07 gennaio 2009

AL VIA IL GEMELLAGGIO TRA PIEDIMONTE E SELIGENSTADT.


Piedimonte Matese. Nel cuore della Germania, a pochi passi da Francoforte, si trova una città che ha qualcosa in comune a Piedimonte Matese. È un legame lungo quasi millecinquecento chilometri quello che unisce la città tedesca di Seligenstadt Am Main al capoluogo matesino, un legame che si è concretizzato, dopo molti anni di rapporti informali, in un vero e proprio gemellaggio, a cui l'amministrazione comunale capeggiata dal sindaco Vincenzo Cappello ha ufficialmente dato il via, attraverso una delibera che dà corso ad ogni iniziativa necessaria alla realizzazione di una più stretta relazione tra le due città europee. Cosa lega Seligenstadt al comune dell'Alto Casertano? Il legame esistente tra le due cittadine si individua nella devozione verso i santi Marcellino e Pietro, un fattore comune evidenziato circa venti anni fa dal prof. Michele Malatesta, studioso di storia piedimontese. Ed è a tal proposito che fin dal 1987 si è perpetuato nel tempo un patto d'amicizia tra la comunità parrocchiale tedesca e quella di Santa Maria Maggiore di Piedimonte, un'amicizia che ha visto numerosi scambi socio-culturali, l'ultimo dei quali risale allo scorso Giugno, quando una delegazione della parrocchia piedimontese, cui presero parte il vescovo mons. Pietro Farina, don Alfonso Caso, il sindaco Cappello e il comitato festa di San Marcellino, partì alla volta della Germania e fu accolta a Seligenstadt dal suo sindaco, la signora Dagmar Nonn-Adams (nella foto con il Sindaci di Piedimonte Vincenzo Cappello), gettando le basi per la sottoscrizione del gemellaggio. È quindi con la continuità di tali rapporti nel corso del tempo che è maturata la volontà di concretizzare il profondo legame, soprattutto per un comune come quello di Piedimonte Matese che attribuisce ai gemellaggi un ruolo fondamentale per lo sviluppo della concordia tra i popoli, quale base per la cooperazione e l'arricchimento reciproco, come è stato anche sottolineato da numerose istituzioni del Vecchio Continente. Rientra nell'impegno preso dall'amministrazione comunale la creazione di un comitato di gemellaggio, composto dal sindaco o un suo delegato, due consiglieri comunali designati dai gruppi di maggioranza e uno da quelli di minoranza, più un esperto in storia del territorio di Piedimonte e un segretario generale. Il consolidamento del legame con la cittadina di Seligenstadt rappresenta senza dubbio per il capoluogo matesino un passo fondamentale in un Europa sempre più unita, e in un mondo in cui le distanze si accorciano considerevolmente giorno dopo giorno.

Pietro Rossi

L’IMPORTANZA DI UN’OLIO EXTRAVERGINE DI QUALITA’ DEL MATESE.


Piedimonte Matese. Con la diffusione della dieta mediterranea e con una più marcata attenzione agli aspetti salutistici dell’alimentazione si è assistito negli ultimi anni ad un incremento e ad una domanda di olio extravergine di oliva biologico. Le capacità dell’olio di preservare l’organismo dall’arterio sclerosi abbassando i valori del colesterolo “cattivo” o LDL, causa tra l’altro dell’infarto miocardio, e di innalzare il livello di quello “buono” o HDL, oltre alla presenza di acidi grassi insaturi, di alcune vitamine (A, E) e sostanze antiossidanti, fanno di questo alimento una componente indispensabile per una sana e corretta alimentazione. Con l’olio extravergine biologico offriamo cultura, paesaggio, ambiente e nello stesso tempo qualità, certificazione e tracciabilità. Il turismo è il miglior veicolo di propaganda e i ristoratori locali dovrebbero servire a tavola la bottiglia di olio etichettata il che aiuterebbe sicuramente l’affermazione del prodotto e del produttore. L’indicazione della provenienza del prodotto è, anche, un elemento di trasparenza degli scambi commerciali necessario per combattere la concorrenza sleale a garanzia delle imprese e dei consumatori. A tal proposito è bene ricordare che la valorizzazione dell’olio extravergine biologico Made in Italy , passa, anche attraverso le produzioni tipiche DOP, IGP che hanno un forte legame con il territorio del Matese, con le tradizioni della nostra storia e cultura enogastronomica, la cui qualità nasce proprio dal territorio e dall’ambiente di appartenenza.

