Piedimonte Matese. Un primo adempimento fondamentale è alle porte: scade il 5 ottobre il termine fissato dall’avviso pubblico per la presentazione delle offerte–proposte relative al programma di realizzazione alloggi per giovani coppie. Si tratta dell’esito intermedio di una fase intermedia importante nell’iter avviato dall’amministrazione comunale. La procedura iniziò quando nella primavera 2008 la giunta comunale di Piedimonte Matese ha approvato in seduta plenaria una proposta dell’assessore all’Urbanistica e all’Edilizia Pubblica e Privata, Attilio Costarella (nella foto), di concerto con il consigliere delegato alle Politiche Sociali, Augusto Massi, per gli alloggi alle giovani coppie e ai ceti sociali meno abbienti. Già prima l’esecutivo, in attuazione ad un preciso punto del programma elettorale della lista ‘Piedimonte Democratica’ aveva dato mandato all’allora capo dell’Ufficio tecnico comunale, Ernesto Palermiti, di predisporre tutti gli atti consequenziali. Tutti questi allegati sono stati poi approvati dalla deliberazione di giunta comunale nello scorso aprile. L’Utc ha quindi provveduto alla pubblicazione del bando di gara, con la procedura di sollecitazione agli imprenditori locali perché le legittime aspettative di tanti giovani piedimontesi e del comprensorio matesino, alle soglie dell’esperienza matrimoniale, possano essere soddisfatte, come illustrava il commento a margine del provvedimento stesso. “Le più recenti statistiche - spiega l’assessore Costarella - confermano che l’Italia è il fanalino di coda in Europa circa l’edilizia residenziale pubblica, se è vero, come è vero, che questa si attesta intorno al 6 – 8% sul suolo nazionale, a fronte del 30% di altri Paesi, come la Germania e la Francia. Sentito è il problema della carenza di alloggi per giovani coppie e ceti sociali meno abbienti anche nella stessa Città di Piedimonte Matese. Gli imprenditori interessati ed in possesso di terreni idonei potranno partecipare al bando di prossima pubblicazione. Non è necessario che i terreni siano edificabili. Infatti essi potranno essere anche agricoli o agricoli speciali. Un accordo di programma Regione – Comune potrà trasformarli in edificabili, difatti apportando una variante allo strumento urbanistico vigente (P. D. F.), ai sensi dell’Articolo 12 della Legge Regionale numero 16/2004. Ma la variazione di destinazione urbanistica sarà efficace solo se verrà realizzata l’iniziativa. Ovvero, se dopo tre anni essa non si realizzerà, decadrà automaticamente anche la variante al P. D. F. eventualmente autorizzata in sede di Accordo di Programma Regione – Comune; ed i terreni messi a disposizione dagli imprenditori privati ritorneranno alla loro primitiva destinazione. E’ prevista la realizzazione di circa 80 alloggi di edilizia residenziale pubblica: quanto basta per soddisfare le esigenze emerse”.
Fonte: caiazzorinasce.it
Fonte: caiazzorinasce.it