La 19.11 produzioni ricerca comparse per il film "Esterno Sera" per domani lunedì 9 novembre 2009 dalle h 20 sino alle h 6 del mattina di martedì e poi anche per domenica 15 novembre in cui si girerá la simulazione di una festa in interno (locale OFCA, via Cesare Battisti).Chiunque sia interessato prego si può iscrivere ai relativi gruppi su facebook e scrivere sulla bacheca o contattare il numero dell'assistente di regia.Per maggiori info consultare il gruppo. LE COMPARSE NON SONO RETRIBUITE.http://www.facebook.com/l.php?u=http%3A%2F%2Fwww.facebook.com%2Fprofile.php%3Fid%3D1262090149%26v%3Dbox_3%26ref%3Dname%23%2Fgroup.php%3Fgid%3D206044455914%26v 3Dinfo&h=78f8690e5feefbab12bb1b90146bf16fhttp://www.facebook.com/home.php?#/group.php?gid=174688342351
Informazione,Attualità, Cultura, Cronaca, Politica e Sport della Provincia di Caserta
08 novembre 2009
CONCERTO DEL QUARTETTO D’ARCHI DEL CONSERVATORIO S.CECILIA DI ROMA CON IL VIOLINISTA GIULIANO CAVALIERE.
Piedimonte Matese. Questa sera , a chiusura della Settimana della Memoria ciclo di manifestazioni organizzato dall’Amministrazione Comunale di Piedimonte Matese, presso la Chiesa di San Domenico alle ore 20,00 si svolgerà un concerto del Quartetto d’Archi del conservatorio S.Cecilia di Roma di cui fa parte il violinista Giuliano Cavaliere (nella foto), figlio del noto Maestro Felice Cavaliere direttore del Coro Ad Torani Aquas di Piedimonte Matese e della Corale Polifonica Metelliana. Giuliano Cavaliere,nato a Cava de’ Tirreni, in provincia di Salerno 24 anni fa, si è trasferito a Roma nel settembre del 1996, ha fatto parte dei Pueri Cantores del Coro della Cappella Sistina, diretto dal Maestro Domenico Bartolucci. Con il coro ha partecipato, anche come solista, oltre che alle solenni cerimonie papali, a numerosi concerti e tournée in Italia e all’estero (Giappone). Diplomato presso il Conservatorio di Musica di Santa Cecilia in violino, a 19 anni, sotto la fantastica guida del M° Camillo Grasso. Studia composizione nella classe del M° Luciano Pelosi. Ha suonato in diverse formazioni cameristiche ed orchestrali, in occasione di vari concerti. In qualità di “maestro collaboratore”, ha avuto la grande occasione di seguire in tutti i dettagli l’allestimento di due produzioni della stagione 2005-2006 dell’Accademia di Santa Cecilia: “The rake’s progress” di Stravinsky e “Don Giovanni” di Mozart, dirette rispettivamente da Daniele Gatti e da Antonio Pappano.
Pietro Rossi
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Peter
IL CAI PIEDIMONTE PRESENTA IL FILM SULLE GROTTE GLACIALI DELLA PATAGONIA.
SAN POTITO SANNITICO. Il CLUB ALPINO ITALIANO sez. di Piedimonte Matese con il patrocinio della della FONDAZIONE PER IL SUD e del CEA di Castello del Matese, il 13 novembre alle ore 19,15 presso la sede del CAI in via Sala a San Potito Sannitico nell’edificio dell’Ecomuseo dell’alto Casertano. Presenta la proiezione del film-documetario LE GROTTE GLACIALI DELLA PATAGONIA ,Film di Tullio Bernabei e Antonio De Vivo. Il documentario racconta per immagini i momenti salienti dell'esplorazione, con un richiamo alla spedizione del 1995 al Perito Moreno, durante la quale furono fatte delle immersioni in grotte glaciali allagate. E` nei ghiacciai patagonici che La Venta ha ottenuto i risultati più eclatanti, sia sul fronte esplorativo che su quello della ricerca scientifica. L'Associazione La Venta ha finora realizzato sette spedizioni sui ghiacciai che scendono dallo Hielo Continental Sur. Questo documentario è dedicato alla spedizione del 2000 nel Ghiacciaio Tyndall (Cile) nel Parco delle Torri del Paine. E' un ghiacciaio dalla superficie abbastanza regolare, e tutta la zona di ablazione è attraversata da una serie di tre fiumi paralleli, un po' come avviene anche nel Perito Moreno, ma con dimensioni ben maggiori. I fiumi si gettano in pozzi di dimensioni enormi e vi sono anche numerosi pozzi completamente pieni d'acqua, spesso di dimensioni imponenti.