Pietro Rossi

Il Senatore Sarro a Roma per relazionare in merito al riconoscimento del marchio D.o.p. per l’olio extra vergine “Terre del Matese”.


Piedimonte Matese. Procede in maniera spedita l’iter burocratico per il riconoscimento del marchio Dop per l’olio extravergine di Terre del Matese. A seguito dell’ultima audizione svoltasi lo scorso ottobre a Roma dinanzi alla Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati, per domani è in programma un nuovo incontro presso la Direzione Generale per lo Sviluppo Agroalimentare-qualità e tutela del consumatore (Saco) del Ministero per le Politiche Agricole e Forestali in Roma, dove è atteso il Comitato promotore del marchio dop “Terre del Matese”. A tenere la relazione dinanzi al Direttore Generale del Dipartimento Politiche di Sviluppo Economico e Rurale del dicastero retto dal ministro Luca Zaia, sarà il senatore della Repubblica del Pdl Carlo Sarro (nella foto) che, sin da quando ricopriva la carica di sindaco di Piedimonte Matese, ha sempre sostenuto il progetto degli olivicoltori matesini per il riconoscimento della denominazione di origine protetta. “Il rilascio della denominazione di origine controllata per l’olio extravergine d’oliva, ha dichiarato il senatore Sarro, rappresenterebbe un indubbio vantaggio per le aziende agricole locali nell’ottica di una migliore e maggiore commercializzazione del prodotto che viene fuori da un preciso e scrupoloso lavoro svolto nei frantoi matesini. Il marchio dop Terre del Matese non potrà che apportare benefici sotto ogni punto di vista al nostro territorio, alla sua economia e ai prodotti tutti”. Non appena sarà pronto il marchio Dop, verranno approntati i primi protocolli con i successivi disciplinari di produzione che porteranno l’olio prodotto sul territorio dei comuni di Piedimonte Matese, Ailano, Baia e Latina, Alife, Capriati al Volturno, Castello del Matese, Ciorlano, Fontegreca, Gioia Sannitica, Pietravairano, Prata Sannita, Pratella, Presenzano, Raviscanina, Roccaromana, San Gregorio Matese, San Potito Sannitico, Sant’Angelo d’Alife, Vairano Patenora e Valle Agricola a fregiarsi del marchio dop “Terre del Matese.

Fonte: Comunicato Stampa

Grande successo per la decima edizione del “Concerto per la Pace”.


S. Nicola La Strada. Nella Chiesa di Santa Maria degli Angeli un coro di 120 bambini diretto dalla Prof.ssa Mena Santacroce. Anche quest’anno si è tenuto il tradizionale “Concerto per la Pace” organizzato dall’Accademia Musicale “Città di Caserta” e dall’Accademia Musicale Yamaha di San Nicola la Strada sotto la direzione artistica della Prof.ssa Mena Santacroce. Nella Chiesa di Santa Maria degli Angeli, alla presenza di un pubblico numeroso ed entusiasto, si è esibito il Coro e i solisti dell’Accademia con la partecipazione di un gruppo di alunni della Scuola Media “G.Mazzini” diretto dalla Prof.ssa Elena Curcio. Sono, infatti, quattro le edizioni che vede la partecipazione della Scuola Media “G.Mazzini” al Concerto, grazie all’entusiasmo che anima la Preside Prof.ssa Rosanna Bernardo che accoglie sempre con favore e gioia l’invito della Prof.ssa Mena Santacroce a partecipare al concerto e grazie all’impegno della Prof.ssa Elena Curcio che prepara gli alunni che andranno poi ad unirsi al Coro dell’Accademia Yamaha. Il programma, ricco di brani della tradizione natalizia, si è arricchito, quest’anno, di brani tratti dal repertorio natalizio casertano arrangiati per il Coro e per l’Ensemble Strumentale da Emilio di Donato e di brani tratti dal repertorio moderno quali Si può dare di più e Un mondo d’amore accolti dai ragazzi con grande gioia. Quest’anno l’ensemble strumentale è stato curato dal M° Vittorio Nicoletti Altimari ed era formato da Silvia Palmieri e Sara di Donato al violino, Daniele De Filippo al flauto, Marta di Donato al pianoforte e Valeria Russo al basso. Voci soliste sono state Scala Carmen, Maria D’Errico, Rossella Fresegna, Eleonora Catalano, Fausta Federici, Marcello Massa, Antonietta Mastantuoni, Russo Carmela, Di Maio Antonia, Stefania Bellini, Giuseppe Russo, Roberta Barbato, Titti Tagliafierro, Alessia Iuliano tutti giovani allievi dei corsi di canto e curati dal M° Giuseppe Cantarella. Anche quest’anno molto suggestiva è stata la partecipazione del corpo di ballo della scuola Arabesque diretta dalla Prof.ssa Annamaria di Maio che ha ballato sui brani Happy Days e Merry Christmas. Il Concerto riscuote ogni anno sempre maggiori consensi ed è ormai un appuntamento stabile nel panorama delle iniziative musicali del periodo natalizio, l’appuntamento, quindi, è per il Natale 2009 con tante novità.


