonso Piscitelli, il piccolo imprenditore casertano perseguitato dai colossi della cosmesi internazionale. «Ho solo tre operai artigiani, sono costretto ormai da anni a difendermi in Tribunale. Produco essenze alla pari di quelle più note a livello mondiale ma i miei profumi costano dieci volte in meno di quelli più famosi pur avendo lo stesso 'gusto'. Faccio cosi' tanta paura alle multinazionali? », Alfonso Piscitelli, piccolo imprenditore casertano nel settore dei profumi allarga le braccia... tra lo scoramento e la rabbia che cavalca ostinata la tigre delle circostanze avverse... ebbene... ci risiamo... iterative come vecchi biliosi che attraversano le ragioni altrui, indifferenti a tutto ciò che non sia il proprio personale lucroso obiettivo, le colossali griffes della cosmesi internazionale, tornano alla carica, lavorando ai fianchi, con colpi scientifici e poco visibili, orientati al logorio delle risorse residue, il piccolo imprenditore casertano che tra qualche mese dovrà ancora difendersi in Tribunale... le agenzie di stampa lanciano un nuovo capitolo di una telenovela che dura da dieci anni... La noiosissima fiction per casalinghe disperate «Anche i ricchi piangono » è stata sostituita nell'immaginario collettivo dall'annuncio delle nuove puntate di «kolossl del profumo sull'orlo di una crisi di nervi»... Ma la colpa è tutta di un abile chimico che riesce con l' azienda artigiana dei Piscitelli e tre soli dipendenti, a 'replicare' le essenze aromatiche delle maggiori griffes, senza infrangere e lo affermano varie sentenze in merito, le leggi che disciplinano la materia. Dopo dieci anni di battaglie giudiziarie le cui risultanze vittoriose, sono stampate sulle confezioni delle essenze della Profumi&Profumi, un gruppo di multinazionali della cosmesi mondiale hanno deciso di chiamare un'altra volta in causa il piccolo imprenditore casertano, Alfonso Piscitelli, 43 anni, sposato e padre di tre figli, di Santa Maria a Vico, con un atto di citazione davanti alla sezione proprieta' industriale ed intellettuale del Tribunale di Napoli. In verità e a dirla tutta, i big della cosmesi non si sono limitati a chiamare in causa i Piscitelli con un atto di citazione e basta ma... si sono spinti un attimo più in là, poiché con la grazia che contraddistingue i panzer ed una pattuglia di guastatori.. i big di cui sopra, ignorando de facto le sentenze assolutorie relative all'accusa di contraffazione e falso, si spingono fino ad accusare l'intera famiglia Piscitelli di "essersi mobilitata per gestire un illecito commercio" aggiungendo peraltro anche l'accusa di associazione per delinquere...I big chiedono ovviamente tra le altre e diverse cose, il sequestro e l'inibizione della produzione delle essenze ed il giudice della sezione specializzata di materia industriale ed intellettuale del tribunale di Napoli, accoglie le richieste relative a diversi punti del ricorso e fissa la comparizione delle parti per i prossimi giorni. Nessuno può arrogarsi a questo punto, il compito di giudicare dove sia il bene e dove finisca il male... o viceversa ...ma a nessuno è vietato di seguire i suggerimenti della ragione e la ragione impone interrogativi del tipo: ma come è possibile che un giudice ordini il sequestro di un prodotto considerato in regola da un altro giudice?, sicuramente non è possibile "amenoché" a governare il destino degli uomini non sia la legge che ordina: non sappia la destra ciò che fa la sinistra... «Perché qualcuno pensa ancora che il diritto sia a senso unico?» Sul sito dei "Maestri Profumieri" appare la seguente scritta: ...