Pietro Rossi
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Peter
L’AMMINISTRAZIONE DI SAN POTITO SANNITICO PREMIA LE TESI DI LAUREA INERENTI IL TERRITORIO COMUNALE.
San Potito Sannitico. Il Comune di San Potito Sannitico ha emanato un bando avente per oggetto l’assegnazione di premi di studio speciale riguardante la cittadina ai piedi del Matese ed il suo territorio con la sua identità culturale, civile ed anche con la sua tradizione storica e quella formatasi spontaneamente nella tradizione orale. Tale assegnazione, ha precisato il Sindaco Angiolo Conte, è riservata a neo laureati che abbiano discusso una tesi di Laurea interessante il Comune di San Potito Sannitico, nelle esplicitazioni esemplificative. Potranno presentare domanda per l’assegnazione dei premi di studio i neo laureati residenti e non ed anche cittadini stranieri che intendono presentare le loro tesi di laurea che interessano il Comune di San Potito Sannitico ed il suo territorio. Le domande vanno presentate su appositi moduli predisposti dall’Amministrazione Comunale e disponibili presso l’ufficio protocollo del Comune di San Potito Sannitico. Le domande di partecipazione unitamente agli elaborati (tesi di Laurea) saranno esaminate dalla Giunta Comunale. L’approvazione dell’assegnazione dei premi di studio speciale competerà alla Giunta Comunale che la formalizzerà con un proprio atto deliberativo.
Pietro Rossi
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Peter
SUCCESSO DELLA SETTIMANA DELLA MEMORIA A PIEDIMONTE MATESE.
Piedimonte Matese. Dopo la commemorazione del 4 novembre dedicata ai caduti di tutte le guerre, l’Amministrazione Comunale di Piedimonte Matese guidata dal Sindaco Avv. Vincenzo Cappello, ha presentato ieri mattina presso l’aula consiliare del Comune i racconti e le testimonianze di episodi di guerra nel nostro teritorio con l’intervento dello storico e pubblicista Dott. Rosario Di Lello, del vice sindaco Prof. Costantino Leuci che ha parlato dei tedesci e degli alleati dallo sbarco di Salerno al conflitto nel Medio Volturno. A seguire è intervenuto lo storico e giornalista Emilio Bove con il racconto dell’eccidio dell’ultima notte di Bedò. Armando Carbone, croce d’argento al Valor Militare ha portato la testimonianza sull’ottobre del ’43 a Piedimonte d’Alife. Per questa mattina 8 novembre, l’Amministrazione Comunale in collaborazione con l’Associazione Combattenti e Reduci ha organizzato una visita guidata a Roma. Domani sera, a chiusura della Settimana della Memoria, nella chiesa di San Domenico alle ore 20,00 si svolgerà la presentazione e premiazione dei lavori degli studenti sulle missioni di pace dei militari italiani nel mondo e un concerto del Quartetto d’Archi del Conservatorio S.Cecilia di Roma.
Pietro Rossi
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Peter
Comunicare è facile, farsi capire è un impresa.
Marcianise - LetMeDo e la Delegazione Campania della TP – Associazione Professionisti Pubblicitari - in collaborazione con il Centro Tamarin organizzano un convegno dal titolo "Comunicare è Facile, Farsi Capire è un!Impresa".L'incontro fissato per Lunedì 16 novembre 2009 alle ore 16 presso la nuova sede attivata da LetMeDo al Centro Tamarin di Marcianise mira a generare un confronto tra imprenditori, consulenti, giornalisti e professionisti della Comunicazione tout court, cui si fa appello per condividere riflessioni, esperienze e previsioni sulle problematiche e le opportunità offerte da un momento storico di grandi cambiamenti.Le tematiche esplorate dai relatori – moderate dal giornalista Dante Stefano Del Vecchio - sono rappresentate dall'ossimoro in cui si condensa il titolo stesso del convegno, oscillante tra l!apparente faciltà di assemblare messaggi e la difficoltà cronica di andare realmente a segno, alla luce dei profondi cambiamenti dei mercati. Il panel di esperti chiamati a discuterne comprende tra gli altri il presidente nazionale della TP Biagio Vanacore, che offrirà il suo punto di vista sulla questione in relazione alll!ambiente delle agenzie pubblicitarie mentre Fabiana De Rosa, responsabile vendite dell'area Sud di WebSystem/IlSole24Ore condividerà con la platea la realtà delle concessionarie illustrando i recenti dati diramati al recente IAB Forum di Milano soffermandosi sulle nuove tendenze in tema di investimenti pubblicitari. Tra gli interventi declinati al futuro segnaliamo quello