Mimmo Russo

Cave nel mirino dell’UE.


Caserta. L’Unione Europea indaga sui cementifici casertani. Continua la manfrina sui controlli delle emissioni dei cementifici in una solita moscacieca demenziale. I dati delle centraline installate a San Clemente non si rinvengono, non si trovano, non risultano. È una vecchia storia dal sapore sud americano o forse meglio casertano. “Mentre le centraline stesse sono state disattivate, sconnesse in maniera non chiara” – ha affermato Pasquale Costagliola, Presidente dell’Associazione Terra Nostra – “l’Unione Europea, nella persona del Commissario all’ambiente Stavros Dimas, indaga sulla Moccia e Cementir. La notizia per certi versi è rassicurante perché rivela che i cittadini casertani non sono soli rispetto ad un potere multiforme, accomodante e corrotto che impera sulla nostra area regionale. L’Europa, che molte volte diventa una figura retorica, vuota e lontana” – ha tenuto a precisare – “questa volta è per noi una speranza. L’UE si interessa delle cose di casa nostra, per una volta non misura il calibro dei ravanelli ma bada ai problemi veri. Anzi appare molto più cogente, preciso e puntuale l’interesse di Bruxelles per la nostra vivibilità rispetto all’atteggiamento di Caserta e Napoli. Le condizioni di degrado, di insalubrità e di insostenibilità ambientale passate sotto silenzio, nascoste, falsate in patria, vengono conclamate, denunciate e perseguite con procedure sanzionatorie addirittura in ambito comunitario. I dati” – ha sottolineato Costagliola – “che non risultano rilevati dall’ARPAC, dall’ASL, le misure dell’inquinamento nascoste, preoccupano persone lontane mille chilometri dai nostri siti mentre i governanti nostrani, i sindaci, gli onorevoli, i presidenti della provincia, gli assessori, i dirigenti del genio civile, passano la mano o meglio reggono il moccolo ai potentati economici che traggono ricchezze dalle miserie e malattie che colpiscono la gente di Caserta”. L’atto di accusa lanciato da Terra Nostra inchioda tutti coloro che hanno fatto di Caserta e della sua provincia una terra di conquista. Così un'altra strada si apre per chi resiste, quella di inserirsi in una procedura europea, sollecitarla, alimentarla affinché multe stratosferiche vengano applicate all’Italia. “Possiamo e dobbiamo affermare il vero” – ha aggiunto l’esponente ambientalista – “denunciare gli abusi, sottolineare il malfatto. L’inerzia delle agenzie di controllo, della provincia, della giunta regionale, perché così milioni di euro siano appioppati come sanzione alla Campania ed in solido allo stato italiano. Una punizione esemplare, una minaccia grave in un contesto di crisi economica che non può prevedere certo grandi sviluppi per le produzioni cementiere. In una depressione generale non si capisce se il gioco valga la candela, il gioco di mantenere a spese delle casse statali un industria distruttiva per l’ambiente e per la salute dei cittadini. Incalzeremo i nostri amici al parlamento europeo” – ha sottolineato Costagliola – “e ne cercheremo di altri, chiederemo appoggi a tutti, se occorre andremo da Stavros Dimas a dirgli dell’altro rispetto a quanto stanno rilevando le sue indagini. Aggiungeremo le nostre testimonianze, porteremo i nostri filmati, le prove. Scriveremo a Bruxelles” – ha concluso – “visto che Napoli è una baracca insignificante e Caserta vegeta nel nulla. Bandiremo la vergogna casertana a tutta l’Europa finché non se ne andranno da San Clemente e Maddaloni”.


Nunzio De Pinto

Consensi per la mostra presepiale.


