PRATA SANNITA. Si terrà il prossimo 21 novembre 2009 il IV o Forum Itinerante di Educazione Sanitaria per Comunità, organizzato dal Comune di Prata Sannita con il patrocinio della Comunità Montana del Matese. L’evento ha lo scopo di rendere edotta la Comunità di Prata e zone limitrofe sulle malattie cardiovascolari ed in particolar modo sulle problematiche legate alla prevenzione, diagnosi e cura delle stesse. Tema del Forum è
“il dolore di petto: tra il sapere e il saper fare”. Durante il Forum ci sarà un’esercitazione pratica su manichino (Mini Anne Kit della Laerdal, acquistati dall’Amministrazione Comunale di Prata Sannita per volontà del sindaco l’avv. Domenico Scuncio) da parte delle scolaresche della I a, II a e III a classe della scuola secondaria di I ° grado. I Kit Mini Anne della Laerdal sono un prodotto esclusivo, e il Comune di Prata Sannita ha aderito al Progetto “Sai salvare una vita?”Fondamentale è la tempestività nell’avvertire i mezzi di soccorso e la capacità di effettuare le manovre RCP ( Rianimazione Cardiopolmonare), in attesa del 118; pochi attimi possono fare la differenza, tra la vita e la morte, tra un’esistenza normale ed una segnata dalla sofferenza. La RCP consente di prolungare il tempo utile ai soccorritori per arrivare e prestare le cure necessarie, senza danni per il paziente. Altro importante dato dimostra come nell’80% dei casi un ACC (Arresto Cardiocircolatorio) avviene entro le pareti domestiche e vede come testimoni, spesso impreparati ed impotenti, i ragazzi e le donne. Obiettivo del progetto e realizzare un’opera di formazione all’emergenza attraverso tre percorsi:
1. Diffondere nelle scuole, in modo semplice ma efficace, la tecnica della RCP utilizzando il MINI ANNE, creando nei giovani una coscienza sociale, tale da far superare timori, insicurezza e indifferenza;
2. Istituire dei corsi indirizzati alle donne che per sensibilità e per natura svolgono all’interno del nucleo familiare l’importante ed insostituibile ruolo di “cura” e assistenza dai più piccoli ai più anziani;
3. Formare i familiari del cardiopatico dando tutte le nozioni e le conoscenze necessarie per far loro acquisire sicurezza e tranquillità nella gestione di un eventuale momento critico.
L’intento è quello di innescare una vera e propria reazione a catena, ogni formato dovrà sentire il dovere di trasmettere le proprie conoscenze ad altri: familiari ed amici.
Il progetto è rivolto:
Ø Studenti delle scuole dell’obbligo IV – V Primaria, I – II – III Secondaria di I ° grado, e a tutte le classi della Secondaria di II ° grado;
Ø Donne che sentono la responsabilità della gestione familiare;
Ø Chi vive e condivide il quotidiano sentire del malato di cuore.
Saranno presenti il sindaco di Prata l’avv. Domenico Scuncio, e gli organizzatori scientifici e promotori dell’evento, gli Istruttori di BLSD della Centrale Operativa 118 di Caserta e dottori in infermieristica Domenico Tartaglia e Giovanni Pontillo, infermieri specialisti in area critica cardiologica dell’Unità Operativa Complessa di Cardiologia con UTIC del Presidio Ospedaliero di Piedimonte Matese, che presenteranno il Progetto PAD Chain “Matese Vita”. Il Progetto finanziato dalla Comunità Montana Zona del Matese prevede l’acquisto e la donazione da parte dell’Ente Montano di un DAE ( Defibrillatore Automatico Esterno) ai diciassette Comuni (uno per Comune) e la relativa formazione per il personale non sanitario indispensabile per la riuscita del Progetto. I Corsi saranno tenuti nel territorio montano sotto la guida del direttore della Centrale Operativa 118 di Caserta il dottor Roberto Mannella. Modereranno il Forum il dottor Rossano Battista, primario dell’Unità Operativa Complessa di Cardiologia – Utic di Piedimonte Matese e il dottor Roberto Mannella, primario della Centrale operativa 118 di Caserta, interverranno come relatori i medici ( Luigi De Risi, Alfonso Marra, Emanuele Proia, Antonio Sparaco) e gli infermieri (Anna Vetere, Antonietta Guerra, Giovanni Cardillo e Michele Zancaglione) dell’Unità Operativa Complessa di Cardiologia – Utic e la dottoressa Viviana Iannotti e l’infermiere di triage Marco Izzo del Pronto Soccorso, mente per il 118 ci saranno il dottor GiovanGiuseppe Caracciolo e l’autista-soccorritore Giuseppe Ricciardi, tutti provenienti dall’Ospedale di Piedimonte Matese dell’Azienda Sanitaria Locale di Caserta.