di Maurizio Goetz, Brand Advisor nonché docente di Digital Branding presso la IULM di Milano. Goetz esporrà la sua chiave di lettura sulla provocazione che il titolo del convegno vuol lanciare.I partecipanti – e coloro che seguiranno la diretta web – potranno assistere anche all!intervento di Gennaro Guida, CEO di Estensa, che presenterà il nuovo sito web aziendale nel corso di un excursus sulla disposizione degli spazi pensati per la Rete. Altro punto di vista da seguire è quello di Gianni Valentino, giornalista de la Repubblica nonché co-responsabile della agenzia di comunicazione DMV. Antonio Iannotta, responsabile della comunicazione per il Napoli Comicon, racconterà l!esperienza acquisita nel corso delle diverse iniziative ideate per pubblicizzare in noto Festival Internazionale del Fumetto e della Animazione. Chiude il giro degli interventi Francesco Lucca, amministratore di LetMeDo, che si soffermerà sulle sperimentazioni di nuovi format di intrattenimento e informazione. LETMEDO SRL P.IVA 06020961212 NAPOLI – Centro Direzionale Isola G1 Scala D Interno 69 – 80143CASERTA – CENTRO TAMARIN – S.S. Sannitica 87, Km.19,800 – MarcianiseTelefono 0823/584615 Fax 0823/584616 - Mobile 338/7092753 Per ulteriori informazioni eventi@letmedo.tv
Fonte : comunicato stampa
Peter
RUVIANO, CORNUTI E CONTENTI ! Riuniti in associazione nel paesino casertano scenderanno in piazza per mostrare il prodotto tipico del posto: le corna.
Ruviano - Ruviano, il paese dei cornuti. Una leggenda, divenuta “realtà”, alla fine degli anni settanta, quando alcuni giovani pieni di entusiasmo ed ardenti d’amore per la terra natia, vollero dare seguito alla leggenda, tramandata da secoli di generazione, in generazione. Per diventare cornuti doc! Una presa di coscienza sulla necessità di difendere il “marchio”- in via d’estinzione. Per non dimenticare il curioso e bizzarro rito, verosimilmente già presente in era pagana, nel minuscolo paesino della provincia di Caserta: interrotto negli anni anche per lunghi periodi, e di tanto in tanto ripreso - che ormai da oltre un quarto di secolo (XXVIIII edizione) - si celebra puntualmente ogni anno. Tutto iniziò come uno scherzo. Il cupo mese di novembre. Si riunirono, si dettero da fare, spesero la loro baldanza giovanile, ma anche i pochi spiccioli che avevano da parte, affrontarono diffidenze ed incredulità, freddezze ed assenteismi, decisi a celebrare la Festa dei Cornuti – collocata l’undici novembre, in onore di S.Martino, noto protettore dei portatori d’aculei. Andò tutto per il meglio. Sfilando coraggiosamente in processione per le strade del paese, con mastodontiche corna sulla testa, in una sorta di “autoflagellazione collettiva”.
Furono premiati da applausi e da lodi esterne- ma anche dalla soddisfazione interna che la coscienza del bene regala agli uomini di buona volontà. E fu sull’eco del successo della festa, che l’anno dopo i cornuti organizzati, diventati per l’occasione una ventina, tornarono all’assalto. Decisi a dare soluzione di continuità alla tradizionale festa. La fine dell’estate di quell’anno fu il preludio alla nascita di un’associazione. L’ACR: Associazione Cornuti Ruvianesi. Sodalizio presieduto da Franco Nicolella- che conta centinaia di soci anche oltre oceano.
“E’ un momento di allegoria, ironia, spensieratezza e puro divertimento- racconta-il presidente Nicolella. La nostra associazione- dice sorridendo- è nata con lo scopo di far valere i propri diritti, per alleviare le sofferenze delle persone colpite dalla sindrome dei bernoccoli, per aiutarle in modo corretto sul piano neuro-riabilitativo, tramite un sereno confronto con le altre vittime”.
Associazione cresciuta negli anni, per l’arrivo di nuovi adepti, ogni anno in fila chi per cominciare il noviziato, chi per ricevere il “battesimo” e la conseguente patente di becco.
Furono premiati da applausi e da lodi esterne- ma anche dalla soddisfazione interna che la coscienza del bene regala agli uomini di buona volontà. E fu sull’eco del successo della festa, che l’anno dopo i cornuti organizzati, diventati per l’occasione una ventina, tornarono all’assalto. Decisi a dare soluzione di continuità alla tradizionale festa. La fine dell’estate di quell’anno fu il preludio alla nascita di un’associazione. L’ACR: Associazione Cornuti Ruvianesi. Sodalizio presieduto da Franco Nicolella- che conta centinaia di soci anche oltre oceano.