«Si informa il pubblico dei consumatori che le etichette di seguito raffigurate, riguardano esclusivamente i profumi prodotti e distribuiti dalla "Profumi & Profumi "con l'apposizione dei propri marchi originali in funzione distintiva. Pertanto il marchio e/o nome altrui che appare riquadrato nella parte bassa dell'etichetta, è usato solo ed esclusivamente in funzione di marchio descrittivo per l'individuazione olfattiva della fragranza e che non esiste alcun rapporto Giuridico/ Economico con la ditta proprietaria del marchio e/o nome altrui» Ciò nonostante i prodotti della profumo& Profumi si vogliono considerare contraffatti.... e la battaglia continua, ma Alfonso Piscitelli non si arrende e dopo l'ennesimo attacco ai fianchi, in data 9 dicembre scrive al procuratore capo del Tribunale di Napoli: Illustrissimo Signor. Procuratore Capo del TRIBUNALE di NAPOLI Io sottoscritto Alfonso Piscitelli quale dipendente della PROFUMI & PROFUMI srl sita nel Comune di San Felice a Cancello ( CE ) Via Crocella Santa 47 mosso da una ferrea volontà di far accettare rispettare il diritto, le chiedo con la massima urgenza di essere ascoltato, prima che fatti estremamente gravi circa il comportamento estremamente scorretto di alcune Multinazionali, possa nell'immediato cercare con artifizi di indurre in confusione codesto spettabile Tribunale e pertanto arrecare seri e forse irreversibili danni alla mia famiglia , a quella dei lavoratori e di tutto l'indotto che gli gravità attorno, ivi compresi i consumatori. Tali multinazionali si sono rivolte a codesto spettabile tribunale e più specificatamente alla Sezione specializzata in materia industriale ed intellettuale. Il modo perentorio e impositivo con il quale si sono rivolte circa l'ottenimento immediato di cancellare tutto e cioè la Ditta e i suoi Marchi distintivi ignorando del tutto i fatti precedenti che ci hanno visti impegnati nei Tribunali di mezza Italia dove: magi- strati, giudici, tribunali, pubblici ministeri a iosa, hanno sempre acclarato che la nostra attività è nella piena legalità, e i prodotti sono prodotti del tutto originali , ci fa riflettere : come mai pensano a tutt'oggi che il diritto è a senso unico? Forse perché possono invocare l'art. 700 tacendo volontariamente al Tribunale i fatti su menzionati, fidando in una superficialità di giudizio immediato e una volta ottenuto il provvedimento DISTRUGGERE con estrema semplicità una Ditta di onesti .
"Si richiede aiuto immediato. Nuovo colpo basso dei big della cosmesi ad Alfonso Piscitelli, il piccolo imprenditore casertano perseguitato dai colossi della cosmesi internazionale. «Ho solo tre operai artigiani, sono costretto ormai da anni a difendermi in Tribunale. Produco essenze alla pari di quelle più note a livello mondiale ma i miei profumi costano dieci volte in meno di quelli più famosi pur avendo lo stesso 'gusto'. Faccio cosi' tanta paura alle multinazionali? », Alfonso Piscitelli, piccolo imprenditore casertano nel settore dei profumi allarga le braccia... tra lo scoramento e la rabbia che cavalca ostinata la tigre delle circostanze avverse... ebbene... ci risiamo... iterative come vecchi biliosi che attraversano le ragioni altrui, indifferenti a tutto ciò che non sia il proprio personale lucroso obiettivo, le colossali griffes della cosmesi internazionale, tornano alla carica, lavorando ai fianchi, con colpi scientifici e poco visibili, orientati al logorio delle risorse residue, il piccolo imprenditore casertano che tra qualche mese dovrà ancora difendersi in Tribunale... le agenzie di stampa lanciano un nuovo capitolo di una telenovela che dura da dieci anni... La noiosissima fiction per casalinghe disperate «Anche i ricchi piangono » è stata sostituita nell'immaginario collettivo dall'annuncio delle nuove puntate di «kolossl del profumo sull'orlo di una crisi di nervi»... Ma la colpa è tutta di un abile chimico che riesce con l' azienda artigiana dei Piscitelli e tre soli dipendenti, a 'replicare' le essenze aromatiche delle maggiori griffes, senza infrangere e lo affermano varie sentenze in merito, le leggi che disciplinano la materia. Dopo dieci anni di battaglie giudiziarie le cui risultanze vittoriose, sono stampate sulle confezioni delle essenze della Profumi&Profumi, un gruppo di multinazionali della cosmesi mondiale hanno deciso di chiamare un'altra volta in causa il piccolo imprenditore casertano, Alfonso Piscitelli, 43 anni, sposato e padre di tre figli, di Santa Maria a Vico, con un atto di citazione davanti alla