VALLE AGRICOLA. Alla vigilia di un derby c’è sempre tensione, la puoi vedere ad esempio con il derby della Madonnina dove la terra è disposta a tremare per sostenere quel gran numero di tifosi. Quella stessa tensione la si vede anche sui volti, spesso crudi a causa del brigantaggio di una volta, degli abitanti di quei piccoli centri matesini della provincia di Caserta quando anche lì è di scena un derby. Il match in questione è quella tra Valle Agricola e Castello del Matese giocato domenica e a fare da palcoscenico è uno stadio, quello di Valle Agricola, inutilizzato da circa quindici anni. Di fronte ad un pubblico di almeno quattrocento persone e sotto un cielo avorio lo spettacolo è assicurato. La partita è piena di emozioni e colpi di scena e dopo il primo quarto d’ora in cui le squadre si studiano inizia il vero incontro. I ragazzi di mister Pezzullo dopo un paio di occasioni sciupate con entrambi gli attaccanti, al 25esimo passano in vantaggio con un missile terra-aria di Domenico Petraccaro che, di sinistro, mette la palla sotto l’incrocio. Non passano dieci minuti e l’arbitro vede un tocco di mano all’interno dell’area di rigore ad opera di Furno: è rigore! Dal dischetto va lo specialista Giovanni Pisaturo che non lascia speranze all’estremo difensore avversario spiazzandolo. Le emozioni si ripetono in successione e cinque minuti dopo il giudice di gara vede una leggera trattenuta di Cusano ai danni del centravanti avversario Angelo Carrizzo: anche qui è rigore! Il penalty lo calcia capitano del Castello De Tato che si fa ipnotizzare da Zullo sparando alto sopra la traversa. Non succede altro fino alla fine del primo tempo e le squadre rientrano negli spogliatoi sul punteggio di 2 a 0.Nella ripresa gli ospiti fanno un gran possesso palla ma non riescono ad avvicinarsi agli ultimi venti metri. Una gran quantità di palloni alti viene scaricata verso l’area di rigore del Valle Agricola ma la difesa è perfetta e con quei quattro lì dietro non si passa … neanche a pagarli. Al 20esimo del secondo tempo pubblico e giocatori compresi restano a bocca aperta poiché il fantasista Luca Fetta di Valle Agricola con un magistrale colpo di tacco mette davanti al portiere il bomber Petraccaro che con estrema freddezza batte De Spirito e fa 3 a 0. Il quarto goal arriva quasi allo scadere del tempo regolamentare quando la difesa del Castello va in bambola sul pressing asfissiante di Bernardo Landi commettendo così un altro fallo nell’area di rigore. Della battuta dagli undici metri si incarica lo stesso attaccante che completa il poker casalingo. Per fare quattro goal ad una squadra dura come il Castello c’è sempre bisogno di un valore aggiunto e sicuramente a Valle Agricola quel valore aggiunto, quell’uomo in più si chiama pubblico, un po’ come quel pubblico che si vede allo stadio San Paolo quando il Napoli gioca in casa e il sismografo segna delle scosse di terremoto appena i partenopei gonfiano la rete. Solo che qui non c’è tutto quel giro di soldi e pubblicità varie e non c’è neanche il sismografo … è gente comune che gioca a calcio.
Luigi Taddeo
Luigi Taddeo