“E’ un momento di allegoria, ironia, spensieratezza e puro divertimento- racconta-il presidente Nicolella. La nostra associazione- dice sorridendo- è nata con lo scopo di far valere i propri diritti, per alleviare le sofferenze delle persone colpite dalla sindrome dei bernoccoli, per aiutarle in modo corretto sul piano neuro-riabilitativo, tramite un sereno confronto con le altre vittime”.
Associazione cresciuta negli anni, per l’arrivo di nuovi adepti, ogni anno in fila chi per cominciare il noviziato, chi per ricevere il “battesimo” e la conseguente patente di becco.
GRANDE IRONIA
Cornuto è bello. I duemila abitanti del paesino casertano sono orgogliosi di esserlo- e l’undici novembre di ogni anno si ritrovano, provenienti dall’intera penisola (qualcuno anche dall’America) - per festeggiare il loro patrono, sfilando in processione, con gioia e “speranza”- con tanto di stendardo, santo, monaco, chierichetto e presidente – tutti in costume tipico, accompagnati dalla banda per cantare il caratteristico inno dei cornuti: processione che si conclude l’incendio del fantoccio di pezza, naturalmente munito di grossi aculei. Uniti dalle armi portate sulla testa, “mimetizzati” per gioco- con buona dose d’ironia. “Terapia” per allontanare lo spettro di “pesi” veri sulla fronte- per dribblare ed esorcizzare l’incombente pericolo: l’anamnesi di qualche “antropologo”del luogo. In passerella becchi di tutti i tipi- con corna lunghissime, personalizzate, tecnologiche.
LA PROCESSIONE
Goliardia, ironia, folklore- per valorizzare il “prodotto tipico ruvianese. Le corna
Processione, inno, battesimo nuovi adepti, discorso del Presidente dell’Associazione, elencherà le dieci buone regole del cornuto doc.
Entusiasta il sindaco Roberto Cusano che ostenta come sempre corna municipali intrecciate dal tricolore. Oltre al primo cittadino spiccheranno anche quest'anno le presenze del farmacista e del medico del paese(noto cardiologo)- che con grande spirito partecipano da decenni (con il peso in testa) alla rituale sfilata. Dopo il rituale falò, in piazza Grande, la serata proseguirà nel rispetto di una storica tradizione ruvianese, con l’omaggio a tutti i visitatori di ottima pasta e fagioli “alla raianese” ed eccellente vino locale. Dopo di che, salutati gli ospiti dando appuntamento a tutti per il prossimo anno, i “Cornuti”, sindaco in testa, si trasferiranno presso un noto ristorante per la tradizionale cena sociale, abbondante come l’ottimo vino tracannato senza risparmio. Per non dimenticare. Suggestivo il momento in cui più di un novizio, farà richiesta di ammissione tra i veterani dopo ben nove anni di noviziato, giusto regolamento, ammettendo di essere stati sempre orgogliosi delle corna e adducendo varie testimonianze - chiederanno di iscriversi all’associazione- ambito noviziato della durata di nove anni prima di essere ammessa a sua volta al sodalizio. Un evento che contagia, infatti, la passione per le corna, che richiama a Ruviano tantissimi spettatori anche da fuori Regione, attenti a seguire le varie fasi della manifestazione, iniziata con la processione e conclusa con l’incendio del fantoccio e il contemporaneo sparo di fuochi pirotecnici. Per finire, tutti cornuti e contenti al ristorante, per una cena esclusiva.
L’ingresso riservato solo a persone con carico pendente sulla testa, previa esibizione certificato- cornuto-doc, “attestato precedentemente dalle divertite consorti”.
Rimaste a casa a “produrre” il prodotto tipico locale! Ruviano, patria dei cornuti.
A quando la festa nazionale?
Festa terapizzante per milioni d’italiani spesso alle prese con il fastidiosissimo peso sulla testa: un buon metodo per alleviare il doloroso carico pendente!
Giuseppe Sangiovanni
Cornuto è bello. I duemila abitanti del paesino casertano sono orgogliosi di esserlo- e l’undici novembre di ogni anno si ritrovano, provenienti dall’intera penisola (qualcuno anche dall’America) - per festeggiare il loro patrono, sfilando in processione, con gioia e “speranza”- con tanto di stendardo, santo, monaco, chierichetto e presidente – tutti in costume tipico, accompagnati dalla banda per cantare il caratteristico inno dei cornuti: processione che si conclude l’incendio del fantoccio di pezza, naturalmente munito di grossi aculei. Uniti dalle armi portate sulla testa, “mimetizzati” per gioco- con buona dose d’ironia. “Terapia” per allontanare lo spettro di “pesi” veri sulla fronte- per dribblare ed esorcizzare l’incombente pericolo: l’anamnesi di qualche “antropologo”del luogo. In passerella becchi di tutti i tipi- con corna lunghissime, personalizzate, tecnologiche.