sezione proprieta' industriale ed intellettuale del Tribunale di Napoli. In verità e a dirla tutta, i big della cosmesi non si sono limitati a chiamare in causa i Piscitelli con un atto di citazione e basta ma... si sono spinti un attimo più in là, poiché con la grazia che contraddistingue i panzer ed una pattuglia di guastatori.. i big di cui sopra, ignorando de facto le sentenze assolutorie relative all'accusa di contraffazione e falso, si spingono fino ad accusare l'intera famiglia Piscitelli di "essersi mobilitata per gestire un illecito commercio" aggiungendo peraltro anche l'accusa di associazione per delinquere...I big chiedono ovviamente tra le altre e diverse cose, il sequestro e l'inibizione della produzione delle essenze ed il giudice della sezione specializzata di materia industriale ed intellettuale del tribunale di Napoli, accoglie le richieste relative a diversi punti del ricorso e fissa la comparizione delle parti per i prossimi giorni. Nessuno può arrogarsi a questo punto, il compito di giudicare dove sia il bene e dove finisca il male... o viceversa ...ma a nessuno è vietato di seguire i suggerimenti della ragione e la ragione impone interrogativi del tipo: ma come è possibile che un giudice ordini il sequestro di un prodotto considerato in regola da un altro giudice?, sicuramente non è possibile "amenoché" a governare il destino degli uomini non sia la legge che ordina: non sappia la destra ciò che fa la sinistra... «Perché qualcuno pensa ancora che il diritto sia a senso unico?» Sul sito dei "Maestri Profumieri" appare la seguente scritta: ...«Si informa il pubblico dei consumatori che le etichette di seguito raffigurate, riguardano esclusivamente i profumi prodotti e distribuiti dalla "Profumi & Profumi "con l'apposizione dei propri marchi originali in funzione distintiva. Pertanto il marchio e/o nome altrui che appare riquadrato nella parte bassa dell'etichetta, è usato solo ed esclusivamente in funzione di marchio descrittivo per l'individuazione olfattiva della fragranza e che non esiste alcun rapporto Giuridico/ Economico con la ditta proprietaria del marchio e/o nome altrui» Ciò nonostante i prodotti della profumo& Profumi si vogliono considerare contraffatti.... e la battaglia continua, ma Alfonso Piscitelli non si arrende e dopo l'ennesimo attacco ai fianchi, in data 9 dicembre scrive al procuratore capo del Tribunale di Napoli: Illustrissimo Signor. Procuratore Capo del TRIBUNALE di NAPOLI Io sottoscritto Alfonso Piscitelli quale dipendente della PROFUMI & PROFUMI srl sita nel Comune di San Felice a Cancello ( CE ) Via Crocella Santa 47 mosso da una ferrea volontà di far accettare rispettare il diritto, le chiedo con la massima urgenza di essere ascoltato, prima che fatti estremamente gravi circa il comportamento estremamente scorretto di alcune Multinazionali, possa nell'immediato cercare con artifizi di indurre in confusione codesto spettabile Tribunale e pertanto arrecare seri e forse irreversibili danni alla mia famiglia , a quella dei lavoratori e di tutto l'indotto che gli gravità attorno, ivi compresi i consumatori. Tali multinazionali si sono rivolte a codesto spettabile tribunale e più specificatamente alla Sezione specializzata in materia industriale ed intellettuale. Il modo perentorio e impositivo con il quale si sono rivolte circa l'ottenimento immediato di cancellare tutto e cioè la Ditta e i suoi Marchi distintivi ignorando del tutto i fatti precedenti che ci hanno visti impegnati nei Tribunali di mezza Italia dove: magi- strati, giudici, tribunali, pubblici ministeri a iosa, hanno sempre acclarato che la nostra attività è nella piena legalità, e i prodotti sono prodotti del tutto originali , ci fa riflettere : come mai pensano a tutt'oggi che il diritto è a senso unico? Forse perché possono invocare l'art. 700 tacendo volontariamente al Tribunale i fatti su menzionati, fidando in una superficialità di giudizio immediato e una volta ottenuto il provvedimento DISTRUGGERE con estrema semplicità una Ditta di onesti .
Giuseppe Sangiovanni