Saranno presenti come ospiti il Presidente della Comunità Montana zona del Matese dottor Fabrizio Pepe, il Maresciallo Giuseppe Rocco Sileo della Locale Stazione dei Carabinieri, il Parroco Don Michelino Izzo e il dirigente Scolastico Istituto Comprensivo “ F. Rossi” di Capriati al Volturno prof. Gaetano Golini. Le patologie cardiovascolari rappresentano la principale causa di morte nei paesi industrializzati, più delle malattie tumorali: la rappresentazione più tipica è l’infarto del miocardio. Linfermiere specialista in emergenza/urgenza Domenico Tartaglia ci ammonisce che “… Ogni giorno ci sono cuori che cessano di battere. Molti di essi sono troppo sani per morire … fa che tra questi non ci sia il tuo …” . Il Forum, continua Tartaglia, ha lo scopo di informare su un problema sanitario di un determinato rilievo statistico, poiché la patologia cardiovascolare più frequente è senza dubbio l’infarto del miocardio, che insorge con un dolore che il più delle volte è toracico, ma vi sono delle frequenti casistiche che ci dicono che l’esordio è più subdolo ed interessa le braccia, il collo, lo stomaco generando vomito, sudorazione algida. Proprio perché la diagnosi è molto semplice (a volte basta un semplice elettrocardiogramma per fare diagnosi) non bisogna trascurare nulla e quanto prima, in caso di dolore, eseguite un ECG a 12 derivazioni. Ciò che più ci spaventa, ribadiscono Tartaglia e Pontillo, è la morte improvvisa cardiaca, che viene definita dall’American Heart Association (AHA) come : “La cessazione brusca ed inattesa dell’attività circolatoria e respiratoria in pazienti con o senza malattia coronarica nota, con o senza segni premonitori”. L’incidenza della Morte improvvisa cardiaca in extra - ospedaliero è di 1 persona ogni 1.000 abitanti per anno, circa 60.000m /70.000 casi/anno in Italia e 300.000 /400.000 casi/anno negli Stati Uniti. Il 70% dei casi si verifica dentro le mura domestiche ed il 30% in luoghi pubblici. L’incidenza intra - ospedaliera è di 2,5 casi per 1.000 abitanti per anno. Ci sono solo due tipi di intervento che si sono dimostrati efficaci nel migliorare inequivocabilmente la sopravvivenza del paziente con arresto cardiaco:
· le manovre di supporto vitale di base (Basic Life Support);
· la defibrillazione precoce nei soggetti con fibrillazione ventricolare e tachicardia ventricolare senza polso. La sopravvivenza dopo arresto cardiaco fuori dall’ospedale rimane bassa, specialmente nelle grandi città e nelle comunità rurali, dove risulta essere inferiore al 2-5%. Recenti studi riportano una sopravvivenza che varia da 0 a 29%. Negli Stati Uniti raggiunge percentuali del 30-40%. Percentuali di sopravvivenza altissime, dal 41% al 74 % sono state registrate a livello internazionale, (Valenzuela 2000, White 2005, dati ILCOR 2005 - 2006) quando, nei pazienti vittime di arresto cardiaco improvviso in sede extra-ospedaliera, la RCP (rianimazione cardiopolmonare) sia stata effettuata immediatamente, subito dopo il collasso della vittima, e la defibrillazione semiautomatica sia stata effettuata altrettanto immediatamente, entro i primi 3 – 5 minuti dalla perdita di coscienza del paziente. Ecco perché, ribadiscono Tartaglia e Pontillo, puntiamo a sensibilizzare la nostra Comunità al BLS – D. Con il Forum si proverà a fornire quelle “istruzioni per l’uso” per veicolare la Comunità a quei comportamenti che conducono a conservare la salute come bene prezioso non solo per il singolo individuo, ma per l’intera collettività. Le linee Guida nazionali ed internazionali cardiologiche, infatti, sottolineano l’importanza della prevenzione delle malattie cardiovascolari ed indicano l’educazione del paziente come uno degli obiettivi primari per raggiungere tale scopo. Educare dunque la Comunità per promuovere la salute, educare per incentivare stili di vita sani e rendere le persone “potenti” nell’esercitare i propri diritti e responsabilità, nel modellare gli ambienti, i sistemi e le politiche che conducono alla salute e al benessere. Il momento essenziale consiste nell’assunzione di una propria responsabilità (consapevole e non delegata) nella difesa del proprio equilibrio fisico e psichico; essa si realizza attraverso un processo di comunicazione, cosa che lo staff dell’Unità Operativa Complessa di Cardiologia - Utic dell’Ospedale di Piedimonte Matese ha intrapreso a realizzare da tempo, tanto è che il Forum è giunto alla sua IV a edizione.
Nicola Iannitti