LA PROCESSIONE
Goliardia, ironia, folklore- per valorizzare il “prodotto tipico ruvianese. Le corna
Processione, inno, battesimo nuovi adepti, discorso del Presidente dell’Associazione, elencherà le dieci buone regole del cornuto doc.
Entusiasta il sindaco Roberto Cusano che ostenta come sempre corna municipali intrecciate dal tricolore. Oltre al primo cittadino spiccheranno anche quest'anno le presenze del farmacista e del medico del paese(noto cardiologo)- che con grande spirito partecipano da decenni (con il peso in testa) alla rituale sfilata. Dopo il rituale falò, in piazza Grande, la serata proseguirà nel rispetto di una storica tradizione ruvianese, con l’omaggio a tutti i visitatori di ottima pasta e fagioli “alla raianese” ed eccellente vino locale. Dopo di che, salutati gli ospiti dando appuntamento a tutti per il prossimo anno, i “Cornuti”, sindaco in testa, si trasferiranno presso un noto ristorante per la tradizionale cena sociale, abbondante come l’ottimo vino tracannato senza risparmio. Per non dimenticare. Suggestivo il momento in cui più di un novizio, farà richiesta di ammissione tra i veterani dopo ben nove anni di noviziato, giusto regolamento, ammettendo di essere stati sempre orgogliosi delle corna e adducendo varie testimonianze - chiederanno di iscriversi all’associazione- ambito noviziato della durata di nove anni prima di essere ammessa a sua volta al sodalizio. Un evento che contagia, infatti, la passione per le corna, che richiama a Ruviano tantissimi spettatori anche da fuori Regione, attenti a seguire le varie fasi della manifestazione, iniziata con la processione e conclusa con l’incendio del fantoccio e il contemporaneo sparo di fuochi pirotecnici. Per finire, tutti cornuti e contenti al ristorante, per una cena esclusiva.
L’ingresso riservato solo a persone con carico pendente sulla testa, previa esibizione certificato- cornuto-doc, “attestato precedentemente dalle divertite consorti”.
Rimaste a casa a “produrre” il prodotto tipico locale! Ruviano, patria dei cornuti.
A quando la festa nazionale?
Festa terapizzante per milioni d’italiani spesso alle prese con il fastidiosissimo peso sulla testa: un buon metodo per alleviare il doloroso carico pendente!
Giuseppe Sangiovanni
Peter
Buoni pasto, fame in ufficio.
Il loro valore è troppo basso: 5,29 euro la media italianaCerto, dipende da azienda ad azienda, ma il valore medio dei buoni pasto in Italia è bloccato da 15 anni a 5,29 euro. Una cifra che spesso non basta neanche per un panino, specie nelle grandi città. Lo sostiene un’indagine dell’Adoc (Associazione per la Difesa ed Orientamento dei Consumatori), aggiungendo che in Italia i ticket sono i più scarsi d’Europa: in Spagna la media sale a 9 euro, in Francia a 7, in Portogallo a 6,70.
Dalle nostre parti, beneficiano del buono circa 2 milioni di lavoratori, per più di 100mila locali convenzionati.Tuttavia il 70% dei lavoratori ticket-muniti non riescono a nutrirsi adeguatamente. Inoltre - secondo Carlo Pileri, presidente dell’Adoc - "circa il 10% dei buoni pasto in circolazione non viene utilizzato perché scaduto, comportando così la perdita per il possessore del buono pari al 15% del suo valore per un totale di circa 200 euro annui".
L'associazione propone quindi di elevare il valore del ticket per portarlo al livello del costo della vita. O meglio, del "caro pausa pranzo" che, secondo una ricerca realizzata da Fipe-Confcommercio e Anseb (Associazione nazionale società emettitrici buoni pasto), è aumentato del 141% dal 2001.Le città del nord sono ai primi posti nella classifica delle pause pranzo più care: a Pavia mangiare costa 10,58 euro, a Milano 9,86 e a Varese 9,16. Napoli (6,09 euro) e Potenza (6,13 euro) sono invece le città più economiche. Di fronte al pranzo esoso, il lavoratore si arrangia con il consueto fai-da-te all'italiana: il 16,4% si porta il cibo da casa, con un autentico boom delle insalate il cui consumo è triplicato negli ultimi dieci anni (per altro, ogni anno gli italiani spendono 700 milioni di euro per gli oltre 90 milioni di kg di verdure consumati). E la tecnologia ci si tuffa a pesce. Un fenomeno relativamente nuovo è infatti quello del lunch-box: piccoli scaldavivande che funzionano collegati alla presa usb del computer. Fra gli appassionati del nuovo device elettronico figurano segretarie (2%), ragionieri (11%), assicuratori (9%) e consulenti di vario tipo (21%).Ma attenzione, dicono gli esperti di alimentazione, prendetevi comunque una pausa: mangiare velocemente con gli occhi fissi sul monitor fa male.
