Gioia Sannitica. Tanta allegria e prodotti tipici locali a Ballate di Gioia:Suoni e danze della Festa, l'evento organizzato dal Comitato Micaelitico, con la direzione artistica di Raffaella Vitelli , che si svolgerà a Gioia Sannitica, ridente paese del Parco Regionale del Matese, il 27 e il 28 Settembre. Questo il Programma si inizia il 27 settembre alle ore 21.00 con
Rudy & Crudy/gangster ska band,“Giacca, cravatta ed occhiali scuri. Assistere ad uno show dei Rudy & crudy è molto di più che ascoltare un semplice concerto ska….Nati nel luglio del 2003, i Rudy & Crudy amano definirsi una “gangster ska band”. La loro musica affonda le radici in una mescolanza tra sound ska giamaicano ed europeo. Molto attenti anche a tematiche di lotta politica, propongono un concetto di musica indipendente e autoprodotta che si oppone al sistema SIAE e al copyright, favorendo invece la libera e gratuita distribuzione della loro musica. Non a caso, nella loro demo ”U’Mafia” è contenuto tutto il necessario per produrre liberamente copie gratuite. I Rudy fanno affidamento soprattutto sui live: il palco li esalta e li diverte, ed è forse proprio in questa dimensione che è possibile apprezzare in pieno la band casertana. Alle ore 22.00 è di scena Tonino Carotone & Arpioni, E' un mondo difficile: vita intensa, felicità a momenti e futuro incerto". Nell'introduzione al fortunatissimo singolo 'Me cago en el amor' c'è la consapevolezza di un percorso irto di difficoltà e privo di sbocchi per chi non ama le regole, per chi segue valori umani autentici non mediati da retorica o da imposizioni mentali. Antonio de la Cuesta, Tonin da ragazzo e Tonino da musicista, è cresciuto in un quartiere popolare di Pamplona ascoltando la radio, guardando la tv e assimilando tutte le melodie degli spettacoli e degli spot televisivi più ignobili. Poi, iniziata la carriera musicale, durante gli spostamenti in furgone ascoltava cassette di quelle che sono le sue vere passioni musicali: Luis Aguile, Trini Lopez, Peret e soprattutto i cantanti leggeri italiani come Mina, Rita Pavone, Albano & Romina, Adriano Celentano. Dopo l'incontro e l'inizio di una frequente collaborazione con Manu Chao, Tonino ha preso il cognome d'arte dal napoletano Renato Carosone e il look da Fred Buscaglione, le sue guide spirituali. La sua musica è dunque un vero e proprio omaggio alla canzone italiana, ma a quella ormai passata che faceva da colonna sonora alle commedie all'italiana degli anni '60 e dei primi anni '70, con tanto di mandolino sempre presente a sottolineare la melodia. Ci sono anche omaggi diretti ed espliciti alla canzone italiana nelle versioni di 'Tu vuo' fa l'americano' (di Renato Carosone) e di un'hawaiiana 'Sapore di mare', trasformata in un inno antimilitarista. Kino Ferri, cantante dei bergamaschi Arpioni (il gruppo ska con cui Tonino si esibisce in Italia), ha inoltre composto a quattro mani con Carotone 'La festa del raccolto', invito alla legalizzazione delle droghe leggere. Insomma, canzoni che odorano dei cortili delle vecchie case di ringhiera, quelle con il cesso sul ballatoio e la polverosa Cinquecento parcheggiata in un angolo. Attenzione al suo album, presto in arrivo... siempre con la sua band preferita, gli Arpioni. www.toninocarotone.eu .E per finire la prima serata alle ore 24.00 Dj UeCervone/Sangennarobar, Dj UeCervone propone musica World. Il suo suono proviene da un lungo percorso che tocca nel profondo Africa, Salento, America del Sud, India, Balcani, Spagna, Mediterraneo, Cuba, Sicilia. Da questi luoghi porta con sè strumenti e scale, suoni indigeni e voci, tradizioni di popoli e danze. La sua selezione, il progetto Sangennarobar, è il punto dove si incontrano e dove sorprendentemente convivono e si fondono le radici dei suoni del pianeta. Il 28 settembre alle ore 21.30 Brigada Internazionale & Daniele Sepe, Una società in cui un oggetto per produrre musica si progetta negli Stati Uniti, si produce (...in condizioni ignobili) in Cina e poi viaggia per tutto il pianeta senza limitazioni diventando un oggetto di culto dovrebbe essere una società muta. Senza musica e senza gioia. Se le merci possono attraversare i cinque continenti senza problemi mentre uomini, donne e bambini sono costretti tra mille pericoli a scampare fame, ingiustizia e guerra significa che dovremmo per decenza perdere la voce. "Nostra patria è il mondo intero" recitava una vecchia canzone anarchica, ma si sa gli anarchici finivano ghigliottinati, garrotati o in galera, mentre le loro maestà di ieri e di oggi ancora ci guardano dalle loro statue nelle nostre piazze, o sguazzano nelle piscine del Billionaire. Un mondo al contrario. Ma muti non vogliamo stare e a cantare e ballare non devono restare solo questi "birichini". In attesa della grande rivoluzione la Brigada Internazionale porta in giro la meravigliosa musica della gente più povera della terra. E lo fa in allegria. Per dispetto. Daniele Sepe è il direttore della BRIGADA INTERNAZIONALE, ensemble di diciassette elementi provenienti da Bosnia, Argentina, Svezia, Cuba, Romania, Brasile, Senegal, Algeria e Italia; con sede a Napoli, la città più musicale e culturalmente contaminata d’Italia.