Teano. Riscuote consensi la mostra d’arte presepiale. Con “Fare Arte”, giunta all’ottava edizione, si consolida la rassegna presepiale. La proposta di quest’anno, che ha preso il via il 6 dicembre scorso e terminerà il prossimo 10 gennaio 2009, presso la Chiesa dell’Annunziata ed il Museo Archeologico sidicino, è una versione più allargata e particolare: non solo l’esposizione di opere di artisti artigiani del presepe, provenienti da più parti, ma anche la presentazione di un presepe per Teano che l’Associazione Cultura e Tradizioni Sidicine realizzerà su progetto e direzione artistica dei professori Valentini e Gaeta. “È consolante” – ha affermato il Soprintendente per i Beni Archeologici di Caserta e Benevento, Mario Pagano – “constatare come l’Associazione Cultura e Tradizioni Sidicine, unitamente alla Pro Loco, siano impegnate con costanza e tenacia nel perseguire i propri fini istituzionali volti alla promozione del patrimonio ed al rilancio dell’artigianato artistico di Teano in una prospettiva non solo culturale, ma anche economica e occupazionale. Le sfide del futuro” – ha sottolineato Pagano – “per garantire la trasmissione alle prossime generazioni dell’inestimabile patrimonio storico e artistico di questi luoghi, ricchi di memorie gloriose e dalle molteplici sfumature, vedrà questa Soprintendenza sempre schierata a supporto di ogni iniziativa che le Associazioni locali intenderanno intraprendere per la diffusione e la condivisione delle conoscenza sedimentale, comuni ed uniche proprie delle aree casertane e beneventana e contro ogni prospettiva di un futuro senza memoria, forse più semplice, ma infinitamente triste”. All’inaugurazione del prossimo 6 dicembre parteciperanno il sindaco Raffaele Picierno ed il Presidente della Provincia Alessandro de Franciscis, unitamente al giornalista Nando Santonastaso, al direttore archeologo Francesco Sirano, a Giuseppe Gaeta, docente presso l’Accademia di Belle Arti di Napoli, Rita Uliucci dell’Associazione si Cultura e Tradizioni Sidicine ed a Silvana La Rocca dell’Associazione Turistica Pro Loco di Teano e Borghi.


Nunzio De Pinto

LA LBL ELDO JUVE CASERTA VINCE ANCHE IL TORNEO INTERNAZIONALE DI BASKET “BROTHERS IN BASKETBALL” .


S.Nicola La Strada. Mentre in Medio Oriente l’infinita guerra fra israeliani e palestinesi continua senza sosta, a migliaia di chilometri di distanza, a Firenze i ragazzi ebrei e arabi, uniti dalla passione per il basket, si sono sfidati sul parquet nel segno della pace e della speranza. Questo il senso della del primo memorial internazionale “Pietro e Niccolò Quercetelli”, riservato agli under 13, che annovera fra le squadre partecipanti due team israeliani e uno palestinese, che non per niente porta lo slogan di “Brothers in basketball” (fratelli nel basket). Il torneo, intitolato alla memoria di due fratellini scomparsi in un tragico incidente sulla A11 insieme alla madre Letizia, è cominciato il 3 gennaio ed è finito il 5 gennaio 2009, il suo momento più significativo è stato quando si sono incontrati alle ore 11.30 del 4 gennaio al Pala Everlast il Maccabi KIRYAT 1, squadra israeliana, e il Children Without Borders Gerusalemme, compagine palestinese. Una partita inevitabilmente densa di significati, anche per le pene e le sofferenze che stanno vivendo i ragazzi delle due formazioni nei rispettivi paesi. Queste le squadre che hanno partecipato al torneo: Pino Dragons Keeway (Firenze), Maccabi KIRYAT (Israele), LBL Eldo Juve Caserta (Caserta), Olimpia Legnaia (Firenze), Children Without Borders Gerusalemme CWB (Gerusalemme), Mazzanti (Empoli), Hapoel GIVATAJIM (Isreaele), Azzurra (Trieste). Il torneo si è concluso con la vittoria della LBL Eldo Juve Caserta allenata da Dario Mondini contro Olimpia Legnaia (Firenze) con il seguente punteggio 57-39, premiata dal Presidente della Provincia di Firenze Dott. Matteo Renzi (nella foto), ecco i nomi di giocatori della LBL Eldo Juve Caserta: Russo Bartolomeo, Avizzano Paolo, Rea Manuel, Carandente Giovanni, Ruggiero Carmine, Orabona Paolo, Egizio Ivan, Cupito Andrea, Landria Simone, Melone Giulio, Pascariello Massimo, Cirillo Nicola, Cavallaro Domenico.


Mimmo Russo