Dalle nostre parti, beneficiano del buono circa 2 milioni di lavoratori, per più di 100mila locali convenzionati.Tuttavia il 70% dei lavoratori ticket-muniti non riescono a nutrirsi adeguatamente. Inoltre - secondo Carlo Pileri, presidente dell’Adoc - "circa il 10% dei buoni pasto in circolazione non viene utilizzato perché scaduto, comportando così la perdita per il possessore del buono pari al 15% del suo valore per un totale di circa 200 euro annui".
L'associazione propone quindi di elevare il valore del ticket per portarlo al livello del costo della vita. O meglio, del "caro pausa pranzo" che, secondo una ricerca realizzata da Fipe-Confcommercio e Anseb (Associazione nazionale società emettitrici buoni pasto), è aumentato del 141% dal 2001.Le città del nord sono ai primi posti nella classifica delle pause pranzo più care: a Pavia mangiare costa 10,58 euro, a Milano 9,86 e a Varese 9,16. Napoli (6,09 euro) e Potenza (6,13 euro) sono invece le città più economiche. Di fronte al pranzo esoso, il lavoratore si arrangia con il consueto fai-da-te all'italiana: il 16,4% si porta il cibo da casa, con un autentico boom delle insalate il cui consumo è triplicato negli ultimi dieci anni (per altro, ogni anno gli italiani spendono 700 milioni di euro per gli oltre 90 milioni di kg di verdure consumati). E la tecnologia ci si tuffa a pesce. Un fenomeno relativamente nuovo è infatti quello del lunch-box: piccoli scaldavivande che funzionano collegati alla presa usb del computer. Fra gli appassionati del nuovo device elettronico figurano segretarie (2%), ragionieri (11%), assicuratori (9%) e consulenti di vario tipo (21%).Ma attenzione, dicono gli esperti di alimentazione, prendetevi comunque una pausa: mangiare velocemente con gli occhi fissi sul monitor fa male.
Peter
Martedì 10 novembre nell’aula magna del Polo Didattico del Neuromed Convegno su: L’epilessia: Osservare le crisi.
Pozzilli. Martedì 10 novembre, a partire dalle 9,30, nell’Aula Magna del Parco Tecnologico del Neuromed, ente di rilevanza nazionale e di alta specialità per le Neuroscienze, si terrà un convegno di formazione medica dal titolo“ Epilessia, osservare le crisi”. Responsabile scientifico del convegno è il Prof. Mario Manfredi, Vice-direttore scientifico dell’IRCCS Neuromed di Pozzilli e Professore Emerito di Neurologia all’Università “La Sapienza” di Roma. Destinato a medici neurologi, medici di medicina generale, infermieri e fisioretapisti questo convegno è stato dettato dalla necessità di divulgare l’attività di osservazione di questa malattia che ormai coinvolge sempre più la popolazione europea. L’1% della popolazione mondiale è affetta da epilessia, ne esistono 200 forme diverse e colpisce tutte le età, prevalentemente l'infantile e la giovane-adulta. L’epilessia è una sindrome patologica caratterizzata dalla ripetizione di crisi epilettiche, dovute ad un’ iperattività delle cellule nervose cerebrali. Si verifica infatti, paradossalmente, un eccesso di funzione del sistema nervoso: alcune cellule del cervello incominciano a lavorare ad un ritmo molto superiore al normale, producendo la cosiddetta scarica epilettica (che si registra con l’elettroencefalogramma) e la crisi epilettica (che si riconosce dal resoconto o con l’osservazione del paziente). Al convegno interverranno numerosi esperti tra cui il Dott. P.P. Quarato che illustrerà le metodiche video EEG, il Dr.ssa. J. Fattouch (neurologa in forza al Dipartimento di Neuroscienze di Roma, ove lavora sotto la guida della dr.ssa Giallonardo; è una esperta di EEG soprattutto di regiastrazioni EEG di 24 ore) che indicherà come registrare le crisi nell’ ambiente domestico,la Dott.ssa A. Mascia che relazionerà circa la Semiologia delle epilessie parziali, il Dott. A.T. Giallonardo e il Dott. B. Di Bonaventura. Al termine del convegno si terrà una tavola rotonda per discutere di eventuali casi clinici. I pazienti che beneficiano della monitorizzazione VEEG (registrazione simultanea EEG e video) sono quelli che hanno un’epilessia farmacoresistente ( persistenza delle crisi per più di due anni nonostante un adeguato trial di 2 o più farmaci antiepilettici in mono o politerapia). La monitorizzazione insieme ad una più ampia e complessa valutazione prechirurgica è volta ad identificare una potenziale area epilettogena unica responsabile della epilessia, valutazione volta a poter indicare in casi selezionati un intervento chirurgico resettivo. La monitorizzazione 24 ore su 24 viene eseguita in ambiente ospedaliero dove è presente una equipe composta da neurologici epilettologi, psichiatri, neuropsicologi, neurochirurghi, tecnici di neurofisiopatologia e personale infermieristico particolarmente addestrati alla gestione del paziente in corso di crisi epilettiche. Una volta registrate le crisi in numero sufficiente e aver collezionato altri dati strumentali e clinici il caso viene discusso da una equipe multidisciplinare per decidere una eventuale strategia chirurgica.