Rudy & Crudy/gangster ska band,“Giacca, cravatta ed occhiali scuri. Assistere ad uno show dei Rudy & crudy è molto di più che ascoltare un semplice concerto ska….Nati nel luglio del 2003, i Rudy & Crudy amano definirsi una “gangster ska band”. La loro musica affonda le radici in una mescolanza tra sound ska giamaicano ed europeo. Molto attenti anche a tematiche di lotta politica, propongono un concetto di musica indipendente e autoprodotta che si oppone al sistema SIAE e al copyright, favorendo invece la libera e gratuita distribuzione della loro musica. Non a caso, nella loro demo ”U’Mafia” è contenuto tutto il necessario per produrre liberamente copie gratuite. I Rudy fanno affidamento soprattutto sui live: il palco li esalta e li diverte, ed è forse proprio in questa dimensione che è possibile apprezzare in pieno la band casertana. Alle ore 22.00 è di scena Tonino Carotone & Arpioni, E' un mondo difficile: vita intensa, felicità a momenti e futuro incerto". Nell'introduzione al fortunatissimo singolo 'Me cago en el amor' c'è la consapevolezza di un percorso irto di difficoltà e privo di sbocchi per chi non ama le regole, per chi segue valori umani autentici non mediati da retorica o da imposizioni mentali. Antonio de la Cuesta, Tonin da ragazzo e Tonino da musicista, è cresciuto in un quartiere popolare di Pamplona ascoltando la radio, guardando la tv e assimilando tutte le melodie degli spettacoli e degli spot televisivi più ignobili. Poi, iniziata la carriera musicale, durante gli spostamenti in furgone ascoltava cassette di quelle che sono le sue vere passioni musicali: Luis Aguile, Trini Lopez, Peret e soprattutto i cantanti leggeri italiani come Mina, Rita Pavone, Albano & Romina, Adriano Celentano. Dopo l'incontro e l'inizio di una frequente collaborazione con Manu Chao, Tonino ha preso il cognome d'arte dal napoletano Renato Carosone e il look da Fred Buscaglione, le sue guide spirituali. La sua musica è dunque un vero e proprio omaggio alla canzone italiana, ma a quella ormai passata che faceva da colonna sonora alle commedie all'italiana degli anni '60 e dei primi anni '70, con tanto di mandolino sempre presente a sottolineare la melodia. Ci sono anche omaggi diretti ed espliciti alla canzone italiana nelle versioni di 'Tu vuo' fa l'americano' (di Renato Carosone) e di un'hawaiiana 'Sapore di mare', trasformata in un inno antimilitarista. Kino Ferri, cantante dei bergamaschi Arpioni (il gruppo ska con cui Tonino si esibisce in Italia), ha inoltre composto a quattro mani con Carotone 'La festa del raccolto', invito alla legalizzazione delle droghe leggere. Insomma, canzoni che odorano dei cortili delle vecchie case di ringhiera, quelle con il cesso sul ballatoio e la polverosa Cinquecento parcheggiata in un angolo. Attenzione al suo album, presto in arrivo... siempre con la sua band preferita, gli Arpioni. www.toninocarotone.eu .E per finire la prima serata alle ore 24.00 Dj UeCervone/Sangennarobar, Dj UeCervone propone musica World. Il suo suono proviene da un lungo percorso che tocca nel profondo Africa, Salento, America del Sud, India, Balcani, Spagna, Mediterraneo, Cuba, Sicilia. Da questi luoghi porta con sè strumenti e scale, suoni indigeni e voci, tradizioni di popoli e danze. La sua selezione, il progetto Sangennarobar, è il punto dove si incontrano e dove sorprendentemente convivono e si fondono le radici dei suoni del pianeta. Il 28 settembre alle ore 21.30 Brigada Internazionale & Daniele Sepe, Una società in cui un oggetto per produrre musica si progetta negli Stati Uniti, si produce (...in condizioni ignobili) in Cina e poi viaggia per tutto il pianeta senza limitazioni diventando un oggetto di culto dovrebbe essere una società muta. Senza musica e senza gioia. Se le merci possono attraversare i cinque continenti senza problemi mentre uomini, donne e bambini sono costretti tra mille pericoli a scampare fame, ingiustizia e guerra significa che dovremmo per decenza perdere la voce. "Nostra patria è il mondo intero" recitava una vecchia canzone anarchica, ma si sa gli anarchici finivano ghigliottinati, garrotati o in galera, mentre le loro maestà di ieri e di oggi ancora ci guardano dalle loro statue nelle nostre piazze, o sguazzano nelle piscine del Billionaire. Un mondo al contrario. Ma muti non vogliamo stare e a cantare e ballare non devono restare solo questi "birichini". In attesa della grande rivoluzione la Brigada Internazionale porta in giro la meravigliosa musica della gente più povera della terra. E lo fa in allegria. Per dispetto. Daniele Sepe è il direttore della BRIGADA INTERNAZIONALE, ensemble di diciassette elementi provenienti da Bosnia, Argentina, Svezia, Cuba, Romania, Brasile, Senegal, Algeria e Italia; con sede a Napoli, la città più musicale e culturalmente contaminata d’Italia.
Pietro Rossi