Fonte: Comunicato Ufficio Stampa Neuromed
Fonte: Comunicato Ufficio Stampa Neuromed
Peter
Consegnato il riconoscimento ufficiale di cittadino onorario di Piedimonte Matese al Cavalier Armando Carbone.
PIEDIMONTE MATESE. Il cavalier Armando Carbone non si aspettava, ieri mattina, quando è intervenuto col suo carico di ricordi al convengo tenutosi nell’ambito della Settimana della Memoria, di ricevere dal sindaco Vincenzo Cappello la cittadinanza onoraria. Un riconoscimento importante, che nasce dalla volontà dell’istituzione che lo attribuisce di onorare il cittadino distintosi nel corso della sua vita. La mattinata è cominciata, nell’aula consiliare del casa comunale, parlando della seconda guerra mondiale, di quegli eventi che toccarono da vicino i centri della Valle del Medio Volturno, e che lasciarono un segno indelebile nella mente di chi ancora oggi li ricorda. Le parole sono allora andate a ripescare eventi come lo sbarco degli americani a Salerno, il 9 settembre del ’43; la ritirata dell’armata tedesca e le crudeltà da essa commesse; le vittime innocenti di una guerra insensata. Piccole battaglie o vicende che non hanno fatto la Storia con la esse maiuscola, ma che meritano di essere ricordate. L’assessore Costantino Leuci, Rosario Di Lello, Emilio Bove, hanno ricostruito un quadro storico arricchito poi dall’esperienza diretta del cavalier Carbone, membro dell’Associazione Combattenti e Reduci e Croce d’Argento al valor militare, che ha raccontato ai tanti studenti che affollavano l’aula la propria vita di militare, ma anche quella di cittadino di Piedimonte Matese. “Durante la guerra questa città mi mancava”, ha confidato, con una commozione dal sapore anche un po’ nostalgico. E proprio durante questi attimi il sindaco gli ha consegnato la pergamena per la cittadinanza onoraria. “Siamo onorati di avere un cittadino come lei”, gli ha detto Cappello, interpretando la voce di tutta la giunta comunale, che ha deciso di conferire l’importante riconoscimento, ed anche di tutta la comunità piedimontese.
Michele Menditto
Peter
L'EUROPARLAMENTARE DEL PD ANDREA COZZOLINO A PIEDIMONTE MATESE.
PIEDIMONTE MATESE. I democratici dell’Alto Casertano venerdì scorso hanno avuto l’occasione di incontrare Andrea Cozzolino, ex assessore all’agricoltura ed alle attività produttive della Regione Campania, oggi parlamentare europeo per il Partito Democratico. Ed è stato proprio nella sede di Piazza Roma del partito di centro-sinistra, che in rare occasioni s’è vista così gremita di persone, che Cozzolino è stato ospitato, per un confronto ad ampio raggio con esponenti politici e con la cittadinanza, confronto che arriva a poca distanza dallo svolgimento delle Primarie che hanno visto l’elezione del segretario regionale Enzo Amendola e, a livello locale, l’elezione del sindaco di Piedimonte Matese Vincenzo Cappello (mozione Bersani) e Renato ricca (mozione Franceschini) all’assemblea regionale del Partito. Si tratta inoltre del primo incontro dell’europarlamentare dopo i risultati conseguiti alle Europee, con un precedente nel territorio matesino che risale allo scorso giugno, quando incontrò gli amministratori locali nel comune di Alife in occasione delle elezioni al Parlamento Europeo e delle Amministrative. Ad accoglierlo l’altro ieri nella sede piedimontese del Pd vi erano numerose personalità politiche e amministratori provenienti da tutto l’Alto Casertano. Ad introdurre l’evento, il segretario Rosario Rossi, il quale ha salutato e ringraziato Cozzolino per la presenza, sottolineando il valore di tale visita quale segno di un’inversione di tendenza rispetto all’usuale comportamento dei candidati politici, che “spariscono” successivamente ai risultati elettorali. E c’era anche il sindaco Vincenzo Cappello a dare il benvenuto all’ex assessore regionale. Il primo cittadino, oltre a complimentarsi per i risultati ottenuti alle Europee, ha voluto ricordare a Cozzolino quelle che sono le esigenze del territorio dell’Alto casertano, e la necessità di un ascolto da parte degli enti regionali. E su questa direttrice, il dialogo è stato portato avanti dall’europarlamentare, che proprio attorno all’importanza che può avere l’Europa ha fatto leva nel suo discorso. Un’Europa che può dare una mano all’Alto casertano, offrendo nuove opportunità all’agricoltura, al turismo, alle attività produttive, e quindi contribuire alla creazione di nuovi posti di lavoro. Cozzolino si è fatto così carico delle istanze del territorio sollevate dal sindaco Cappello. L’incontro è stato poi scandito da altri interventi che hanno portato a conclusione la manifestazione.
Michele Menditto
Peter
PROVVEDIMENTI URGENTI DEL SINDACO CAPPELLO PER ACCENDERE I RISCALDAMENTI NELLE SCUOLE E PER L'ACQUISTO DEI KIT PER LA RILEVAZIONE DELL'INFLUENZA A.
Piedimonte Matese. A partire da oggi le scuole della città di Piedimonte Matese, com’è già accaduto per tante altre nella nostra Penisola, potranno tenere accesi gli impianti di riscaldamento per far fronte all’arrivo improvviso del freddo. Non si è fatto attendere quest’anno, difatti, il clima meno mite dell’autunno. Pioggia e freddo hanno già scalzato il calore dell’estate, o almeno il tepore della “mezza stagione”, e quasi improvvisamente i cittadini matesini hanno avuto a che fare con sciarpe e indumenti più pesanti, senza contare i primi malanni. Si è trattato di un repentino precipitare delle temperature, che non ha mancato di destare l’attenzione dell’amministrazione comunale di Piedimonte Matese. Il sindaco Vincenzo Cappello ha firmato proprio ieri l’ordinanza che autorizza dal giorno 7 novembre, sulla base della normativa vigente, l’accensione anticipata degli impianti di riscaldamento in tutti gli edifici scolastici del territorio comunale, a fronte delle condizioni meteorologiche che hanno provocato una rapida caduta delle temperature. Una ordinanza necessaria, secondo il primo cittadino, per consentire agli studenti di poter lavorare e seguire regolarmente le lezioni senza disagi, in ambienti più confortevoli. Ciò permetterà anche ai tanti genitori di sottrarsi a qualsiasi eventuale preoccupazione sulle condizioni dei propri figli e sui rischi che il freddo potrebbe apportare alla loro salute. Ed è proprio la salute a voler salvaguardare l’amministrazione comunale, non soltanto preservando i giovani alunni dal rigido clima nelle strutture d’istruzione. L’allarme scatenato dal continuo diffondersi dell’influenza A/H1N1, che sembra colpire prevalentemente proprio i giovani, ha spinto la giunta comunale a deliberare la concessione di un contributo economico da erogare al Distretto Sanitario dell’Asl per un primo acquisto di kit sanitari per l’immediata rilevazione del virus influenzale, soldi che provengono sempre dal fondo dalla rinuncia alle indennità degli amministratori comunali; la comunicazione di questa concessione è già stata inviata al direttore sanitario del presidio ospedaliero “Ave Gratia Plena”. Un’attività di monitoraggio che è ormai sentita dalla cittadinanza come una pressante urgenza, specie se si tiene in conto che la regione Campania è tra le più colpite dalla “suina” (quasi il 50% dei decessi dell'intero territorio nazionale), e soprattutto a fronte delle voci sui primi casi sospetti che sarebbero stati individuati a Piedimonte Matese, voci che cominciano già a volare di bocca in bocca e che aumentano l'inquietudine generale. Certo, i mass-media spesso ingigantiscono il fenomeno, ma la prudenza non è, proverbialmente, mai troppa e l’amministrazione comunale ha dunque deciso di correre in difesa, adottando provvedimenti che mettano la popolazione al minimo rischio di esposizione al virus. Il riparo da ambienti freddi e l’attività di monitoraggio possono già rappresentare un’arma per riuscire a contenere quegli allarmismi, che iniziano, inevitabilmente, a diffondersi, con l'incalzare delle notizie.
Michele menditto
Peter